[b]Scavolini Spar Pesaro Benetton Treviso 54 – 81 (15-27; 31-46; 41-60)[/b]
Si sapeva che la partita che avrebbe atteso oggi la Scavolini sarebbe stata assai ostica sia per linnegabile valore dellavversario, peraltro in un più che buono stato di forma in vista delle finali ad otto dellEurocup, sia per le indigeste caratteristiche dei suoi lunghi, tutti belli possenti e dal tiro mortifero, tuttavia nessuno avrebbe potuto immaginare che i pesaresi oggi sarebbero andati incontro ad una figuraccia che il pubblico di casa non ricordava da tanto tempo e che rischia di pesare assai nella seempre più trafficata corsa ai playoff.
Lassenza di Zukauskas e le condizioni di salute ancora incerte di Hurd non possono costituire una valida scusante non tanto per la sonora sconfitta, visto che la Benetton di oggi si è presentata in condizioni psicofisiche eccellenti in ogni suo giocatore, ma piuttosto per lassoluta mancanza di qualsiasi reazione alle sfuriate avversarie da parte dei giocatori di casa.
Ad inizio partita, quindi, la Scavolini saluta il ritorno di Hurd e vede ancora Akindele nello starting five in luogo del vetusto Shaw; Treviso risponde con Bulleri in campo e Wood di rincorsa dalla panchina.
Il primo canestro è di Akindele ma, sul ribaltamento di fronte, il nigeriano viene subito pescato in fallo contro Wallace e, dopo neanche due minuti, è già costretto a ritornare mestamente in panchina gravato della seconda penalità; nel frattempo, grazie a Neal e Nicevic, la Benetton ha già preso il largo sul 2-7.
I trevigiani difendono magistralmente sulle transizioni avversarie, togliendo ai pesaresi la loro arma principale; in attacco si affidano al pacchetto dei lunghi e, in particolare, ad un eccellente Wallace, autore di 9 punti nel solo primo quarto.
Pesaro al contrario, confusionaria e pasticciona in molti suoi elementi tra cui anche il metronomo Stanic, va subito in barca, cominciando uno stillicidio di triple sbagliate per un imbarazzante 0/13 alla fine del primo tempo e 2/24 (8 % !!)alla fine del match.
Così, dopo solo 4 minuti, una tripla di Wallace firma il 6-15, quando Sacripanti si vede inevitabilmente costretto a chiamare il timeout; tuttavia al rientro la Scavolini non mostra alcun serio tentativo di reazione.
Il solo Hicks, coadiuvato da un inaspettato Shaw, nostra di avere un po di verve in corpo, mentre il resto della truppa biancorossa è sconcertante per abulia e mancanza di concentrazione; Treviso ha così gioco facile nellallungare ancora sul 9-21, a tre minuti dalla fine, e poi sul 15-27 sulla sirena di fine quarto grazie ad una tripla incredibile di un Bulleri completamente trasformato rispetto alla triste figura apparsa allAdriatica Arena in maglia Armani.
In apertura di secondo quarto è il solito immancabile Hicks a cercare si suonare la carica; sono suoi 8 punti filati, abbinati ad una zona che per un paio di azioni riesce ad ottenere discreti effetti, a permettere ai padroni di casa di risalire parzialmente sul 23-31 a circa sei minuti dalla fine.
Si tratta però di un fuoco di paglia perché il terzo fallo di Shaw costringe Sacripanti a varare il quintetto piccolo con Hurd nel post di pivot, mentre la zona viene poi ripetutamente bucata dalle conclusioni spettacolari di Wood, Neal e Bulleri.
A nulla vale un momentaneo lampo di Curry, fin lì nullo e poi di nuovo tornato nellanonimato, perché la coppia Wood – Neal è letteralmente immarcabile e lancia i biancoverdi al massimo vantaggio proprio sul finale del tempo (31-46), non prima che uno sciocco fallo di Akindele non lo gravi del terzo fallo gettando ancora di più in difficoltà i pesaresi.
Il pubblico saluta il ritorno degli spogliatoi dei propri beniamini sotto una salva di fischi tuttavia, quando le squadre ritornano in campo è ancora disposto a crederci e ad incoraggiare i biancorossi; quello che sarà costratto a vedere, invece, avrà dellavvilente.
La Scavolini parte con altre due triple sbagliate, portando il conto sullo 0/15; mentre dallaltra parte Nicevic porta i suoi al massimo vantaggio sul 31-48; Hurd segna i suoi primi ed unici punti a poco più di sette minuti dal termine del quarto ma poi sono ancora Wallace e Nicevic, lasciati inspiegabilmente liberi di tirare, a portare i casuals al nuovo massimo vantaggio sul 33-54, mentre anche Hicks scompare dinanzi alla buona difesa di Soragna .
Il pubblico prova ancora a spronare i suoi e Sacrripanti vara linedito quintetto con Stanic, Van Rossom, Myers, Akindele ed Hicks ma proprio il panamense dimostra che oggi non è proprio la partita giusta quando lascia scadere i 24 secondi senza nemmeno tentare il tiro.
Nel frattempo Neal e Nicevic continuano a martoriare la retina avversaria e così a 3 minuti dallultima pausa Treviso tocca il massimo vantaggio sul 34-60; Sacripanti non sa più a che santo votarsi e lancia nella mischia, al posto del frastornato Stanic, il giovane di casa Tomassini che riuscirà finalmente ad interrompere il digiuno dei biancorossi dalle triple dopo 16 tentativi infrantisi contro il ferro.
Tuttavia la sostanza delle cose non cambia perché allultima pausa le squadre tornano in panchina con Treviso sul 41-60.
Lultimo quarto ha ormai ben poco da dire; Sacripanti, per necessità o per disperazione, prosegue con il suo quintetto sperimentale composto da Stanic, Tomassini, Myers, Hicks e Shaw mentre Mahmuti risponde con Wood, Bulleri, Lorbek, Wallace e Nicevic.
Stanic prova a dare la carica ai suoi e Shaw si mette in mostra con qualche pregevole iniziativa, ma in realtà non cè alcuna reale volontà di tentare di mettere in difficoltà gli ospiti; quando, a poco più di 5 minuti dal temine ed in seguito allennesimo tiro sbagliato, la Scavolini si dimentica letteralmente di rientrare in difesa consentendo a Nicevic di insaccare completamente indisturbato dopo essere stato servito con un lob dalla propria metà campo, la resa è firmata, visto che siamo sul 48-73, massimo vantaggio per i trevigiani.
Inizia così un lungo periodo di garbage – time in cui tuttavia la Scavolini non riesce neppure ad approfittare dellinevitabile rilassamento degli avversari; a tal proposito è emblematico che il massimo vantaggio dei trevigiani coincida proprio con il punteggio finale di 54-81, a riprova della più completa latitanza mentale dei padroni di casa.
Molto meglio, per la Sacripanti band, resettare immediatamente questa pagina nera del campionato cercando, fin dalla prossima partita, di riallacciarsi alla confortante prestazione di domenica scorsa contro Teramo; certo è che le giornate passano e la lotta per i playoff si fa sempre più serrata e difficile.
Per quanto riguarda Treviso va sottolineata, al di là degli evidenti demeriti dei padroni di casa, leccellente forma psicofisica di quasi tutti i suoi elementi tra cui un Bulleri completamente trasformato rispetto allintristito giocatore milanese; il viatico è dei migliori per affrontare limminente e difficile final eight di Eurocup a Torino.
[b]Play of the game:[/b] nonostante le numerose giocate spettacolari del duo Wood Neal, per la giocata del giorno decidiamo di segnalare quella del redivivo Bulleri in chiusura di secondo quarto quando, chiamato a gestire lultimo possesso, la bella copia dellappassito playmaker di Milano, dopo aver fatto trascorrere qualche secondo in palleggio, si alza improvvisamente in jump shot dagli otto metri ed insacca una tripla siderale in contro tempo e con le mani di Stanic sulla faccia.
[b]Sacripanti:[/b] [i]non abbiamo alcuna scusa. Abbiamo disputato una partita oscena sotto ogni punto di vista. Abbiamo fatto 0/16 da tre nel primo tempo e 2/24 alla fine; non abbiamo avuto ferocia, ci siamo disuniti subito, abbiamo giocato ciascuno per conto suo e non abbiamo fatto girare la palla. Non ci sono scusanti per nessuno a partire da me e non siamo neanche riusciti a recepire gli sproni del pubblico che prima ci ha incitato e poi ci ha fischiato. Penso che tutto ciò sia la conseguenza del cattivo lavoro che abbiamo svolto in palestra ma è proprio in queste situazioni che la squadra deve andare in campo con maggiore ferocia. Spero che almeno questa batosta ci possa servire per farci cambiare registro fina dalla prossima partita. Invece purtroppo oggi ci siamo sfaldati alla prima difficoltà e non abbiamo mai tentato una reazione dinsieme; francamente non so proprio come spiegarmi il perché di questo approccio e di questa atteggiamento molli, soprattutto in occasione di un match così difficile ed importante come quello di oggi.[/i]
[b]Mahmuti:[/b] [i]abbiamo preparato la partita per tutta la settimana ed i nostri obiettivi erano: 1) cercare di controllare il ritmo e di impedire tiri rapidi alla Scavolini 2) difendere forte sul pick&roll e sulle linee esterne. Siamo riusciti subito ad imporre questa nostra tattica e quindi la partita si è messa subito in discesa per noi; poi abbiamo sempre controllato bene. Bulleri per noi è un giocatore importante che si allena bene e gioca altrettanto bene, ma non è giusto parlare solo di lui per rispetto nei confronti degli altri giocatori, anche se in effetti rispetto al giocatore di Milano è tutta unaltra cosa.[/i]
[b]Scavolini Gruppo Spar Pesaro:[/b] Tomassini 3 (1/3 da tre), Stanic 3 (0/1 1/2), Curry 6 (3/8 0/5), Akindele 3 (1/2), Myers 2 (1/1 0/4), Hicks 21 (6/12 0/4), Nardi n.e., Gjinaj n.e., Shaw 12 (6/8), Amici n.e., Van Rossom 2 (1/4 0/1), Hurd 2 (1/4 0/5).
[b]Benetton Treviso:[/b] Wood 18 (6/8 2/2), Soragna 2 (1/2 0/1), Lorbek 4 (1/1), Bulleri 12 (3/5 2/4), Nicevic 15 (7/8), Rullo, Sandri n.e., Rancik 2 (1/4 0/1), Neal 15 (7/9 0/3), Wojciechovski n.e., Wallace 13 (4/6 1/3), Renzi (0/3).