Unaltra annata da incorniciare, niente di più e niente di meno è quella appena trascorsa, per la Montepaschi Mens-Sana, che unaltra annata da mandare ai posteri con limpriumatur delleccezionalità.
Che di annata eccezionale si doveva avere pensiero se ne ebbero, a Siena ma non solo, le prime avvisaglie a settembre 2007 quando, in una calda serata, la Montepaschi strapazzò la Benetton nella finale della Supercoppa Italiana rimandandola a Treviso sotto 46 punti di scarto. In molti si chiesero se quella fosse la reale portata della forza della compagine biancoverde senese o se si trattasse solo di una serata particolare, di unesperienza irripetibile ed aiutata anche dalla pochezza di Treviso che, di sicuro si pensò, sarebbe molto migliorata come squadra di lì a poco. No, la Montepaschi non poteva essere così clamorosamente superiore a tutte le altre, cera qualcosa che non tornava. I dubbi si sciolsero, in favore dei mensanini, ben presto e precisamente alla vigilia delle festività natalizie. Il ruolino di marcia della Montepaschi, a fine 2007 era devastante ed impressionante per chiunque lo guardasse con occhi obbiettivi. I senesi erano imbattuti in Italia e di lì a poco avrebbero concluso lintero girone di andata senza sconfitte, avevano subito soltanto qualche battuta darresto in Europa contro vere e proprie corazzate, attrezzate per la vittoria dellEurolega, come il Tau e il Cska. I russi resteranno lunica squadra, ad oggi, ad essere riuscita a vincere a Siena, non dimentichiamoci che stiamo parlando di coloro che si sono laureati campioni dEuropa.Al giro di boa del campionato, dunque, la Mens-Sana aveva annichilito ogni avversario che avesse avuto la sventura di attraversare la strada dei senesi, anche compagini accreditate, come Milano o Roma, erano tornate con le pive nel sacco e con scarti, a loro danno, assolutamente imbarazzanti. Soltanto gli infortuni gettavano unombra sinistra sul futuro biancoverde. Kaukenas, durante unazione della partita contro la Tisettanta Cantù, con i campioni dItalia in pieno controllo della gara (20 e più punti di scarto), si lesionava il collaterale del ginocchio sinistro e Lavrinovic, durante la gara con il Cska, subiva una microfrattura ad un piede. In questo periodo, subito dopo le feste di fine anno e fino alla final four di coppa Italia, si assiste ad un leggero calo psico-fisico dei senesi, in contemporanea con le due assenze così pesanti (Kaukenas e Lavrinovic, appunto), la Mens-Sana conosce due battute di arresto consecutive in casa delle due grandi sorprese di questo campionato: Avellino e Montegranaro. Si tratta di due sconfitte di misura, quella nelle Marche maturata addirittura dopo un overtime, che però fanno scricchiolare qualcosa negli splendidi ed oliatissimi meccanismi della squadra mensanina. A Bologna, nel quarto di finale della coppa Italia, si assiste poi alla sorpresa dellanno, e cioè alla sconfitta con conseguente eliminazione della Montepaschi ad opera di una indomita Scavolini. Crisi? No, assolutamente, ed infatti la Montepaschi riparte a spron battuto nel campionato e continua a mietere vittime in casa e fuori, anche la più accreditata antagonista dei campioni in carica, e cioè la Lottomatica Roma, cade sotto i colpi dei senesi addirittura sul proprio campo nonostante la Mens-Sana si presenti a quellimportante appuntamento priva, oltre che del già citato Kaukenas, anche di Terrel McIntyre sottoposto ad un intervento di ripulitura della caviglia sinistra. In Europa il cammino senese non è dissimile da quello italiano, la corazzata biancoverde ottiene risultati insperati in un girone di ferro dal quale scaturiscono addirittura 3 squadre (oltre ai senesi anche il Cska e il Tau) che arriveranno alla final four di Madrid, si qualifica in carrozza per la top16, elimina i campioni in carica del Panathinaikos e se la vede, nellultimo passo necessario per approdare a Madrid, con i turchi del Fenerbache. E un trionfo, vittoria a Siena per 73-66 e passeggiata in Turchia con un 86-65 che la dice lunga sulla superiorità dei senesi. Il campionato termina con un incredibile sconfitta patita a Varese sul campo di una squadra già retrocessa, ma ora ci si ferma per permettere la partecipazione della Mens-Sana alla final four di Eurolega.
A Madrid ai biancoverdi sono opposti i gialli di Tel-Aviv, per i toscani è una partita dalle due facce, ad una superiorità schiacciante nei primi 20 minuti si contrappone una ripresa di marca israeliana che estromette la Montepaschi da una finale di Eurolega che sembrava, al termine del primo tempo, cosa fatta. Nella finalina di consolazione i senesi sconfiggono per la seconda volta nellanno il Tau, futuro campione di Spagna, e si classificano al terzo posto in Europa, non male certamente ma dopo aver visto sfuggire la coppa Italia sfugge anche lEurolega, resta il campionato. E in campionato la Mens-Sana non fallirà, dopo quasi 9 mesi di superiorità indiscussa, di record che saltano uno dietro laltro, di vittorie in serie e di serate esaltanti anche i play-off si confermano terra di conquista per gli uomini di Pianigiani. 3-0 alla Fortitudo pur con qualche patema, 3-0 allArmani Jeans con qualche patema in meno, 4-1 alla Lottomatica con una gara-3 giocata a Roma che resterà negli annali, non è da tutti i giorni infatti risalire da -20 in una finale scudetto e vincere con 8 punti di scarto dopo essersi issati anche sul +12. Il terzo scudetto mensanino giunge in una serata straordinaria di fronte ad un Palamenssana gremito allinverosimile. La lunga cavalcata iniziata con la Supercoppa termina con lo Scudetto, giusto così: hanno vinto indiscutibilmente i più forti.
Vediamo uno ad uno i protagonisti di questa esaltante vittoria.
PIANIGIANI: Da esordiente ottiene lo scudetto, poi vince la supercoppa e bissa lo scudetto. Maniacale nel lavoro, senese purosangue, facile predirgli un luminoso futuro sulla panchina.
BANCHI: Integra e completa alla perfezione Pianigiani, preziosissimo nel lavoro di studio degli avversari e di preparazione delle partite. Potrebbe essere head coach di quasi tutte le squadre italiane.
MCINTYRE: Arrivato 2 anni fa dopo annate non certo esaltanti, Ferrara, Reggio Emilia, Capo DOrlando, in due anni è diventato il miglior play dItalia e uno dei primissimi in Europa. MVP del campionato scorso, MVP della serie finale questanno. Senza parole.
ILIEVSKI: Non ha suscitato entusiasmi particolari, ma vivere allombra di McIntyre era difficilissimo, lui ci è riuscito sapendo dare, ogni volta che è stato chiamato in causa, ordine e tanta difesa. Ha fatto quello che gli si chiedeva.
THORNTON: Doveva sostituire il talento inarrivabile di Forte, lha fatto benissimo. Il talento di Forte non ce lha e lo si sapeva, ma ha tanta classe, forza danimo, voglia di sacrificarsi. Unarchitrave dello scudetto andato al di là di ogni più rosea previsione.
SATO: Non è un uomo, è una pantera con dei mezzi fisici impressionanti, tiro da tre, rimbalzi, difesa, un giocatore completo, un signore in campo e fuori, arrivato due anni fa dalla Legadue è diventato unarma impropria perfino in Europa.
STONEROOK: La Pallacanestro, un uomo con 2 cervelli, unintelligenza in campo che ha pochi confronti, un difensore unico. Artefice numero 1 dello scudetto. Per noi vero MVP della squadra.
EZE: Era soltanto un grande atleta, Pianigiani e Banchi lhanno trasformato in un grande giocatore, mezzi atletici devastanti, giocatore verticale come pochi, ha messo nel proprio bagaglio tecnico tante di quelle soluzioni di tiro che oggi lo rendono difficilmente marcabile per chiunque in Italia.
KAUKENAS: Miglior sesto uomo dEuropa, guardia completa, tiro da tre, penetrazioni, contropiede, infallibile dalla lunetta, bionico nel recuperare da un infortunio gravissimo. Un giocatore straordinario, un uomo di una serietà assoluta.
LAVRINOVIC: Unarma letale, un giocatore di 2,13 che tira da 7 metri con medie devastanti, non puoi lasciargli un metro perché penetra come una guardia, prende rimbalzi, ha braccia smisurate, ha imparato a difendere. Mostruoso.
CARRARETTO: Umile, sempre pronto a prendersi le proprie responsabilità, artefice dello scudetto dellanno scorso si è ripetuto questanno con tanta abnegazione, tante bombe, tanta difesa.
RESS: Partito alla grande, calato per qualche mese, tornato nei panni di uomo che esce dalla panchina e sposta gli equilibri grazie a un buon tiro dalla lunga e ad una verticalità notevole.
DIENER: Ha sostituito per un po Kaukenas, è un tiratore dalla lunga mortifero, in qualsiasi altra squadra italiana sarebbe titolare..in questa Montepaschi ricavarsi spazio era difficilissimo.
WILKS: Ingiudicabile, visto per 3 o 4 partite.
ROMERO: Idolo della tifoseria, guascone, simpatico, ogni volta è stato chiamato in causa ha dato il suo contributo. Autore di una schiacciata nella partita di Rieti mai vista prima: con un balzo incredibile infilò un gomito dentro il canestro avversario!!!!
MCLEOD: Non si è mai inserito, unico errore della campagna acquisti senese.
MINUCCI: I premi come miglior dirigente italiano di basket non si contano più, il vero artefice del grande cammino mensanino iniziato nel 2002 con la coppa Saporta e proseguito fino ad oggi con 3 scudetti, 2 supercoppe, 2 terzi posti europei. Bravissimo.