La stagione del dopo Tzunami, ovvero la [b]partenza di Kevin Garnett[/b], ha lasciato, oltre alla scontata malinconia e all’amaro in bocca per la partenza di una bandiera, anche un paio di perle, che potrebbero rendere più roseo il futurodei Timberwolves. Nello scambio che ha coinvolto l’ex numero 21, è infatti arrivato [b]Al Jefferson[/b], accompagnato da Ryan Gomes, giocatore che nelle ultime due stagioni è cresciuto molto, anche se restano molti dubbi sul suo ruolo.
Un futuro che, come detto in apertura, lascia intravedere qualche spiraglio di luce, vediamo in che modo.
[b]Situazione salariale e contrattuale[/b]
La trade che ha spedito a Memphis [b]Marko Jaric, Greg Buckner, Antoine Walker[/b] e i diritti su [b]OJ Mayo[/b], ha portato nell Minnesota i contratti di [b]Mike Miller, Brian Cardinal e Jason Collins, oltre a Kevin Love[/b]. Una mossa che ha due valenze: prima di tutto McHale si è liberato dei contratti di Jaric e Walker, rimpiazzati si da quelli di Miller, Cardinal e Collins, che però si esauriranno nel giro di 2 anni (Collins è nell’ultimo anno), liberando così spazio salariale. Inoltre la scelta di Miller ha anche una valenza tecnica, visto che con il suo tiro e le sue qualità tecniche non potrà che agevolare il lavoro sotto le plance di [b]Love e Al Jefferson[/b].
Un’altro contratto pesante che scadrà alla fine di questa stagione è quello del veterano [b]Juwan Howard[/b]. Tornando a big Al, è il suo il contratto più oneroso, che lo porterà a guadagnare 15 milioni nell’ultimo anno (2012/2013). Minnesota spera che per quella data, il valore di Jefferson come giocatore di Jefferson sia tale da considerarlo “sottopagato”.
[b]Giocatori da firmare e obiettivi di mercato[/b]
Minnesota ha appena rifirmato [b]Craig Smith[/b], compatta ala che nella sua stagione da rookie si è fatto notare, dando punti ed energia in uscita dalla panchina. I T-Wolf hanno anche fatto un’offerta a Gomes, che però potrebbe essere tentato da altre squadre, bisognose di un giocatore con due dimensioni, quella interna e quella esterna, anche se l’impressione è che il suo futuro sarà quello di specialista (di lusso), ma pur sempre specialista. il pur talentuoso [b]Telfair[/b] non rientra nei piani di Minnesota. Arrivato orami al quinto anno, il cugino meno famoso di Steph non sembra più destinato ad esplodere, nonostante sia ancora piuttosto giovane (è del 1985).
[b]Draft[/b]
[b]Kevin Love ha fondamentali che[/b], come direbbero gli americani, [b]profumano di torta di mele[/b]. movimenti d’altri tampi, o più semplicemente, si potrebbe dire che Kevin Love sopperisce alla mancaza di cm e di atletismo con intelligenza cestistica di primo livello, supportata da una buonissima tacnica. L’unico dubbio è: se in NCAA questo poteva bastare, varrà anche per l’NBA? Non sprechiamo troppo tempo ad arrovellarci su questo, solo il campo potrà dare una risposta. Quello che però si può sottolineare è come la coppia Love-Jefferson sia ben assortita (quantomeno sulla carta). Jefferson ha gioco in post basso ed è un rimbalzista di prima fascia, tutte caratteristiche che si sposano alla meraviglia con quelle di Love.
[b]Prospettive per l’estate[/b]
Dopo aver rifirmato Smith, Minnesota proverà a fare lo stesso con Gomes, ma senza svenarsi troppo. [b]Questa sarà un’altra stagione di transizione[/b], dove si cercherà di vedere a che punto è arrivata la maturazione di [b]Brewer[/b], quanto è veramente forte [b]Foye[/b] (visto solo per metà stagione), come si adatterà all’NBA Love, se Jefferson potrà crescere ancora e se [b]Rashad McCants[/b] potrà diventare un attacante affidabile per tutto l’arco di una staigone. [b]Rodney Carney[/b], arrivato da Phila, potrebbe essere una gradevole sorpresa, sempre che i suoi progressi al tiro continuino ad essere costanti ed importanti.
[b]Stefano Manuto[/b]