[b]La Fortezza Bologna – Armani Jeans Milano: 70-60[/b]
(16-15; 25-20; 19-16; 19-16)
[b]La Fortezza:[/b] Koponen, Boykins, Righetti, Giovannoni, Ford
[b]Armani Jeans: [/b]Vitali, Thomas, Hawkins, Hall, Katelynas
Il derby d’ Italia cestistico vede di fronte La Fortezza con il nuovo acquisto Terry, arrivato al posto del giubilato Arnold e le Scarpette Rosse con Hollis Price preferito a Pape Sow nel gioco delle rotazioni degli extracomunitari e reduci dall’ importantissimo successo ottenuto in Eurolega contro l’ Olimpiakos.
Parte fortissimo la Virtus con un Earl Boykins che segna i primi 8 punti e col solo Thomas che riesce a mettere punti a referto per i suoi. Vitali, pressato a tutto campo da Boykins fa molta fatica a costruire gioco, mentre l’ unico a sembrare in partita è Katelynas, ma il solo lituano non basta e a fine quarto il tabellone segna + 10 per Bologna.
L’ inizio del secondo quarto pare il preludio ad una cavalcata trionfale bianconera: entra in partita Langford ed insieme a Ford firma il parziale di 11-2 che sembra spezzare la partita in due con sprazzi di gioco veramente spettacolari . Vista la malaparata coach Bucchi prova a inceppare i meccanismi bolognesi chiamando una zona 3-2, e la mossa sortisce gli effetti sperati, la Virtus non riesce più a correre, Milano trova fiducia e per 4 minuti chiude la via del canestro ai bianconeri firmando un 9-0 che di fatto riapre la partita, fino alla bomba finale di Vukcevic che sancisce il 36 a 23 all’ intervallo lungo.
Alla ripresa delle ostilità Milano riparte con la difesa a zona che tanto utile era stata nel finale del primo tempo e i suoi effetti sembrano continuare, la Virtus fatica ad attaccare e Milano si porta sul -9, a questo punto, dopo una fiammata di Hawkins, anche Boniciolli decide di utilizzare la zona e il gioco si fa sempre più spezzettato. E’ sempre Katelynas a far male alla difesa bolognese, infatti è un suo canestro che riporta i milanesi a -9, ma a questo punto Righetti con un gioco da 4 punti e Ford con 5 punti consecutivi ricacciano l’ Armani Jeans a -17.
E’ sempre la difesa a zona il leit motiv della partita, e in questo frangente è Bologna ad avere la peggio, infatti in praticamente 5 minuti è il solo Blizzard a segnare un canestro, da 3, per le V nere, mentre Milano ne mette a referto ben 13 riaprendo di fatto la partita. I quintetti piccoli la fanno da padroni, con La Fortezza che ad un certo punto schiera Righetti da n° 4 al posto di un debilitato Giovannoni, provando ad attaccare la zona anzichè subirla, mentre Bucchi recrimina a poco più di 3 minuti dalla fine per un fallo di Giovannoni su Price, non ritenuto antisportivo dalla terna arbitrale, che di fatto chiude la partita, Hawkins infatti prova a riportare i suoi a -8 con una bomba frontale, ma sul capovolgimento di fronte Righetti sfrutta una penetrazione di Langford per mettere a segno un altro gioco da 3 punti. Non basta a questo punto il grande cuore di Mason Rocca per riaprire una partita che la Virtus ha sempre condotto, obbligando l’ Olimpia ad inseguire sempre.
Nell’ analizzare la partita non può non balzare all’ occhio la scelta di Bucchi di rinunciare a Pape Sow, in favore di un esterno. Quando la Virtus ha fatto il break, era palpabile e palese la mancanza di intimidazione e fisicità all’ interno dell’ area biancorossa, oltretutto la scelta si è rivelata ulteriormente infelice, visto l’ infortunio all’ anca di Thomas nel primo tempo.
[b]MVP:[/b] Sharrod Ford: senza Pape Sow fa la voce grossa a rimbalzo, segna 7 canestri su 8 tiri tentati, incredibilmente mette il suo fisico al servizio della squadra rinnciando a qualche tentativo di stoppata, in poche parole solido.
[b]WVP:[/b] Mike Hall , 0/9 al tiro, 2 palle perse, ma sanguinose, non riesce mai ad impensierire i 4 avversari, sembra vagare per il campo senza sapere esattamente cosa fare o quando farlo.
[b]Le cose da salvare:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] prestazione di sostanza per Boykins, che limita a sole 2 le sue palle perse, e forza le sue penetrazioni solamente nel momento del bisogno, chirugico Vukcevic, che segna canestri sempre nei momenti topici della gara, ma soprattutto segnali di vita dal pianeta Righetti, oltre a difendere molto bene su Hawkins segna dei canestri molto pesanti quando la squadra è impantanata nelle sabbie mobili della zona bucchiana.
[b]Armani Jeans:[/b] il cuore di questa squadra non si scopre sicuramente oggi. Non molla mai, nè sul -19 nè sul -17, sembra Jacke La Motta, che incassa, incassa, ma non vuole mai andare al tappeto, e simbolo di questo spirito è l’ immarcescibile Mason Rocca, che spinge, lotta, cade e si butta come suo solito. Promettente la partita di Price, che aggiunge qualità in un reparto quantitativamente folto, ma dalle qualità ancora molto dubbie
[b]Le cose da perdere:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] troppe difficoltà nell’ attaccare la zona, dopo un buon inizio non riesce più a trovare una fluidità decente, limitandosi ai soli passaggi esterni, senza mai cercare il gioco in post, che se ben sfruttato tanto male fa alle zone.
[b]Armani Jeans:[/b] se Hall è stato il peggiore in campo, non è che Vitali e Thomas siano stati molto meglio. Mentre per il secondo ci può essere la scusante dell’ infotunio occorsogli nel primo tempo, per Vitali facciamo fatica a trovare una scusante, un playmaker che fatica a superare la metà campo se pressato è difficile da salvare, se poi non riesce ad incidere come suo solito con i suoi assist sul pick & roll o con le sue rinomate spingardate da 3 punti, allora si fa fatica a salvare la sua prestazione. Ah, se ad Hawkins gli puntassero la sveglia un po’ prima, per i match della domeniza a mezzogiorno, forse Milano avrebbe qualche punto in più.
[b]Hanno detto[/b]:
[b]Boniciolli:[/b] [i]per prima cosa devo scusarmi, come ho già fatto negli spogliatoi, con Chiacig, oggi non ha giocato perchè per me non era una partita adatta a lui, inoltre mi scuso con Koponen, nel primo tempo ci aveva dato tanta energia, ma nel secondo tempo, con la loro zona, avevo bisogno di altro. Quando l’ atteggiamento dei giocatori è positivo si riflette nel lavoro dell’ allenatore, che può permettersi di allenare, senza doversi preoccupare delle reazioni dell’ uno o dell’ altro per un minutaggio inferiore alle aspettative o per un impiego diverso dal solito. Abbiamo giocato i primi 15 minuti dove mi sono divertito, contropiedi, schiacciate, ma soprattutto abbiamo tenuto a 60 punti una squadra che ha battuto giovedì scorso l’ Olimpiakos. Ringrazio inoltre lo staff medico per avermi rimesso in piedi Langford e Giovannoni, che erano in forse fino all’ ultimo minuto.
Io penso che tutte le società, grandi o piccole, passino dei momenti di difficoltà, ma l’ importante è uscirne remando tutti nella stessa direzione, giocatori, staff tecnico e società e ciò da noi sta accadendo perchè sopra di tutto c’ è il bene della Virtus. Martedì avremo anche una partita importante per il nostro cammino in Europa con la squadra capolista del campionato in Germania, poi affronteremo quella capolista in Ucraina, e quindi dobbiamo andare avanti in una competizione il sui livello è molto salito in questi anni.
La difesa a zona ci ha dato fastidio, come ha dato fastidio a loro, abbiamo preso buoni tiri, che però sono usciti, ma nei momenti importanti Dusan, che è stato chirurgico e Righetti, hanno messo canestri decisivi per tenere Milano a distanza di sicurezza. All’ inizio attaccavamo la zona solo con passaggi perimetrali, senza attaccare veramente, poi, dopo un time out, ho detto ad Earl di attaccare la loro prima linea, e da lì sono arrivati tiri ancora migliori per noi.
Terry è un buon giocatore, maturo, e del resto non resti 4 anni a North Carolina per caso, e con lui abbiamo completato il reparto lunghi della squadra, che ora ha due giocatori interni come Chiacig e Ford e due giocatori più perimetrali come Giovannoni e Terry, oltretutto questo è un giocatore che mi piace perchè guarda al futuro, a crearsi una carriera importante, come Langford, come Koponen.[/i]
[b]Bucchi:[/b] [i]La squadra era stanca dopo la partità di giovedì, non aveva energie fisiche e nervose. Abbiamo sbagliato buoni tiri, abbiamo tamponato le loro sfuriate, ci siamo riavvicinati, ma non avevamo le energie per rientrare, e nel recupero di queste energie, avendo ancora l’ Eurolega, dobbiamo migliorare, anche se non siamo mai usciti dalla partita, che abbiamo giocato fino in fondo. L’ esclusione di Sow è stata una scelta tecnica che non abbiamo pagato sotto canestro, ma l’ assetto così non è definitivo, stiamo valutando, soprattutto considerando anche il rientro ritardato di Beard, se poi dopo aver preferito Thomas questo nel primo tempo si fa male all’ anca io non posso prevederlo e alla fine dei conti ho fatto una scelta sbagliata.
Volevo solo levarmi una curiosità riguardo ad un fallo di Giovannoni non valutato antisportivo, probabilmente non sarebbe cambiato nulla ed era probabilmente ininfluente, ma vorrei che mi spiegassero esattamente come funziona, assodato che per me è una regola assurda, vorrei capire perchè non ci è stato accordato. Scusate, ma era un sasso che avevo nella scarpa e volevo levarmi, soprattutto per avere chiarezza[/i]