E’ notizia degli ultimi giorni che la NBA avrebbe dato una svolta all’ormai famoso “crab dribble”, letteralmente “il dribbling del granchio”, in pratica il passo aggiuntivo nel terzo tempo a cui in NBA è spesso facile assistere, mettendo in discussione un’eventuale aggiornamento del regolamento ufficiale riguardo questo movimento, sulla carta illegale.
“Si è discusso per anni riguardo questa regola” dice Joe Borgia, vicepresidente della National Basketball Association. “Il gioco è cambiato rispetto al lontano ’46, mentre le regole molto meno” e continua “Stiamo inoltre valutando di fare un’uguale proposta a FIBA e NCAA, sarebbe bello avere in tutto il mondo uguali regole di gioco”
La notizia ha scatenato pareri contrastanti nei paesi europei, dove in molti speravano al massimo di una maggiore severità e non certo ad una decisione così strana che va a proteggere ulteriormente star (Lebron James su tutti) che del “crab dribble” ne fanno un utilizzo giornaliero.
Le speranze, da parte di uno come me che il basket lo pratica a livello agonistico, e che, l’NBA in primis, ma anche la FIBA non accettino mai di modificare il regolamento, sperando in questo modo che la spettacolarità di uno sport come il basket non venga mai mutata nel corso degli anni, anche perchè, ai mondiali e alle Olimpiadi i passi sono fischiati….