Le 82 interminabili gare di Regular Season hanno dato i loro verdetti e la classifica a Ovest parla chiaro: i Lakers sembrano proprio non aver avuto e non avere nella West Coast molte avversarie capaci di fermare una marcia di ben 65W verso il titolo, forti della voglia di vendetta dopo quanto accaduto lo scorso Giugno (4-2 subito dai Celtics) questa volta, però, col contributo di Trevor Ariza ed Andrew Bynum, grandi assenti nei PO 2008.
Dall’altro lato gli Utah Jazz si presentano reduci da solo 3 vittorie negli ultimi dieci match giocati, vittorie arrivate oltretutto con squadre da tempo fuori dai giochi per la lotta PO e invece sconfitte rimediate contre le dirette avversarie a Ovest, Lakers compresi: è dunque abbastanza chiaro che il passaggio del turno dei gialloviola non sia molto difficoltoso, ma siccome la post-season è tutt’altro mondo rispetto alla stagione regolare, è bene analizzare in quali punti la squadra di Salt Lake City può colpire per far male ai ragazzi di Phil Jackson e acquistare così una qualche chance di compiere l’impresa insperata o perlomeno andarci vicino seppur restino solo vanissime speranze.
[u][b]Starting Lineups[/b][/u]
[i]Guards[/i]: [b]Derek Fisher – Kobe Bryant vs Deron Williams – Ronnie Brewer[/b]
Fisher dovrà fare molto probabilmente gli straordinari vista l’assenza nella second-line di un play capace in qualche modo di contenere le elevate abilità tecniche di Williams, già ampiamente protagonista nella serie dello scorso anno (Semifinals di Conference): il play losangelino soffrirà in ugual modo il fenomeno avversario e dovrà dunque rispondere colpo a colpo in fase offensiva dall’arco, sfruttando la capacità di farsi trovare spesso libero sugli scarichi per comodi wide-open mortiferi e quanto mai importanti.
L’altro matchup sembra non avere grande storia, da una parte il capitano di LA, Kobe, il giocatore che più di tutti vuole l’anello, dall’altra la modesta guardia di Arkansas che il suo contributo offensivamente l’ha sempre dato, ma che in difesa, seppur buon stealer, soffrira terribilmente il #24 su cui sarà possibile assistere a cambi continui da Deron, a Millsap, fino all’ala russa Kirilenko.
[i]Forwards[/i]: [b]Trevor Ariza – Pau Gasol vs CJ Miles – Carlos Boozer[/b]
L’esplosione dell’ala piccola CJ Miles durante Novembre avevano fatto ben sperare coach Sloan, ma prima l’infortunio alla caviglia ed ora quello al dito (ancora in dubbio se giocherà domenica) lo hanno limitato fortemente: Ariza dunque potrà sfruttare tutta la rapidità di cui dispone per aprirsi spazi in area, punire dai 6.75 da dove durante l’anno ha lavorato molto, con evidenti risultati, o creare situazioni di contropiede essendo uno dei migliori 10 stealer dell’intera lega (1,7 palle rubate a gara). Se poi Miles non dovesse riprendersi per la serie, i Jazz sarebbero costretti a schierare Matt Harpring uomo ormai da tempo relegato in panchina con i suoi 12 minuti scarsi di ben poca consistenza e decisamente fuori luogo in quintetto.
Ben più avvicente sarà però la sfida Gasol-Boozer: il catalano si presenta ai PO come vero MVP dei Lakers per continuità e ottime cifre accumulate nel corso della stagione, la power forward, prodotto di Duke, invece, non ha passato una grande regular season, restando fermo ai box per lungo tempo con un infortunio al ginocchio sinistro (fuori Gennaio e Febbraio) e tornando convincente solo nel mese di Aprile. I due battaglieranno a lungo sottocanestro e, se Pau è chiamato a confermare i miglioramenti difensivi sui giocatori fisici, Boozer dovrà far fronte all’ottimo jumper dalla media dell’ala losangelina e alla sua innaturale, per uno di 2.13, velocità di piedi che lo rende particolarmente pericoloso, non solo nel pitturato.
[i]Centers[/i]: [b]Andrew Bynum vs Memhet Okur[/b]
Il giovane pivot losangelino ha avuto il tempo per ringranare nelle ultime partite ed ora è atteso a quelli che sono i suoi primi veri Playoff: al ragazzo viene chiesto un aiuto su Boozer sotto canestro e grande aggressività offensiva dove può sfruttare la minor fisicità del turco Okur. Questo, dal canto suo, è chiamato ad allontanare Drew dal pitturato grazie ad un ottimo tiro dalla distanza che lo ha sempre contraddistinto: in ambito di starting five, sarà questo il vero ed unico problema da risolvere in casa Lakers, e ai fans losangelini non resta che attendere la mossa del mago Jackson, alla caccia del 10° titolo, il 4° a capo della panchina dei gialloviola, che dovrà evitare un three-point shootout posticipato di qualche mese, rafforzato anche da un tale Kyle Korver dotato di un’ottima mano.
[i]Benches[/i]:
Tema ricorrente di questa stagione è stata la forte involuzione della panchina dei Lakers la cui timida ripresa registrata nelle ultime cinque/sei gare deve essere presa con le pinze: se il caso Farmar sembra irrecuperabile, Vujacic e la “new entry” Shannon Brown (vera sorpresa) danno buoni segnali di ripresa, mettendoci la grinta giusta e permettendo ai Kobe e i Fisher del caso di rifiatare.
In casa Jazz la lista dei backup è lunga, ma la sostanza è racchiusa nei soli Korver, Millsap e Kirilenko: i tre dovranno sfruttare ogni minima debolezza della second unit avversaria per cercare il parziale vincente e sfiancare così gli starters gialloviola, che alla lunga potrebbero risentire di qualche calo fisico, più prevedibile nella calda Energy Solutions Arena.
La squadra capitanata da Bryant, da par suo, può però disporre di Lamar Odom, sempre presente nei momenti in cui il suo contributo fisico viene richiesto, uno su tutti la gara in Ohio contro i Cavaliers dove il #7 ha sfoggiato un’eccellente prova con 28 punti e 17 rimbalzi facendo le veci di un Kobe febbriciante: Odom è il vero sesto uomo capace di far girare le sorti di una partita e la sfida con Andrei Kirilenko sarà certamente un’ennesima prova.
Importanti saranno poi comunque i minuti di pura grinta concessi a Josh Powell e DJ Mbenga da una parte, e dall’altra quelli a Brevin Knight che si gioca un posto a Utah nel futuro in questa serie.
Il verdetto non è dunque così scontato e LA dovrà aspettarsi dei Jazz tutt’altro che molli e demotivati, seppur la loro corsa poteva finire ben più avanti evitando un rush finale così poco entusiasamante e lo scomodo ottavo posto che a Ovest nessuno logicamente voleva.
La parola ai fatti ora, il primo appuntamento è [u]Domenica sera alle 21.00 su Sportitalia[/u], non perdetevelo e che vinca il migliore!
[b]Incontri precedenti (2-1 LAL)[/b]:
2 gennaio: [u]Lakers[/u]-Jazz 113-100
11 febbraio: [u]Jazz[/u]-Lakers 113-109
14 aprile: [u]Lakers[/u]-Jazz 125-112
[b]Key of the series[/b]: certamente Bynum, il suo contributo più o meno positivo sarà un indice importante per valutare il livello di maturazione del ragazzo, subito un avversaria complicata, ma il #17 ha abituato bene i fans gialloviola…
[b]Pronostico[/b]: 4-1 Lakers, media tra lo sweep e le due vittorie interne dei Jazz, il passaggio del turno dipende comunque solo dall’approccio più o meno aggressivo dei losangalini, che non è fuori luogo pensare possano lasciare sulla strada due gare.