Nella terminologia NBA si dice che una serie non ha inizio finchè l’equilibrio non viene spezzato da una delle due squadre che riesce a vincere in trasferta. I Bulls l’hanno fatto in gara 1 mettendo subito in chiaro come non sarebbero stati per i Celtics un semplice sparring-partner. Nel gergo NBA una gara 3, con la situazione sul 1-1 viene anche definita “pivotal-game”, cioè quella partita che può “girare” una serie. Location: United Center di Chicago, Illinois.
L’NBA approfitta del pre-gara per premiare [b]Derrick Rose[/b] come Rookie of the year, un Rose decisivo in Gara 1, molto meno nella seconda sfida che ha ridato la parità a Boston. Sarà ancora peggio in questa partita che chiuderà con soli 9 punti (4-14 al tiro) e 7 palle perse. Sull’altro fronte trova invece una point-guard, quel [b]Rajon Rondo[/b] capace di sfiorare nuovamente la tripla-doppia (20 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 5 repuperi) e ormai maturo al punto giusto per condurre l’attacco dei Celtics. Boston è fin da subito in partita, attacca molto meglio che nelle gare casalinghe e soprattutto ha percentuali al tiro per niente ostacolate dal fattore campo, chiudendo il primo quarto avanti 32-21. Rondo colpisce dalla distanza, dalla media con l’arresto-e-tiro, o servendo in penetrazione assists per Big Baby Davis che, nuovamente in quintetto, porta alla sua causa un fatturato di 14 punti, 9 rimbalzi, 6 assist e 6 palle recuperate, facendosi valere anche in difesa, zona del campo dove si sente particolarmente l’assenza di Garnett.
John Salmons prova a scuotere i suoi: con eccellenti penetrazioni e attaccando il ferro biancoverde chiuderà con 14 punti, uno dei migliori dei Bulls, ma anche a causa di un infortunio alla caviglia non riesce a tenere gli esterni avversari nella propria metà campo. Boston mantiene sempre un certo margine di vantaggio anche perchè – come nei sogni più nascosti di Rivers&Ainge – un contributo fondamentale lo dà il redivivo [b]Steph Marbury[/b]: venendo dalla panchina e giocando anche a fianco di Rondo aiuta la fluidità dell’attacco senza dimenticarsi di essere stato un realizzatore. Il suo score personale al 48° minuto scriverà 13 punti e 5 assist. Il tutto a spiegare il 59-37 Celtics dell’intervallo.
Ben Gordon prova a guidare un timido tentativo di rimonta ad inizio ripresa, ma sul fronte Boston entrano in partita anche i…”Big two”, quelli che rimangono della triade ovvero Allen e Pierce. Ray non ha perso nuovamente la mira e alternando ottimi giochi a due in penetrazione e tiri dalla distanza regala a Rivers un’altra alternativa al suo attacco, oltre a quella fondamentale – da sempre – per questa squadra, chiamata Paul Pierce (24 punti con 4-8 da 3). Nel finale solo un brutto colpo per Boston poteva rovinare l’impresa: Rondo esce portato a braccia per un infortunio alla caviglia destra, ma la situazione non sembra particolarmente grave e la guardia sarà sicuramente in campo per gara 4, quando i Bulls proveranno a non affondare nuovamente dopo questo 86-107 casalingo.
[b]Quotes:[/b]
P.Pierce: [i]”Sappiamo che tipo di squadra siamo, il modo in cui abbiamo giocato stasera è il modo in cui vogliamo giocare”.[/i]
B.Gordon: [i]”Il risultato alla fine non è shockante, se guardiamo al pessimo modo in cui siamo entrati in campo e abbiamo giocato”.[/i]