Lunedì è morto Pete Newell. Vincitore di un titolo NCAA ( University of California, 1959) e di un titolo olimpico (1960, con Oscar Robertson, Jerry West e Jerry Lucas) Newell è stato uno dei coach più influenti della storia del gioco, bastino ricordare le parole di Bob Knight(probabilmente il suo più grande ed accanito discepolo visto che le squadre di Knight hanno sempre praticato la pazienza e la disciplina in attacco e la tenacia ed il lavoro duro in difesa, i cardini della filosofia di gioco di Newell): [i]”Io credo che nessuno ha contribuito di più alla mia vita da allenatore in più modi di come ha fatto Pete Newell. Io e Jerry West abbiamo avuto una conversazione molto commuovente circa un’ora dopo che Pete era morto, stamattina (lunedì) ed io penso che Jerry provi per Pete le stesse identiche cose che provo io. Pete è stato un secondo padre per me e Jerry, ma mentre noi siamo terribilmente tristi per la sua scomparsa, i credo che entrambi dobbiamo sentirci estremamente felici del fatto di aver avuto un rapporto così profondo con questo gigante di pallacanestro e dell’influenza che egli ha avuto sulla maggior parte delle nostre carriere intere. Nessuno offrì più al gioco e la sua storia che Pete.”[/i]
Tra le voci note di cordoglio spicca anche quella di Don Nelson, allenatore agli antipodi da Knight da qualsiasi verso lo si guardi e conosceva Newell da cinquant’anni: [i]” Questo è evidentemente un giorno veramente triste per il gioco del basket, che si tratti di NBA, college o high school. Pete era un grandissimo coach ed un grandissimo uomo che aveva l’abilità di relazionarsi a giocatori e persone a qualsiasi livello. Un numero innumerevole di allenatori e di giocatori ha beneficiato dalla tutela di Pete durante il corso degli anni, inclusi quelli che presenziarono ai suoi campi specializzati ogni estate, e sarà indebitato a lui per l’esperienza e la saggezza che lui ha offerto loro”[/i].
Newell ha allenato per 14 anni tra San Francisco, Michigan State e California prima che i dottori gli consigliassero di smettere per problemi cardiaci. La sua ultima apparizione come coach è proprio quella alla guida della nazionale olimpica del 1960, guidata ad una cavalcata inarrestabile verso l’oro.
Newell smesso di allenare però non si diede per vinto e tornò più avanti con il suo, diventato poi famosissimo ed ambitissimo, camp di pefezionamento per lunghi, una vera istituzione che ha avuto tra i suoi partecipanti Kareem Abdul-Jabbar, Bill Walton, Shaquille O’Neal e Ralph Sampson.