Chi non muore si rivede, così rieccomi su NMTPG dopo oltre un mese, a delirare sulla fine di questa regular season, a mio parere una delle più interessanti degli ultimi 10 anni.
Certo, può sempre capitarti un piovoso lunedì notte con Charlotte e Seattle che si giocano senza esclusione di colpi la corsa alle prime scelte (Miami non lho citata solo per vergogna), ma nel complesso mai come questanno è stato statisticamente probabile assistere ad una partita interessante.
I motivi?
Pochi infortuni, soprattutto rispetto alla passata stagione.
Questanno, a parte Yao, Wade, Jermain Oneal e lo Shaq col mal di Florida, tutti gli altri sono stati piuttosto sani.
Poi, soprattutto, il clamoroso livellamento ad ovest: le 3 squadre di testa (SanAntonio, Dallas e Phoenix) sono un po calate, mentre altre sono salite, causando la curiosa situazione che nel selvaggio west ci sarà una squadra (Golden State) dal record vicino al 60% che resterà fuori dai playoffs.
Avendo alzato lasticella della competizione, in pratica i playoffs dellovest sono iniziati a febbraio: 9 squadre in 5 partite di distacco, ogni sconfitta può non solo farti perdere postazioni, ma addirittura uscire dal tabellone.
Il risultato è che ogni sera cè almeno una partita di playoff, e noi spettatori esigenti siamo qui a gongolare.
[b]MVP[/b]
Visto che ho scritto lultimo pezzo quando Oneal faceva le elementari, e probabilmente scriverò il prossimo quando lNBA sarà dominata da 1 dei suoi 700 figli, mi porto avanti con il lavoro.
La corsa, fatto ormai piuttosto noto, è a 4, fra Kobe, Lebron, Garnett e Paul.
Se fra questi 4 vi sembra di scorgere un intruso, il piccolo CP3, siete pregati di dare un occhio al record dei suoi, e a valutare allinterno di questo record quanto lui sia importante. Se qualcuno laveva pronosticato a inizio stagione, mi lasci il suo numero, che devo farmi consigliare su come posso investire tutti i miei averi.
Al di là di meritarlo, difficile comunque che venga premiato un giocatore così giovane: ha tempo di vincere questo premio in futuro.
Garnett, mio candidato unico alla vigilia, non vincerà. Troppo forti complessivamente i compagni, e troppo limitato il suo apporto: giocando poco, i numeri sono buoni ma non strabilianti, e in generale lo sforzo che deve fare per portare i suoi alla vittoria non è paragonabile a quello degli altri concorrenti. Buon per i Cs, comunque: il ragazzo si sta giustamente amministrando per le partite che contano davvero.
A proposito di è giovane, lMVP lo vincerà più avanti, Kobe e Lebron si dirigono con una certa insistenza verso la cassa: con questo pretesto sono ancora privi dellonorificenza, e in linea di massima questanno vorrebbero incassare.
Mi sembra difficile che KB24 manchi lobiettivo questanno: troppo buono il record dei suoi Lakers, troppo maturato lui, troppo a credito per quanto fatto vedere gli anni passati. Dopo la fila di infortuni che ha colpito LA è sembrato che Bryant stesse regredendo Kobe Vintage, quello dei 30 tiri a partita con gli altri, polemici, a guardare. Ce ne ha dato un assaggio nella gara (persa, ovviamente) con i Grizzlies (?!). Che fosse la settimana retrò? E stato però solo un breve periodo, poi il 24 si è rimesso in carreggiata, e il ritorno di Gasol ha permesso ai giallo viola di raggiungere un impronosticabile primo posto ad ovest
Mi permetto però di avanzare una candidatura controcorrente, che è impossibile venga premiata, ma che ritengo meriti almeno una menzione.
E controcorrente anche rispetto ai miei gusti abituali, ma credo sia doverosa: Manu Ginobili.
Vincerà (e vorrei vedere!) il premio di sesto uomo dellanno per via dellutilizzo tattico che ne sta facendo il Pop, ma è evidente che se questanno gli Speroni sono ancora una volta in testa alla Western, il merito è solo dellArgentino.
Il cast di supporto, invecchiato, acciaccato, demotivato, questanno sta decisamente mostrando tutti i suoi limiti. Perfino Horry sembra aver alzato bandiera bianca (anche se con Big Shot non sai mai fino a maggio).
Parker è tornato ondivago, e senzaltro meno decisivo della passata stagione.
Duncan si sta amministrando come nemmeno il miglior Shaq. Con laggravante che più di una volta, anche quando ha dimostrato di voler salire di colpi nellultimo quarto, non sempre è riuscito a farlo: tante perse, tiri sbagliati, stoppate prese, i consueti problemi ai liberi.
Capiamoci, non sto scrivendo lepitaffio del 21 (sarebbe semplicemente ridicolo!), ma in questa regular season è stato evidente a tutti come, in caso di difficoltà, lex agente CIA abbia messo la palla in mano al canappione chiedendogli di vincere da solo le partite.
E ovviamente Baya Blancas finest ha eseguito puntualmente.
[b]Il deserto dei Tartari[/b]
Citazione colta.
A volte capita anche a me.
Avete presente chi aspetta qualcosa che deve succedere, ma che poi non succede mai?
Ecco, secondo me questa è la situazione attuale di molte franchigie NBA.
Menphis, Seattle, Minnesota, Phila, Miami e anche se in modo diverso Chicago, NJ, NY, Sacto, i Clips, Charlotte, Indiana.
Il secondo gruppo di squadre si è accorta che con il roster attuale non vincerà mai lanello, ma non si è ancora decisa a premere il grilletto sulla formazione attuale.
Il primo gruppo invece è composto da quelle squadre che, consapevoli che occorreva un rinnovamento, hanno dato il via alle operazioni.
Il caso Miami è un po particolare: con la complicità di Suns compiacenti, ricchezza del prossimo draft e un atteggiamento in campo al limite dellillecito sportivo, gli Heat sono a 2/3 mosse azzeccate dal tornare in vetta a Est: Wade e Haslem di nuovo in forma, una prima scelta (assoluta?), e un sacco di spazio salariale per firmare almeno unaltra stella (chi ha detto Brand?) e qualche free agent di medio livello permetteranno agli Heat di cancellare già dal prossimo anno lannus horribilis ormai concluso: onestamente, è molto più di quanto potessero aspettarsi quando questa stagione è iniziata.
Per chi avesse notato che non ho menzionato Marion nel futuro degli Heat, specifico che non è un caso.
La mia è ovviamente una speranza, non una news, ma per quello che posso immaginare, Riley difficilmente sarà un fan della Matrice.
Con il trasferimento in Florida i numeri del nostro sono rimasti buoni (intorno ai 20 + 10), ma come si usa dire, ci sono buoni 20+10 e cattivi 20+10. Quelli di Marion cadono decisamente nel secondo caso.
Mai determinante quando conta, e anche in una squadra disastrata come questi Heat non riesce a emergere come trascinatore.
Incapace di battere luomo in palleggio (specie se impiegato da 3), o di crearsi un tiro da solo (ad esempio con arresto e tiro), non un drago dello smarcamento senza palla. Insomma, non necessariamente il giocatore a cui dare la palla per lultimo tiro, ma una sanguisuga di lusso che vive sulle spalle dei compagni. Peccato che il ragazzo si percepisca come legittimo dominatore della lega.
Spero che qualcuno gli creda, e se lo porti via
Se per Miami lattesa è quasi finita, per Menphis, Phila, Minnesota e Seattle rischia di non finire mai: grande spazio salariale, qualche giovane interessante, ma siamo così sicuri che la prossima estate (o la successiva, per quel che vale) le stelle NBA faranno la fila per prendere i soldi delle 4 offerenti?
Lattualità ci insegna che le superstar, specie se non di primo pelo (e quindi di solito più determinanti) tendono a preferire le contender, al limite anche lasciando lì qualche dollaro.
E allora che senso hanno le svendite fatte questanno, Gasol, Ray Allen, Iverson, Kurt Thomas, Garnett?
[b]Si può o no?[/b]
Stack parla dello scambio con i Nets, dice che è già daccordo per tornare ai Mavs dopo un mese di vacanza nella palude.
Stern lo cassa, e minaccia Cuban di annullare lo scambio se il sagace ex Detroit fosse stato incluso.
Barry non parla dello scambio. Va a Seattle, fa un giro per i set di Greys Anathomy, e poi si fa tagliare. Allo scadere del mese, puntuale come la morte, si ripresenta allombra dellAlamo.
Una domanda per il nostro buon avvocato: il problema è che luno giocava a Dallas e laltro a SA? O che Stack ha parlato e Barry no? E se è così, posso vedere come è stata formulata questa regola?
Credo che questestate la lega debba fare chiarezza su questa questione, e definire una volta per tutte se questi accordi sotto banco sono consentiti o no, perché la situazione sta diventando imbarazzante, tanto più che le squadre disperate citate prima si prestano sempre più volentieri a fare da broker in queste truffe.
[b]Epitaffio per i Guerrieri[/b]
Golden State abbandona anticipatamente questa stagione, in cui si aspettava di fare progressi rispetto alla scorsa, in cui aveva raggiunto il secondo turno dei playoffs.
Stagione da buttare? Aspettative tradite?
Non proprio. Analizziamo un attimo il contesto.
Il record finale dei guerrieri è stato di 48-34, solo una partita vinta sotto la soglia del 60%. Ad est, con questo record, sarebbe stata la 4° del tabellone.
Rispetto alla scorsa stagione ha vinto 7 partite in più, ovvero un miglioramento anno su anno quasi del 10%. Non malissimo.
Si aggiunga che, rispetto alla squadra della scorsa stagione, i Warriors hanno sostanzialmente regalato ai Bobcats Richardson, uninezia: era solo una delle loro due stelle e il loro miglior realizzatore.
Si aggiunga ancora che il loro attuale secondo miglior giocatore, Captain Jack, ha saltato le prime 8 partite della stagione per squalifica (per il consueto premio simpatia fuori dal campo). Inutile dire che il record di 1 7 ottenuto nella baia in quelle 8 partite è stato sostanzialmente quello che gli è costato i playoffs.
Se la vediamo così, leliminazione prematura subita dai Warriors appare meno drammatica.
Rimane però aperto il discorso della prospettiva. Che futuro ha Golden State?
Dando per buono che i Warriors riescano a riconfermarsi sui rendimenti di questanno, e che (su questo potete metterci la firma) Stern non cambierà la logica del tabellone dei PO, il problema si ripresenterà: Dallas, Phoenix e SanAntonio appaiono in calo, ma comunque resteranno alla peggio almeno squadre da playoffs. Va inoltre messo in conto che lanno prossimo a queste 9 pretendenti andranno probabilmente aggiunti i Blazers che questanno, non ostante i problemi di giovinezza, linfortunio di tutta la stagione di Oden, e quelli frequenti di Roy, hanno superato il 50% di vittorie, e si presentano come sicura contender per i prossimi 10 anni.
Con lattuale roster, i Guerrieri potrebbero, se tutto andasse bene, arrivare ai PO, ma in ottica anello appaiono comunque decisamente inferiori alle potenze emergenti dellovest, i Lakers, Utah, i sopracitati Blazers.
Ha senso insistere ancora su 2 giocatori (il Barone e Steph) che hanno già raggiunto lapice della loro carriera e che probabilmente (anche a seguito dei frequenti infortuni) sono destinati a iniziare un fisiologico calo? Si può puntare su Monta Ellis, che sarebbe un meraviglioso comprimario di un cartone di Bebeep e il Coyote, ma che come gestione di una squadra da titolo appare un po indietro?
Si tratta di definire gli obiettivi della squadra: se si vuole (e non ci sarebbe niente di male) un basket bello da vedere, che entusiasmi i tifosi, e che regali qualche emozione fino a fine aprile, allora questo gruppo può garantire ancora 3-4 stagioni di alto livello. Se invece lobiettivo è lanello, conviene privarsi subito di una o entrambe le due stelle e cominciare la ricostruzione.
Basta mettersi in fila. Come direbbero a Menphis, Minneapolis, Seattle
Chiudo con un pronostico-lampo: per unanalisi completa dei playoffs (non ho detto di quale anno) ci risentiamo unaltra volta, ma intanto vi dico che la mia finale sarà Boston-Utah, con i bianco verdi che finalmente torneranno ad inanellarsi le dita.
Vae Victis