[b]Brevissime:[/b]
Il record dei Celtics si è un po appannato. Resta comunque intatta la soddisfazione di poter rispondere a chi diceva che il buon record era il frutto del giocare in una conference perdente, esibendo un clamoroso 15-0 contro le squadre dellovest.
Se ve lo steste chiedendo, sì, compresi Spurs e Mavs.
E sì, giocando senza Garnett entrambe le partite.
Ho visto squadre più scarse.
Dwade cercherà domenica di raggiungere finalmente la doppia cifra di vittorie in stagione.
Lo farà con una squadra un po più forte dei suoi derelitti Heat, ma è probabile che il risultato sia il solito.
Non benissimo.
Kobe, oltre che la domenica, giocherà anche sabato.
Per chi stesse già sperando in un ritorno alla gara delle schiacciate, no, niente da fare.
Il buon 24 ha deciso che questanno si sente un fenomeno del tiro da 3.
Ora, scommettere contro il ragazzo di Philadelphia, specie se motivato, non è mai una buona idea; in questo caso però mi sento abbastanza ottimista…
Chi invece parteciperà allo Slam Dunk Contest è Jamario Moon: lattempato rookie dei Raptors porterà la sua energia anche in questa competizione. Le sue referenze parlano di una militanza negli Harlem Globetrotters: si è deciso di farlo provare…
Garnett salterà lASG, in quanto non ancora perfettamente ristabilito dallo strappo addominale accusato ormai due settimane fa.
Sostanzialmente sta meglio di me, ma ha deciso di rinunciare a partecipare allambita competizione e guardarla da casa con la boule sulla pancia, per non rischiare ricadute più avanti.
Secondo me per i Celtics è un buon segno, voi cosa dite?
Gilberto sta per tornare, e se i pianeti restano allineati dovremmo rivederlo in campo dopo lasg: se questo sia un bene o un male per gli Wizards è ancora tutto da capire.
Opinione personale: il loro record peggiorerà un po, e la tensione in spogliatoio si taglierà col coltello.
Ma se vogliono almeno essere una brutta imitazione di una contender, non possono prescindere dallamichevole partecipazione dellagente 0.
Voci su un possibile scambio Kiri-Wallace: per favore, tenete giù le mani dal russo!
[b]Cè da spostare una macchina: è un Diesel?[/b]
E con questa perla chiudiamo in bellezza (?!) i giochi di parole che hanno accompagnato il trasferimento in Arizona di Shaq.
Lo so, ne hanno già parlato tutti, e sono pure un po in ritardo, ma del resto sapete la mia passione per il centrone di Newark e i suoi ex compagni di giochi della Florida, e quindi non potevo proprio esimermi…
Tralascio le considerazioni banali.
Miami ci ha guadagnato, Kerr è apparso in sogno a Pat Riley sotto forma di arcangelo Gabriele e gli ha annunciato una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: ci pigliamo noi i 150 Kg del poliziotto di riserva, insieme ai suoi 2 anni e mezzo di contratto a cifre improponibili.
Degli scenari futuri di Miami parliamo dopo.
Adesso vediamo un attimo perchè Phoenix ha deciso di fare questo regalone allo zio Pat.
Si narra che il tutto sia iniziato direttamente dei proprietari.
Cuban (può esistere una storia NBA che non lo coinvolga?) Chiama Arison (proprietario degli Heat) e gli propone unoperazione non esattamente irresistibile: lui doveva tagliare Shaq, pagandogli un esorbitante buyout, e poi Cuban lavrebbe assoldato per 3 lire, per aiutare Dallas a vincere lagognato titolo. Fossimo stati in Italia, avrei sospettato che la curiosa proposta fosse accompagnata dalla proposta ufficiosa di fornire SOTTOBANCO i denari per liquidare il numero 32, ma per gli States non è lecito pensarlo…
Arison, dicevamo, ringrazia per la generosa offerta, ma si vede costretto a rifiutare con grande cortesia.
Però inizia a girargli per la testa lidea che quel simpaticone che prosciugava le casse degli Heat assiso nella loro infermeria, forse poteva avere ancora un certo appeal per una contender, e quindi un valore di mercato.
Segue chiamata a Sarver, proprietario dei Suns, che conferma lassunto di Arison.
Entrano in scena i due GM, che perfezionano laccordo.
Certo, la settimana precedente Riley aveva definito Shaq unintoccabile, quindi le premesse per lo scambio cerano proprio tutte…
Se ora sappiamo CHI ha voluto Shaq, resta il dubbio sul PERCHE.
Shaq è vecchio, rotto, fuori forma, demotivato, in evidente declino fisico, costa un sacco di soldi per un sacco di tempo, e soprattutto non centra nulla con il tipo di gioco dei Suns.
Queste le risposte che immagino i Suns abbiano dato a queste obiezioni.
Shaq generalmente è tanto più scarso, vecchio e infortunato, quanto più è demotivato: è noto ormai, a Oneal la regular season non interessa.
Se persino uno rigido e un tantino ossessionato come Jordan ammetteva che la RS era noiosa, figuratevi il nostro bambinone. Il fatto però di giocare in una contender darà a Shaq tutta una serie di extra motivazioni che potrebbero operare il miracolo.
Shaq si sentirà magicamente meglio, gli infortuni gli daranno meno noia, limpegno in campo aumenterà.
Mai sottovalutare limpatto del centrone nei primi mesi in una nuova squadra, specie se si mette in testa di dover dimostrare al mondo di essere ancora dominante.
E facile quindi prevedere uno Shaq in gran spolvero, e con tanta voglia di giocare.
Anche se infortunato.
La sua benedizione Urbi et Orbi impartita durante la prima partita dei Suns post trade, in cui dagli spalti mostrava ai nuovi tifosi lanello, la dice lunga in questo senso.
Riguardo al suo inserimento nel sistema dei Suns, la cosa potrebbe essere meno drammatica del previsto.
Innanzitutto, Oneal ha dimostrato che se riceve palla entro un metro dal canestro, i due punti sono ancora abbastanza automatici. Conoscete qualcuno nellNBA che sia meglio di Nash a servire un compagno in uno specifico punto del campo?
Il minutaggio è unaltra cosa che può aiutare: Miami, che ha riempito di nuovi significati lespressione essere alla canna del gas, avrebbe avuto bisogno di un Oneal in campo per 48 minuti; Phoenix è molto più forte e ricca di opzioni alternative, quindi 20, 25 minuti di qualità potrebbero essere sufficienti per il centrone. E renderebbero molto meno grave la sua propensione ad accumulare falli personali.
Cè anche il precedente di Grant Hill: tutti ci aspettavamo che il vecchio e rotto Hill fosse utile allattacco spumeggiante dei Suns come un paio di scarponi in una gara di corsa. E invece Hill si è ritagliato un ruolo importante a Phoenix, sopperendo con lesperienza e lintelligenza a limiti fisici oggettivi.
Laltro aspetto è il clima playoffs: oltre allevidente apporto di esperienza, Oneal può anche aiutare i Suns nella loro trasformazione da post season. Vi facevo notare già lo scorso anno (a dire il vero lo facevo notare solo io, sto forse dicendo delle vaccate?) come nei playoffs il gioco spumeggiante dei Suns lasci sempre più il posto a un gioco a metà campo, incentrato su Nash e Stoudamire, che giocano il pick&roll cercando di andare il più possibile al ferro. Per questo tipo di gioco, Hill e Oneal sono chiaramente più adatti di Quentin Richardson e Diaw, o Tim Thomas.
Questo secondo me è il vero valore aggiunto che potrà portare Shaq.
In giro per la rete, anche sui giornali americani, si leggono altre cose:
Shaq resterà un pezzo a se stante dellattacco, con gli altri 4 che continueranno a correre, e lui che riuscirà ad arrivare in attacco solo a volte, e verrà comunque abbastanza ignorato, tanto ormai non chiederà più losso per difendere.
In difesa sarà il vero upgrade portato da Oneal, una gran presenza darea, che permetterà di spostare Stoudamire nella sua posizione naturale di ala grande e di togliergli lonere (piuttosto mal eseguito) di marcare i vari Duncan, Garnett, Wallace, Ming.
Devo dire che non sono daccordo quasi per niente.
E se no quando mi diverto?
Shaq regalerà un po di presenza a centro area, più un effetto psicologico che di reale intimidizione attraverso stoppate o buona difesa, ma difficilmente andremo oltre.
Dire che Shaq possa fare contro Duncan meglio del pur ineffabile Stoudamire mi sembra delirio.
Se il problema fosse stato solo di intimidazione difensiva, i Suns avrebbero dovuto corteggiare Chandler, o i più abbordabili e meno dispendiosi Diop, Mourning (certo, prima dellinfortunio…), al limitr Ben Wallace.
Inoltre la presenza in campo contemporanea di Shaq e Amare crea non pochi problemi contro le squadre che giocano la famigerata Small Ball, specie quando si decidono le partite: Golden State, Boston, Portland, Dallas, ora perfino SanAntonio giocano frequentemente con 4 esterni e unala grande. Posto che la possibilità di vedere Oneal che marca Nowitzki è impagabile, vorrei sapere chi si prende Stat: Bowen? Josh Howard? Steph Jackson? Posey?
Mi sa che si va di zona fissa, quindi lupgrade difensivo è tuttaltro che scontato.
Tirando le somme: funzionerà o no?
Per come la vedo io è POSSIBILE che funzioni, ma tuttaltro che PROBABILE.
Con Marion i Suns avevano ottime probabilità di passare un turno, forse 2, ma quasi nessuna di vincere lanello. Con Shaq si sono iscritti realmente nellelenco delle contenders, anche se vincere tutto rimane uneventualità improbabile.
Il motivo che ha spinto la dirigenza dellArizona a prendersi questo enorme rischio è la consapevolezza di essere arrivati in fondo ad un ciclo con lattuale gruppo: Nash è sempre più vecchio, e il declino appare dietro langolo. Marion e Stat si sono confermati ottimi giocatori, ma molto probabilmente hanno già raggiunto lapice del loro potenziale, e non sembrano in grado di far fare lultimo salto di qualità.
Dantoni e la sua filosofia di gioco offensivista sono sul banco degli imputati: in 3 anni non hanno ancora portato al sommo traguardo, e anche se possono citare alcune attenuanti extracestistiche, pare che la fiducia dellambiente in questo sistema sia ormai limitata: o si vince questanno, o si cambia.
A suffragare questa tesi anche le voci secondo cui Colangelo dovrebbe divenire il prossimo GM dei Knicks, e proporrebbe il suo scudiero baffuto come nuovo coach della Big Apple.
Saggiunga infine una situazione di spogliatoio ormai imbarazzante: Marion era apertamente in polemica con tutti, e in campo lui e i compagni facevano fatica anche solo a guardarsi negli occhi.
In RS tutti stavano svolgendo professionalmente il compitino, ma il sospetto era che nei momenti di tensione di una serie tirata di playoffs questo malessere avrebbe potuto mangiarsi la stagione dei Suns. Per altro Marion era anche in scadenza, e a luglio se ne sarebbe andato per nulla.
Phoenix è quindi in una situazione strana, costretta a vincere immediatamente: in questottica ha molto più senso la rischiosa scommessa di Kerr. La speranza è quella che la cura Oneal, anche se 3 anni più vecchio, dia gli stessi risultati che ha dato a Miami, e Shaq spari le sue ultime cartucce per cercare di vincere il suo 5° titolo, quello che lui reputa il corretto coronamento della sua carriera.
Ho detto ultime cartucce. Già perchè ci sarebbe anche la questione del contratto per altri 2 anni per 20mln ciascuno.
Se la stagione dei Suns terminasse con lanello, credo non sarebbe difficile immaginare uno Shaq che si ritira. Phoenix avrebbe vinto la sua scommessa e potrebbe facilmente giustificare anche la perdita di Marion e lesborso finanziario necessario per un eventuale buy out. Avrebbe sfruttato al meglio uno Shaq riposato, che ha giocato poche partite, ma estremamente motivato, avendo lasciato a Miami lonere di pagarlo per 3 mesi per fare solo fugaci apparizioni in campo.
Diverso il caso in cui la stagione finisse anticipatamente. Allora il contrattone di Shaq apparirebbe in chiara controtendenza con la decisione di rifondare di cui si parlava prima. Probabilmente si sarebbe costretti a dare al gruppo unulteriore possibilità, previo presumibile accordo sottobanco con Oneal, che penso si sia impegnato con la dirigenza a ritirarsi in ogni caso al termine della prossima stagione.
[b]Lato Miami[/b]
E come se la passano i miei abitanti della Florida preferiti?
Terminato lo stato di ebbrezza dovuto al tracannamento di svariati galloni di champagne per festeggiare la dipartita dellenorme pietra tombale che giaceva sulle ambizioni di ricostruzione degli Heat, tutto lambiente è stato richiamato alla dura realtà dalle prime partite della nuova era: Marion è arrivato, ha giocato tanto, secondo i numeri anche abbastanza bene, ma la W continua a restare utopia, e il drammatico record delle ultime partite (1 20) è sempre piuttosto imbarazzante.
Il buon senso ci dice che Miami sia di fatto ormai costretta a perdere fino a fine stagione. I minutaggi di Wade e Matrix dovranno essere omeopatici, giusto per vedere se i due possano o meno giocare insieme. Poi parte quella che potrebbe essere (se avete, chessò, un incudine, toccatela subito…) la ricostruzione più veloce della storia.
Questa sarà la situazione di Miami il prossimo luglio:
Intoccabile: Dwyane Wade, che si spera per allora sia anche fisicamente integro, e riabituato ad una mentalità vincente dalla partecipazione ai campionati di Pechino.
Parzialmente intoccabile: Haslem; alfiere di Riley, non costa tantissimo e si sbatte come una formica rossa. Decisivo in difesa, decoroso in attacco, in miglioramento come rimbalzista, non rompe le scatole per avere più tiri.
Giovani in valutazione: avranno molto spazio a disposizione, i vari Wright (che ormai attenta al record di promessa più anziana della storia), Cook, Quinn, Johnson in questo mesto finale di stagione. Riley potrà così prendere una decisione definitiva su chi di questi includere nel suo progetto.
Merce di scambio: Davis e Williams hanno due contratti abbastanza pesanti e che sono in scadenza. Davis ha chiesto di poter restare a Miami, dove non sono entusiasti di lui, ma potrebbero rifirmarlo se non trovassero di meglio. White chocolate invece è ormai ai ferri corti con Pat Riley, e sembra destinato a cambiare aria, forse per tornare a Sacramento. Liberando i suoi 8 mln. Discorso diverso per Smush Parker, che Riley darebbe via anche pagando lui, ma che è difficile che qualcuno si prenda. Probabile che, se non riuscisse a scambiarlo entro luglio, procederebbe ad un buyout.
Prendere o lasciare? Marion lanno prossimo può decidere di uscire dal suo contratto (ha già detto di volerlo fare), e chiedere un pluriennale al massimo salariale.
Riley si trova in unottima situazione, perchè avrà 3 mesi per valutarlo a fianco a Wade, e in generale lontano da Nash, e quindi decidere serenamente se provare a tenerlo o meno.
La mia opinione è (sorpreeesa!) di lasciarlo andare.
Il giudizio tecnico sul giocatore lho già enunciato più volte, senza contare il fatto che, volendo tenere Haslem, è impossibile continuare a farlo giocare da 4 (con Udonis 5), perchè avremmo la coppia di lunghi più bassa e meno imponente del campionato. The Matrix dovrebbe quindi tornare ad occupare la sua posizione di 3, dove è parecchio meno efficace.
Quello che però più mi preoccupa è il giudizio attitudinale: stiamo parlando di uno che ha fatto di tutto per farsi cacciare da Phoenix perchè, nella squadra con il più alto numero di tiri della lega, orchestrati dal miglior playmaker dellNBA, riteneva di non avere abbastanza possessi. Uno così va lasciato andare perchè è SCEMO, prima di qualsiasi ragionamento di natura tecnica.
Il sogno bagnato dello zio Pat è chiaramente Elton Brand, lungo ordinato, costante, lavoratore, serio, affidabile. Al 99% se ne andrà da LA, Riley può offrirgli un sacco di soldi, una città che tende ad essere particolarmente gradita ai giocatori NBA (bene Salt Lake City, così tranquilla e ordinata, bene Boston, con tutti quei musei, università, teatri, ma se vieni dal ghetto e hai in banca un gazzilione di dollari, Miami appare unattimo meglio…), oltre alla possibilità di far coppia con uno dei primi 5 giocatori della lega.
Altri free agent disponibili, anche se meno interessanti in ottica Heat, saranno Arenas e Magette.
Ciliegina sulla torta, la stagione vomitevole degli Heat si porterà in dote quasi certamente uno dei primi 5 pick al prossimo draft, forse addirittura la prima scelta.
La possibilità di mettere per 3 soldi una prima scelta, magari in posizione di point guard, che abbondano al draft, a fianco a Wade e Brand, non fa proprio schifo.
[b]Dicono di loro[/b]
La coppia Wade-Marion si è appena formata, e già sono iniziati i primi paragoni, il più scontato e imbarazzante dei quali è con unaltra coppia guardia realizzatrice-ala piccola tuttofare: Jordan e Pippen.
Phil Jackson, a cui non difettano nè la conoscenza diretta dei due sopracitati, nè la simpatia, si è affrettato a dire che la nuova coppia può avere alcuni punti in comune in termini di atletismo, ma complessivamente trattasi di ben altra merce.
Dopo queste dichiarazioni damore, sarebbe interessante vederlo seduto sulla loro panchina.
In fondo è quello che fa sempre.
Giudizio personale: il paragone Wade Jordan è oggi improponibile, ma se Dwayne continua a crescere non lo vedo eretico nel medio periodo.
Su Marion Pippen invece credo che non valga nemmeno la pena di addentrarsi: le cifre sono simili, limpatto su squadra e partita nemmeno avvicinabili.
Laltra notizia curiosa che compare sui giornali di Miami è laccostamento Wade Bryant: a parte le prospettive sopra descritte per il prossimo anno, che sono migliori per gli Heat di quanto non furono per i Lakers del dopo Shaq, la situazione tecnica delle due guardie dopo labbandono del cagnone è piuttosto simili.
Bryant, arrivato (giustamente, direi) allo status di giocatore maturato e che ce lha fatta, dispensa consigli al collega, spiegandogli di come dovrà modificare il suo gioco: una volta privato dellingombrante compagno, le difese andranno tutte su di lui, che quindi dovrà aumentare il numero dei suoi movimenti vincenti, ma soprattutto migliorare la sua efficenza, selezionando quelle soluzioni e posizioni di campo da cui può fare più male.
Direi opinione condivisibile.
Come al solito poi però si sconfina nellagiografia, e allora ecco un Derek Fisher che ci spiega di come Wade dovrà imparare, come ha fatto Bryant, a concentrarsi di più anche in difesa, cambiando le partite nella propria metacampo.
Ora, che Bryant sia potenzialmente un ottimo difensore, e che in generale possa essere meglio di Wade, che al momento si interessa il giusto a questo fondamentale, è vero.
Che Kobe sia diventato questo mastino che ti cambia le partite in difesa, mi permetto di sollevare i miei dubbi.
Corre voce che Kidd sia diretto a Dallas, ma che il tutto sia in stand by perchè Devean George, per motivi del tutto incomprensibili, non ha valutato interessante la situazione tecnica e ambientale del New Jersey.
Mah!
Se la trade andrà in porto, probabile che i Nets si privino anche di Carter, che a già detto di non voler restare senza Jasone.
Destinazione più probabile NewYork, che starebbe cercando di liberarsi di quasi tutto il roster (con in cima alla lista Randolph, Curry e Rose) e di rifondare, possibilmente partendo da Artest (chi ben comincia…).
Di tutto questo però parleremo unaltra volta, perchè credo di aver già compiuto due volte gli anni da quando ho iniziato a scrivere questo pezzo…
Questo week end parte lall star game, buona visione a tutti e ci sentiamo settimana prossima per vedere come è andata
Vae Victis