Atlanta scende in campo forte dell1-0 cercando di raddoppiare ed affrontare in tranquillità la trasferta in Florida. Ma sul parquet trova un Wade totalmente diverso rispetto a gara 1. Ma non solo Wade, lapproccio di tutti gli Heat, motivati dal loro leader, è stato completamente differente. Insolito fuori programma nel pre-partita, cattivo presagio per gli Hawks, quando laquila simbolo degli Hawks, quella vera che fa la sua apparizione durante lintroduzione della gara, scappa e va a posarsi su uno dei due tabelloni, per poi tornare dal suo ammaestratore.
Si parte nel primo quarto e il protagonista è Jermaine ONeal, impalpabile in gara 1, che si fa sentire sotto le plance con punti e rimbalzi e duetta bene sotto canestro con Haslem. Assieme ad ONeal è naturalmente Wade a guidare Miami che chiude in vantaggio 24-18 il primo quarto.
Il secondo quarto è territorio di caccia di Wade. 13 punti filati conditi con 4 triple, chiuderà con 33 punti frutto anche di un 6/10 dallarco. Trainati da Wade, gli Heat spingono sullacceleratore, difendendo molto bene, e scappano a metà partita sul 54-41. Alla fine gli Heat riusciranno a limitare il rendimento delle stelle di Atlanta, Smith e Johnson non riusciranno ad incidere come nella prima gara della serie, chiuderanno rispettivamente con 17 e 16, miglior realizzatore per i padroni di casa Bibby con 18.
Nel terzo quarto arriva il quarto fallo di Johnson che deve andare a sedersi, Miami, che ha preparato scrupolosamente questa partita, mantiene il vantaggio senza troppi patemi, resistendo al tentativo di rientro di Atlanta, che arriverà fino al -5 nel quarto periodo con Murray e Smith complice la momentanea uscita dal campo di Wade, ma Haslem col jumper e dopo due errori di Atlanta che fallisce il riavvicinamento il numero 3 con una tripla di tabella a un secondo dallo scadere dei 24 riportano gli Heat alla doppia cifra di vantaggio e mandano i titoli di coda.
Chiave della partita linversione di tendenza del supporting cast di Miami, che ha seguito il suo leader dandogli il contributo necessario alla vittoria, sia in attacco che in difesa. Gli Hawks non sono stati capaci di ripetere leccellente prestazione difensiva di gara 2, ed ha ricevuto un minor contributo dai suoi uomini chiave.
Adesso il fattore campo è di Miami, Atlanta per rimettersi in carreggiata dovrà andare a vincere almeno una gara in Florida. I precedenti della scorsa stagione non sono dalla loro parte, perché è vero che negli scorsi playoff hanno costretto i campioni in carica a gara 7, ma è anche vero che le 3 vittorie arrivarono tutte alla Philips Arena.
[b]MVP: La panchina degli Heat[/b] che ha vinto nettamente il duello con quella degli Hawks, tenendo la scia tracciata da Wade.
[u]Le parole del dopo gara:[/u]
[b]Spolestra :[/b][i]Wade ha settato il tono della partita, prima di entrare negli spogliatoi per il discorso pre-partita ho sentito ridere e scherzare nello spogliatoio e poi ho sentito Wade dire a tutti di stare zitti e concentrarsi sulla partita [/i].
[b]Wade :[/b][i]Lho sentito arrivare, arrivare, non vedevo altro che il canestro farsi più grande, sempre più grande. (Parlando del tiro decisivo) [/i].
[b]Smith :[/b][i]Non abbiamo giocato con lo stesso spirito di gara 1 e non abbiamo giocato assieme, sommando questi due fattori si trova la spiegazione della sconfitta. Siamo stati troppo egoisti in attacco. [/i].
[b]Woodson :[/b][i]La differenza non lha fatta Wade, ma il grande impatto della loro panchina, che ha deciso il risultato [/i].