18 è il numero magico ed anche questa sera dal +18 Sixers è partita la rimonta caparbia dei Magic che sono andati ad un possesso dal restituire lo smacco di gara 1 agli avversari. A decidere tutto è un canestro nel finale di Young, fin li decisamente sotto il par.
Il piano partita dei Magic è chiaro sin da subito: [b]palla dentro a Dwight Howard[/b]. Sono suoi sei dei primi otto punti della squadra, ma le ricezioni stanziali impensieriscono relativamente i Sixers che tengono botta nonostante un Young sottotono. Miller si prende molte responsabilità anche con jumpers dalla media e nonappena entra in ritmo Iguodala con il canestro in contropiede, Phila scappa sul +6.
Torna al lavoro Miller nel finale di quarto con sei punti quasi consecutivi, ma ciò che preoccupa di più Van Gundy non sono i 10+4+4 del sontuoso ex Denver, ma la totale assenza di testosterone difensivo dei suoi.
L’inizio di secondo quarto porta in calce la firma di [b]Andre Iguodala[/b] che con 5 punti ed un illuminante assist in salto per la schiacciata di Marshall, propizia il primo vantaggio significativo dei suoi a +9.
Con Howard in campo ci sono tante situazioni per lui dal post basso, ma come successo nelle prime due gare, nel momento in cui si va a sedere, c’è il tracollo. Turkoglu è la brutta copia di se stesso, nonostante lucri qualche punto dalla lunetta, Lewis è un fantasma e Lee non è quello incisivo delle prime due gare. Il risultato è che sulla tripla di Marshall, Phila vola a +12.
Orlando continua a litigare con se stessa, ma Williams ed Evans perdono un paio di occasioni per affondare il coltello nella ferita avversaria e con un canestro in entrata ancora di Miller si va al riposo sul 60-49 per i Sixers.
Il secondo tempo si apre nel pieno segno dei Sixers con Iguodala che mette una tripla difficilissima, mentre Green si iscrive finalmente al match con un paio di uscite dai blocchi al fulmicotone. I Sixers sono in controllo sul +18 quando Van Gundy chiama timeout, ma da li qualcosa si inceppa: Howard e Alston (solidissimo il suo match), fanno partire la rimonta che verrà quasi completata da una sparatoria da 3 punti di Lewis e Pietrus.
Incredibilmente torna ad esserci una partita dopo un quasi dominio dei Sixers che solo nel finale di quarto ritrovano la via del canestro con Iguodala dalla lunetta.
Nessuna delle due squadre vuole dare la sterzata decisiva e per quattro minuti ci si trascina da una parte all’altra del campo, fornendo uno spettacolo difficile da reggere nella notte italiana, poi una magia dal post di Young con il pennello mancino regala il +5 ai Sixers.
Howard domina in post basso contro Ratliff e gli stampaa in faccia due schiacciate in fila. DiLeo è costretto a rimettere Dalembert che fa subito un paio di giocate importanti proprio contro Howard. Lewis completa la rimonta con una tripla aperta, ma da quel momento le squadre sembrano non voler vincere. Prova a risolvere la coppia Williams-Iguodala che regala un altro
+6 ai Sixers con 2.30′ sul cronometro.
Lewis ci crede ancora e Orlando è a -1, ma poi Green si inventa un gran canestro appoggiato al vetro per il nuovo +3.
Iguodala sbaglia due liberi, mentre Howard nonostante le medie, ne realizza tre su quattro per la parità. Phila ha l’ultimo possesso ed il gioco dovrebbe andare per Iguodala, ma a ricevere è [b]Young[/b] che con una penetrazione un pò sporca sigla il canestro vittoria a due secondi dalla fine.
Vince Phila che si porta avanti nella serie.
[b]Quotes:[/b]
[u]Young:[/u] E’ stato il tiro più importante della mia carriera sinora. Sono contento che sia stato nelle mie mani e sono felicissimo che, nonostante un pizzico di fortuna, sia andato dentro.
[u]Van Gundy:[/u] Abbiamo giocato molto male per trenta minuti, facendoci dominare difensivamente e nei momenti in cui Dwight non è stato dominante in post abbiamo subito grandi parziali. Siamo stati fortunati a poterci giocare il finale punto a punto.
[u]Di Leo:[/u] E’ stata una vittoria cruciale. Abbiamo giocato molto bene per gran parte della partita, ma poi la loro rimonta ci ha messo in difficoltà. Non abbiamo smesso di essere intensi e abbiamo lottato fino alla fine portando a casa il match.