BENETTON TREVISO – MONTEPASCHI SIENA: 66-74
1Q: 17-20 / 2Q: 33-35 / 53-59 / 4Q: 66-74
Una grintosa Benetton cede solo ne finale alla capolista Siena, più cinica nel capitalizzare gli ultimi possessi. Il pubblico trevigiano ci ha creduto fino alla fine e, con un po’ più di fortuna e raziocinio sul filo di lana, l’impresa avrebbe benissimo potuto concretizzarsi, anche se c’è da dire che, tutto sommato, il match ha rispettato un copione prevedibile: Treviso ha messo in campo quella determinazione necessaria a sopperire a limiti oggettivi, ma gli ospiti, privi del loro faro, McIntyre (infiammazione alla caviglia), e stanchi per le fatiche di Eurolega, pur non avendo spinto sull’acceleratore, hanno comunque controllato per ampi tratti l’incontro, confermandosi, al di là dell’equilibrio nel punteggio, una squadra superiore.
All’inizio i ritmi sono blandi e, se vogliamo, proprio in questo aspetto sta forse la pecca maggiore della Benetton: un avvio più rabbioso avrebbe magari sviluppato una partita diversa. Invece Mahmuti è costretto a panchinare Chalmers dopo 2′ di non-difesa su Ilievski. I senesi si portano sul 4-0 con due canestri di Eze, ma Treviso, pur accettando i ritmi imposti da Siena, c’è ed il quarto procede nell’equilibrio. Il Montepaschi ha sempre la testa avanti, ma solo in virtù dell’ottima vena dall’arco. 17-20 al primo mini riposo.
Nel secondo quarto Siena non ha interesse a mutare il copione e, grazie ad una circolazione di palla ordinata ed efficace, infila per 3 triple (a questo punto la percentuale è di 7/11) e si porta sul +10 (21-31). Treviso esce benissimo dal momento di difficoltà: Pops (anche questa sera tra i più positivi (13 punti e 7 rimbalzi) suona la carica con un canestro in sospensione, mentre la difesa sale d’intensità e costringe gli ospiti ad un lungo digiuno. I Casuals si sbloccano anche in attacco, confezionando un parziale di 12-2 (5 punti di Soragna), chiuso da una penetrazione di Chalmers che decreta la parità (33-33). Sato firma l’ultimo canestro prima del riposo.
Dopo la tripla di Stonerook, sono ancora due entrate di Chalmers a regalare il primo (ed unico) vantaggio alla Benetton (39-38). Siena ribalta subito il punteggio, con i canestri di Thorton e Ilievski. Il parziale prosegue nell’equilibrio e solo nelle battute finali Treviso sembra smarrirsi, di fronte ad una difesa ospite che sale di giri. Al 30′ gli ospiti guidano di 6 lunghezze (50-44).
Sato (ottima partita: 14 punti con 6/8) infila il canestro in sospensione, per un vantaggio a questo punto significativo. Treviso subisce la difesa senese, in questo quarto veramente notevole, soprattutto sulle linee di passaggio, ma, alle corde, si affida a Mordente che piazza 4 punti in fila (11 alla fine). Il vantaggio degli ospiti sale a 7 punti (57-50) con la tripla di Stonerook. Treviso però non demorde: Mahmuti, visti gli attacchi sempre più pasticciati, prova la carta dei 4 piccoli, e i Casuals trovano in qualche modo i canestri per rimanere in partita. Con la tripla di Iliewski (chiamato a sostituire McIntyre, è stato protagonista assoluto della gara:18 punti e 4/8 dall’arco) Siena torna al +7. Chalmers replica (19 punti, i soliti errori di troppo, ma il suo l’ha fatto) infilandone due di seguito ed il Palaverde, con i propri beniamini di nuovo a contatto (63-64, con poco più di 2′ da giocare), diventa una bolgia. Il rumore assordante non spaventa però Iliewski, che forzando infila la classica bomba taglia gambe. Mordente segna da 3 dall’angolo, tenendo vive le speranze dei suoi (66-69). Ma Lavrinovic (12 preziosi punti) si mostra spietato tanto quanto il compagno di squadra macedone, centrando fuori equilibrio una sospensione allo scadere dei 24. Dall’altra parte le forzature di Chalmers e Gaines (5 punti nel primo quarto, solo 2 nel resto della gara: troppo poco) non hanno fortuna e Siena finisce la partita avanti di 8 (74-66).
Peccato per Treviso, che ha mostrato notevoli progressi, soprattutto a livello di squadra, se si considera che è rimasta sempre in partita nonostante le prove non all’altezza di Gaines e Austin (8 punti ed un secondo tempo invisibile) e un Gigli sconcertante (ok, 10 rimbalzi, ma nessun punto e appena due tiri: considerato il suo salario, è possibile?!). Gli altri hanno fatto ampiamente il loro; ci voleva forse la prestazione monster da parte di qualcuno, ma questa partita non può essere certo oggetto di particolari rammarichi: avesse giocato sempre come questa sera Treviso non guarderebbe (come a questo punto probabilmente sarà) i play off in tv.
Siena ha fatto il suo. Come sempre. Come era lecito attendersi, non era questo il match da fuochi d’artificio: gli uomini di Pianigiani si sono limitati a rispettare il piano partita (tenere la Benetton sui 60 punti), esibendo comunque, pur senza ingranare le marce alte, una circolazione di palla veramente pregevole, aumentando l’intensità difensiva nell’ultimo quarto e risolvendo la gara con giocate d’esperienza.
PLAY OF THE GAME
La sospensione di Lavrinovic, per il +5, allo scadere dei 24 con meno di 1′ da giocare, ha di fatto affossato le speranze dei padroni di casa.
SALA STAMPA
Pianigiani: Non posso che essere soddisfatto per questa vittoria che, pur se maturata solo nel finale, considero meritata, in quanto siamo stati sempre avanti. Nonostante fossimo stanchi per l’Eurolega, abbiamo mostrato un buon atteggiamento. Sapevamo di dover tenere la Benetton sui 60 punti, perché in questo campionato hanno quasi sempre perso quando hanno segnato poco. E penso che una chiave della gara sia stata proprio la nostra attenzione sulle linee di passaggio, che ha rotto i loro giochi, costringendoli a forzare gli uno contro uno. Abbiamo avuto l’unico blackout nel secondo quarto e forse abbiamo concesso loro qualche rimbalzo offensivo di troppo, che li ha tenuti in partita, ma, considerato il momento, ci può stare. In una situazione di emergenza, vista l’assenza di McIntyre, ho avuto buone risposte da Iliewski e da Diener, in difesa. Ora siamo aritmeticamente primi, il che vuol dire partecipazione garantita alla prossima Eurolega: un importante traguardo per una società con dei progetti ambiziosi.
Mahmuti: Anzitutto complimenti a Siena per la vittoria. Abbiamo fatto bene e credo che il divario di 8 punti sia bugiardo. Nel finale abbiamo peccato di inesperienza, esperienza che invece a Siena non manca e non a caso negli ultimi minuti ha preso decisioni migliori delle nostre, infilando oltretutto qualche tiro forzato. Sono stati comunque i dettagli a decidere la partita. Solo un mero esempio: noi abbiamo commesso 6 errori dalla lunetta, loro solo uno, con lo stesso numero di tentativi. Ma, nonostante la sconfitta, sono soddisfatto: i miei hanno dato il massimo e come allenatore non posso che esserne felice. Ora facciamo girare meglio la palla, siamo migliorati in molti aspetti del gioco e la cosa che mi dà fiducia è che vedo ampi margini per ulteriori passi avanti.
Forse un giocatore in più sarebbe servito: Non voglio pensarci. E, se lo pensassi, non lo andrei a dire: significherebbe cercare un alibi e non è nel mio stile.
Perché Gigli non guarda più il ferro? Difficile domanda. Non lo so. So solo che Gigli, come tutti, ha dato il massimo. Se questo sia abbastanza o meno, non sta a me dirlo.