[b]Il problema sta nel mezzo[/b]. Semplicemente Utah, squadra ben costruita, ben allenata, con tanto talento, senza un difensore interno in grado di far fare il salto di qualità alla squadra di Sloan. Nella serie contro i Lakers, i lunghi dei Jazz sono andati sotto pesantemente nei confronti dei pariruolo in giallo viola. Giocatori come Gasol e Odom, dotati di classe cristallina, ma non certo giocatori da 56 e 58% dal campo, la percentuale tenuta nella serie contro Utah. [b]Okur e Boozer[/b] (sul quale ritorneremo), sono giocatori difficili da contenere in attacco, specialmente se inseriti in un contesto armonico come quello dei Jazz, ma in difesa sono solitamente piccoli, poco atletici e spesso distratti. Certo, ci sarebbe Kirilenko, che però è spesso usato da numero 3, e si deve occupare dell’esterno più pericoloso.
E’ proprio a questa lacuna a cui la dirigenza dei Jazz cercerà di mettere una pezza, come ha già cominciato a fare nella notte del draft, selezionando con la 23 Kosta Koufos.
[b]Situazione salariale e contrattuale[/b]: I Jazz, che sforano il cap di circa 6 milioni, non avranno molta flessibilità per andare sul mercato dei free agent, a meno di qualche scambio, che potrebbe coinvolgere Kirilenko, Matt Harpring (titolare di un contratto che incomincia a diventare scomodo), oppure lo stesso Boozer, deludente nella serie contro i Lakers.
Utah dovrà anche fare attenzione a non portarsi in casa contratti troppo onerosi, anche perchè le priorità sono estendere il contratto a Williams e valutare la situazione Boozer, che nella stagione 2009/2010 avrà la possibilità di uscire dal contratto (e i tifosi di Cleveland in merito potrebbero dire molte cose).
[b]Giocatori da firmare e obiettivi di mercato:[/b] Per questa stagione i Jazz hanno già tutti i giocatori sotto contratto e, come detto, difficilmente potranno essere competitivi sul mercato. Quindi quali saranno gli obiettivi per questa estate? Un nome su tutti, [b]De Sagana Diop[/b]. Il centro senegalese sarebbe il tassello ideale per completare il mosaico dei Jazz. La sua presenza sotto canestro darebbe a Utah quell’intimidazione che Okur e Boozer non sono in grado di dare. Il problema è che Diop è ambito da molte squadre e i Jazz possono offrire solo la Mid Level Exception, sinceramente troppo poco per pensare veramente di portarsi a casa il totem africano. Altra priorità è quella di trovare un [b]realizzatore nella posizione di guardia[/b]. Anche qui dal mercato non dovrebbe arrivare niente di che, ma ci si aspetta un’ulteriore crescita da parte di Brewer, grande atleta, piranha della riga di fondo, ma tiratore alterno. Dovrebbe poter entrare in rotazione anche Almond, guardia con centimetri, buon tiro ma ancora acerbo difensivamente e con qualche problema di troppo nel trattare la palla.
[b]Draft:[/b] Con la 23 è arrivato [b]Kosta Koufos[/b], sette piedi giovanissimo (classe ’89), proveniete da Ohio State. La scelta non ha destato troppo entusiasmo tra i tifosi e nemmeno tra gli addetti ai lavori, sia perchè c’era ancora disponibile DeAndre Jordan, verticalista proveniente da Texas A&M, ma anche per la sinistra somiglianza tecnica tra il nuovo arrivato e Okur. Infatti [b]Koufos ha caratteristiche di tiratore[/b], anche (soprattutto) da 3, proprio come il titolare del ruolo. Una mossa che di fatto taglia fuori Fesenko, soprattuto perchè con la numero 44 è arrivato Ante Tomic e con la 53 Dragicevic. Tornando a Koufos, per i Jazz sarà fondamentale vedere quanto il giovane centro potrà dare nell’immediato futuro, non tanto in attacco, quanto in difesa, come presenza in area.
[b]Cosa succederà?:[/b] Difficile dirlo con certezza. Boozer ha parlato di una possibilità di uscire dal contratto e questo si aggiunge alla necessità di firmare Williams. [b]Kirilenko ha sempre quel contratto scomodo[/b], ed è sempre al centro di ogni trattativa. Fondamentalmente potrebbe valere quei soldi, ma non in un contesto come quello dei Jazz che gli non gli chiede (e non gli da) troppe responsabilità offensive. Okur potrebbe essere usato per arrivare al centro difensivo che manca, ma il turco è fondamentale nell’attacco dei Jazz, e il suo apporto è cresciuto molto in questa stagione, specialmente a rimbalzo. Il contratto di [b]Harpring[/b] è impegnativo, specialemte considerando che Matt è sempre più uno specialista.
Sarà un’estate delicata per Utah, non tanto pensando alla stagione che verrà, ma a quella successiva: dovessero muoversi in modo azzardato, i Jazz potrebbero mandare all’aria un progetto di squadra che già ora è tra le più competitive della Lega.
[b]Stefano Manuto[/b]