Il pronostico è stato ampiamente rispettato e la Montepaschi ha messo a segno il primo punto di una serie che potrebbe essere lunga, se la Upim saprà spalmare su tutta la gara ciò che ha fatto vedere ieri nei primi 20 minuti, oppure che potrebbe terminare già mercoledì 14 se la Montepaschi dimostrerà la durezza mentale e lo strapotere tecnico e fisico messo in mostra nei secondi 20 minuti di ieri sera. La Fortitudo ci ha provato, ed allinizio è riuscita a mettere in difficoltà i campioni dItalia, ha resistito per 20 lunghi minuti toccando anche il +9 (6-15) e rimanendo in partita fino allintervallo. Ciò però che è sembrato chiaro è che i felsinei non hanno la lunghezza del roster adatta per mettere davvero in crisi la Mens-Sana. Un Forte che segna 12 punti in poco più di 10 minuti e che poi non fa più gol, un Torres che pare svegliarsi quando ormai è davvero troppo tardi, un Jenkins mai incisivo, una batteria lunghi che perde il duello coi pari ruolo biancoverdi, una panchina che produce poco.tutto questo non basta a impensierire la Montepaschi che per 20 minuti. I senesi vengono fuori piano piano alla distanza quando, non essendo Forte bionico (comunque per lui 12 punti con ben14 tiri dal campo), gli altri non riescono a trovare sbocchi credibili e decisivi. La panchina senese (Lavrinovic e Ilievski) fa un buon lavoro, Stoonerook è chirurgico (2 bombe nel momento topico), Sato un guardiano insuperabile per il pur volenteroso Forte, la Montepaschi nel suo complesso troppo superiore, come il campionato ha ormai detto ampiamente, perché nei secondi 20 minuti ci sia davvero gara.
In casa bolognese detto di Forte, comunque troppo solo, buone cose da Janicenoks e da Torres, nulla da Cittadini, poco da Jenkins e quasi nulla da Bagaric. 3 bombe di Calabria, specialità della casa, Thomas ci è sembrato menomato da un infortunio.
In casa senese Sato e Lavrinovic su tutti, Stoonerook monumentale, McIntyre a corrente alternata e Thornton in netta crescita col passare dei minuti dopo un avvio balbettante. Da segnalare 3 bombe consecutive di Diener in un momento cruciale della gara.
Prima del via uno striscione di solidarietà della Fossa bolognese per il Commandos Tigre senese dopo i deprecabili fatti di Madrid, dei quali parleremo a suo tempo e a parte, e un minuto di raccoglimento per Paolo Maccherini decano dei giornalisti sportivi, e non solo, di Siena scomparso nei giorni scorsi.
Nel primo quarto la partenza a razzo della Upim sorprende i senesi, i bolognesi vanno sul 6-0 coi canestri di Bagaric (resterà la sua unica segnatura), Mancinelli in contropiede dopo una palla rubata e Forte. La Montepaschi stenta molto, le scorie di Madrid sono visibili nelle gambe e, soprattutto, nella testa dei biancoverdi. I padroni di casa spadellano dalla lunga, Eze commette 2 falli in un amen e la Fortitudo vola sul 15-6. La Mens-Sana ricuce con difficoltà aggrappandosi al solo Sato che, in questo primo quarto, oltre a curare la difficile marcatura di Forte è lunico dei senesi che riesce a trovare la via del canestro con continuità.
Nel secondo quarto lanima della rimonta senese è Lavrinovic che ben supportato da Ilievski, incredibile però un suo errore in appoggio solitario, riesce a condurre la Mens-Sana nellimpresa dellaggancio prima e del sorpasso poi. La Montepaschi, pur dimostrando di essere riuscita a cambiare linerzia della partita, non trova il bandolo definitivo della matassa, il vantaggio senese, infatti, non decolla e lo scarto tra le due squadre resta di 4-6 punti.
E il terzo quarto quello di un primo allungo senese grazie alle bombe di Stoonerook e di un ritrovato McIntyre, sanguinosissime però le sue 3 palle perse.
Nellultimo quarto la Upim paga la panchina molto più corta di quella senese, lappanamento di Forte, il 2/9 dal campo di Jenkins e la battaglia persa sotto i tabelloni. La Montepaschi colpisce con freddezza dalla lunga distanza e sfrutta al meglio la superiorità ai rimbalzi (al termine 10 catture in più degli avversari) volando sul +18 e poi sul +21. Arrivano tardi le bombe di Calabria e Torres alle quali rispondono McIntyre e Sato. Gli ultimi minuti servono a Pianigiani per far assaggiare il terreno di gioco anche a Berti e Crotta. 1-0 per Siena e arrivederci a Bologna tra 48 ore scarse.
THE PLAY OF GAME: Se dobbiamo parlare di qualcosa di tecnico impossibile non menzionare la difesa asfissiante di Sato su Forte, davvero da manuale del basket!!!!
SALA STAMPA:
PIANIGIANI: Molto bene, siamo stati bravi a recuperare dopo un prevedibile avvio balbettante, sapevamo che loro avevano preparato bene la partita mentre noi venivamo dalle fatiche della final four di Madrid. Sono contento del lavoro dei lunghi, e il dato dei rimbalzi è emblematico in questo senso, e della distribuzione dei tiri tra esterni e giocatori sotto le plance. Bravo Sato nel ruolo di francobollatore di Forte, ma lui è un giocatore che può marcare dal play allala piccola e lo sta facendo dallinizio dellanno con ottimi risultati specialmente in Eurolega. Mi aspetto una partita difficilissima a Bologna con un Forte che, sicuramente, potrà farci molto male, molto più di stasera. Andiamo a rivederci la partita e a cercare di limare gli errori commessi.
SAKOTA: Complimenti, prima di tutto, alla Montepaschi per la sua partecipazione alle final four di Madrid. Stasera la Mens-Sana ha meritato di vincere, purtroppo non siamo riusciti a tenere lintensità alta per tutti i 4 quarti, abbiamo fallito nel secondo e nellultimo periodo perdendo contatto con la partita. Ho provato a far giocare Forte nella posizione di play perché la serie potrebbe essere lunga e in quel ruolo, lui, potrebbe farci molto comodo. Abbiamo subito troppo la loro fisicità. Non mi interessa molto lo scarto, nei PO perdere di 1 o di 20 punti è lo stesso e lunedì ci avvicineremo alla gara cercando di allungare la serie.
MONTEPASCHI: McIntyre 14, Ilievski 7, Eze 6, Carraretto 3, Sato 13, Thornton 10, Lavrinovic 15, Ress 2, Diener 9, Stoonerook 12.
UPIM: Jenkins 5, Mancinelli 4, Cittadini 4, Torres 13, Lamma 3, Bagaric 2, Janicenoks 16, Forte 12, Thomas 2, Calabria 11.