Da otto anni in Italia, capitano della Montepaschi, leader di un gruppo vincente. E Shaun Stonerook, un giocatore capace di totalizzare 22 in valutazione con un solo tiro dal campo. E successo nella Supercoppa vinta martedì dalla Montepaschi contro Avellino. Scopriamo il personaggio e la sua seconda vita italiana.
Si decisamente la mia vita è un po cambiata – ammette Stonerook. Non so dire come ma lo stile di vita italiano è molto diverso, ha un passo più lento, mentre in America è tutto più grande e veloce.
Qui, però, si sta molto bene e non posso credere che siano già passati otto anni. La lingua? Ancora non parlo molto bene ma vi prometto che imparerò litaliano prima di smettere di giocare.
E allora va bene anche tra altri otto anni. Dopotutto sul parquet si parla inglese. Ma come è cambiata la comunicazione nelle ultime tre stagioni?
Il mio primo anno (2005/2006) è stato duro per tutti. Abbiamo iniziato bene poi abbiamo avuto un periodo difficile che però ci ha insegnato molto. Siamo cresciuti come squadra e come organizzazione. E nelle ultime due stagioni abbiamo fatto grandi cose come i due scudetti campionati e le Final Four. Ma anche lUleb è servita per crescere. E stato un cambiamento grande ma adesso sono molto felice, anche di essere capitano e spero di continuare a vincere con Siena.
A proposito: un ruolo importante
Per me significa molto. Minucci mi disse che avrebbe voluto fare di me il capitano ed è stata unemozione forte. E un onore: Non sono italiano anche se ho il passaporto, sono qui da molto tempo ma vedo che di solito il ruolo del capitano è rivestito da giocatori italiani. Questo significa molto per me. Penso che il mio lavoro sia tenere unita la squadra nello spogliatoio, fare il ponte tra lo staff, tecnico e societario e la squadra. Se cè un problema, anche piccolo, cerco di essere utile per risolverlo. Cerco di essere un leader.
Sarà una stagione molto difficile, sia in Italia che in Europa.
Molte squadre hanno tanti soldi conferma Stonerook. Ma penso che siamo ancora tra le migliori in Italia e in Europa. Il nostro obiettivo è vincere tutto: la Coppa Italia, il campionato, lEuroleague. Abbiamo iniziato bene con Avellino nella Supercoppa. Conquistare tre scudetti in fila significherebbe entrare nella storia del basket italiano. Se dovessimo poi vincere in Europa sarebbe molto importante per Siena, per il Monte dei Paschi ma anche per il basket italiano.
Non solo leader ma anche icona di un basket in cui non cè solo il canestro.
Esatto, il basket non è solo segnare. Se fosse stato così non avrei giocato così tanto. Ci sono molti aspetti importanti per essere un team vincente. Cè la difesa, ci sono i rimbalzi, devi essere bravo a piazzare i blocchi e poi, è chiaro, anche a fare canestro. Dobbiamo essere presenti sempre su entrambi i lato del campo. Per quanto mi riguarda cerco di dare sempre il massimo dove la squadra ha più bisogno di me per vincere. Il basket è un grande sport e sono felice di essere parte di esso.
Uff.stampa MPS Siena.