C’era una volta [b]la squadra sbagliata di Los Angeles[/b]. Quella giusta, ovviamente sono i Lakers, da sempre la squadra con più blasone e vittorie della costa californiana. La squadra sbagliata, di conseguenza sono [b]i Clippers[/b], che hanno passato la loro esistenza a guardare i cugini gialloviola vincere e dominare le stagioni, soprattutto negli anni 80. C’era una volta e ora pare esserci di nuovo, perchè la parentesi di un paio di stagioni fa, quando i Clippers vinsero più gare di Regular Season dei Lakers, e arrivarono in finale di conference, sembra lontana anni luce, dopo le deludenti due passate stagioni, l’ultima delle quali con un record di 23-59 parecchio deludente, proprio mentre gli odiati rivali concittadini arrivavano dopo 4 anni a giocarsi la finale per il titolo. A dire il vero, i Clippers lo scorso anno l’hanno data su praticamente dall’inizio, colpiti da infortuni parecchio gravi a due giocatori fondamentali come Elton Brand, costretto a saltare ben 74 gare sulle 82 disponibili in stagione a causa della rottura del tendine d’achille, e Shaun Livingston, play dal talento cristallino e dal futuro assicurato, che ha saltato l’intera stagione ed è in dubbio per la prossima a causa della rottura totale del ginocchio patito sul finire della stagione 2006-2007.
[b]Situazione salariale e contrattuale[/B]
I Clippers sono partiti con ampi margini di manovra, grazie alla [b]scadenza di Maggette[/b], non rifirmato e lasciato libero di accasarsi ai Warriors, [b]Sam Cassell[/b], lasciato già libero sul finire della scorsa stagione di accasarsi ai Celtics, poi vincitori del titolo e proprio [b]Shaun Livingston[/b], per cui i Clips non hanno esercitato l’opzione e stanno lasciando libero di trovarsi un team, probabilmente consci del fatto che il povero Shaun difficilmente potrà rispettare le aspettative che c’erano su di lui dopo il tremendo infortunio occorsogli.
Con i soldi liberati dai giocatori in scadenza, effettivamente, [B]Sterling ha deciso di fare le cose per bene[/b], e ha messo sotto contratto [b]Baron Davis[/b] blindandolo per 5 anni con un’offerta di 65 Milioni di dollari, anche se la cifra è ufficiosa non essendo stata comunicata dal team californiano. Contestualmente, usando lo spazio salariale a loro disposizione, hanno scambiato una futura seconda scelta per [b]Marcus Camby[/b], centro di Denver. La coppia di acquisti avrebbe sicuramente proiettato i Clippers nel gotha dei team dell’ovest, se non fosse che la stella della squadra, [b]Elton Brand, il 30 giugno ha esercitato la sua opzione per uscire dal contratto[/b] con Los Angeles, firmando poi qualche giorno dopo per i 76ers. Attualmente i Clippers hanno ancora spazio per poter firmare giocatori liberi sul mercato che possano essere utili alla squadra. E proprio in quest’ottica va visto il tentativo di firmare [b]Kelenna Azubuike[/b] da Golden State, a cui è stato offerto un contratto di 3 anni per 9 milioni totali. Golden State, però, già scottata dallo scippo di Baron Davis e dal rifiuto di Brand di lasciare LA per la baia, ha deciso di pareggiare l’offerta e tenersi la guardia. Lo scambio effettuato con Utah tra Jason Hart e Brevin Knight fà parte di quegli scambi minori la cui utilità è subordinata alle prestazioni di Hart, che potrebbe riprendersi un posto in rotazione ad LA, da dove era partito.
[b]Giocatori da firmare e obiettivi di mercato[/b]
Detto del mancato assalto ad Azubuike, la priorità per i Clippers era ovviamente quella di [b]rifirmare Brand. Con lui, il Barone e Kaman l’ossatura sarebbe stata di primissimo livello[/b], e due giovani in rampa di lancio come [b]Thornton e Gordon[/b] avrebbero fatto da perfetto collante per le tre star. Insomma, Dunleavy avrebbe avuto in mano un team che avrebbe fatto parecchio divertire i tifosi. Ora, con la perdita dell’ala grande, si sta cercando di aggiustare il roster con acquisti più mirati. Per questo motivo è stato preso Camby, in modo da dare in PF un’intimidazione che integrata a Kaman può davvero dare fastidio a tutti gli avversari nel pitturato, e a completare il roster, si cercherà di prendere una guardia/ala che possa permettere a Gordon di crescere con calma senza forzare le tappe, a Thornton di giocare minuti importanti ma senza abusar troppo di lui e non bruciarlo, e a Mobley di riposare parecchi minuti e rendersi utile nei momenti più importanti della gara.
Questo ovviamente se si parte dal presupposto che i Clippers manterranno inalterato il nucleo creato in questi giorni, perchè ci sono anche [b]alcune possibilità che si decida di scambiare Kaman[/b], al massimo del suo valore di mercato e con un contratto decisamente scambiabile, per prendere un lungo che permetta a Dunleavy di giocare con Camby da centro, e di fare una squadra da corsa, sfruttando gli istinti del Barone. Chi potrebbe essere il lungo da corsa è difficile dirlo, anche perchè [b]gli unici rumors[/b] su possibili acquisti da parte di Los Angeles [b]parlano di Zach Randolph[/b], ala grande di New York in grado di garantire 20 punti e 10 rimbalzi di media, ma non proprio il lungo che vorreste per riempire le corsie in contropiede.
Oppure, si potrebbe [b]imbastire una trade che veda coinvolti Mobley, Tim Thomas, o entrambi[/b], per un esterno di qualità, sfruttando la data di scadenza dei due contratti, coincidenti, guarda caso, con l’estate del 2010, sempre quella di Lebron James. Allora un pacchetto con i due giocatori, potrebbe essere proposto a Chicago, ad esempio, per Hinrich o Gordon, per formare un backcourt di altissimo livello.
[b]Draft[/b]
Dal draft sono arrivati, con la scelta numero 7 assoluta [b]Eric Gordon[/b], guardia da Indiana, presa per rimpiazzare il partente Corey Maggette, e [B]DeAndre Jordan[/b], centro molto molto acerbo ma che se fatto crescere con una chioccia come Camby, potrebbe imparare non ad avere le mani morbide, perchè probabilmente non sarà mai possibile, ma ad [b]affinare gli istinti e a riciclarsi come un ottimo centro difensivo[/b], anche considerando il fatto che inizialmente alcuni mock lo pronosticavano intorno alla decima chiamata, mentre i Clippers, su di lui, hanno potuto scommettere soltanto una seconda scelta. Fra due o tre anni potremo valutare cosa sarà di questo draft dei Clips.
[b]Cosa succederà?[/b]
Difficile prevedere cosa succederà nel futuro dei losangelini. Se dovesse rimanere questo il roster, sicuramente [b]il team andrà dove li porteranno il Barone e i suoi acciacchi[/b]. Potrebbe anche arrivare a lottare per un posto ai playoff se Thornton dovesse confermare la sua buona scorsa stagione e Gordon si dimostrasse già pronto per la lega dei grandi. Anche se all’interno della Western Conference, tutto è possibile.
Più facile però che ci siano ancora cambiamenti di qui a novembre, e che i veri pronostici li si potrà fare solo ad inizio stagione.
[b]LATEST NEWS:[/b] non appena pubblicato l’articolo è arrivata la notizia della firma di Ricky Davis. Non sicuramente la persona più indicata per far crescere Gordon, ma un giocatore che se lasciato libero, può dare punti veloci e sgravare l’attacco dalle spalle di Davis.