[b]LOTTOMATICA VIRTUS ROMA-ARMANI JEANS MILANO 83-71[/b]
[b]Parziali[/b]
(20-18; 28-16; 23-16; 12-21)
[b]Progressione[/b]
(20-18; 48-34; 71-50; 83-71)
[b]Startin’ five[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma:[/b] Hutson, Jaaber, Tonolli, Jennings, Douglas.
[b]Armani Jeans Milano:[/b] Hall, Sow, Vitali, Price, Hawkins.
[b]TABELLINI[/b]
LOTTOMATICA VIRTUS ROMA:
Jaaber 21, Hutson 18, Gigli 9, Becirovic 9, De La Fuente 9, Douglas 7, Giachetti 3, Tonolli 3, Jennings 2, Brezec 2, Datome 0. NE D’Alessio.
ARMANI JEANS MILANO:
Sow 12, Hawkins 12, Vitali 11, Price 10, Mordente 9, Hall 6, Rocca 6, Taylor 5, Katelynas 0, Sangarè 0. NE Beard e Micevic.
[b]Arbitri[/b]
Luciano Tola, Marcello Reatto, Carmelo Lo Guzzo.
Se il buon giorno si vede dal mattino, questa nuova alba della Lottomatica Virtus Roma nell’anticipo della 34sima giornata del campionato alle ore 12 promette molto bene.
Al cospetto della squadra certamente più in forma del campionato, quell’Armani Jean reduce da ben 8 vittorie consecutive, la squadra di coach Nando Gentile ha sfoderato oggi una partita esemplare per forza, velocità, durezza in difesa e capacità di concentrazione per tutti i 40 minuti di gioco asfissiando letteralmente le guardie milanesi proprio come aveva fatto all’andata al Fila Forum di Assago ai primi dell’anno nuovo.
L’Armani Jeans, che era scesa al Pala Lottomatica con ottime credenziali e che si giocava tantissime chances per puntare al fatidico secondo posto nella griglia dei playoffs alle spalle degli “alieni” senesi, è rimasta in partita appena un quarto, il primo, in cui il risultato la condannava ma per soli due miseri punti, frutto di un’ottima prova balistica dal bersaglio lungo (4 su 6 da 3 con Luca Vitali protagonista con un bel 2 su 2), e dalla capacità di Pape Sow di raccogliere qualche palla sporca nell’area romana e di convertirla in due punti anche in modo perentorio e spettacolare.
Infatti l’andamento del primo quarto era abbastanza equilibrato: sopra di 6 punti al 3° minuto del primo quarto, Milano rientrava in campo dal time out chiamato frettolosamente dal coach virtussino Gentile, molle, intimorita dalla zone press romana regalando diverse palle e dando così coraggio ad una Lottomatica che grazie a questa aggressività a tutto campo e nella propria metà campo riusciva a limitare i danni nonostante che da 3 tirasse in modo orrendo, collezionando infatti un bruttissimo 0 su 6 alla fine del primo periodo. Ecco la chiave del primo quarto: Roma difendeva bene, anzi benissimo ma attaccava male con scelte di tiro troppo affrettate e rivedibili, Milano attaccava meno male ma tirava bene da 3, semplice ma essenziale !!
Si andava quindi al primo mini-riposo con un 20-18 per Roma interlocutorio ma era evidente ad occhio nudo che qualcosa non andasse per il verso giusto in casa Olimpia, Bucchi si sbracciava a bordo campo indicando questa o quella soluzione mentre la morsa romana, lentamente ma inserabilmente, tracciava un solco così profondo che toccherà ad 8 minuti dalla fine del quarto quarto e quindi dell’intera gara ben 24 punti di scarto.
Ed il primo squillo di tromba lo dava, con una tripla fortunosa all’inzio del secondo quarto, Angelo Gigli, Roma a +5 e da lì cominciava il calvario biancorosso.
In un amen Roma passava da + 5 a + 13 (31-18 al 13° minuto di gioco), con l’Armani Jeans che cercava prima in Vitali, dopo in Hollis Price e dopo in Marco Mordente la chiave per scardinare la cassaforte Virtussina.
Niente da fare, come cresceva minuto dopo minuto la speranza romana di portare a casa una gara temitussima alla vigilia così si spegnevano le chances di Milano, letteralmente incapace di dare una sferzata decisa e forte all’inerzia della gara.
Sontuosi i soliti Jaaber, Hutson assieme ad i redivivi Becirovic, De La Fuente, e Gigli, Roma chiudeva il secondo quarto con un significativo e perentorio +16 (48-34): soddisfazione in casa giallorossa, ripetuto l’inizio vincente visto contro Montegranaro la settimana scorsa (campo tradizionalmente ostico per la Lottomatica), e difesa finalmente degna di questo nome quasi in stile Repesa !!
Mentre nell’intervallo ci si interrogava su come Bucchi avesse potuto organizzare negli spogliatoi la diga milanese ed il contrattacco al cospetto dell’onda barbara in casacca rossa, alla ripresa delle ostilità, dopo un inizio un pò distratto della Virtus Roma, il colpo letale lo sferrava allora un dubbio fallo antisportivo fischiato all’ex di turno David Hawkins (tanto fischiato quanto applaudito), che innescava l’uomo di striscia Rouben Douglas che con 5 punti di fila spediva letteralmente all’inferno Milano portando Roma a + 16 prima ed a +19 dopo con un altra tripla strappa-applausi.
E come per incanto, Roma ritrovava la corsa in transizione dei suoi Jaaber e Giachetti ed anche l’infortunato Becirovic partecipava alla festa regalando sprazzi di bel basket. Il solito Ibby si rendeva protagonista di alcune giocate altamente spettacolari che però non si concretizzavano per un nonnulla (tentativo di schiacciata fallito sul secondo ferro dopo un travolgente coast-to-coast).
Partita virtualmente finita, Bucchi chiamava time-out ma niente da fare, la Virtus questa volta non mollava ed il Pala Lottomatica veniva letteralmente giù allorquando una tripla impossibile di Capitan Tonolli bucava la retina da 3 regalando a 3’52” dalla sirena del terzo quarto il +20.
Lungo [i]garbage time[/i] da lì sino alla fine, Milano sulle gambe ma spenta, essenzialmente spenta mentalmente ed lunghi ululati di peana ai propri beniamini da parte del folto pubblico romano che dimostrava di gradire, e parecchio.
[b]MVP ROMA[/b]
Solito, grande, Ibby Jaaber: 21 punti per un bel 25 di valutazione globale.
Seguito poi da Andrè Hutson, 18 punti con 21 di valutazione ma con tanta, tanta, tanta sostanza.
Nozione di encomio speciale anche per il trio italico Gigli-Giachetti-Tonolli: prova fatta di sostanza e carattere anche se son sfavillante.
Una nota speciale per Rodrigo De La Fuente: oggi la gente al Pala Lottomatica ha capito cosa significa non averlo in campo, essenziale, pulito, deciso, bravo.
[b]MVP MILANO[/b]
Anche se il Top Scorer in casa milanese è da dividersi tra Hawkins e Sow, entrambi con 12 punti, scegliamo quest’ultimo perchè il ragazzo senegalese si è fatto preferire per grinta e carattere: notevole la sua prova nel primo quarto, spentosi poi piano come tutti i suoi compagni ma mai domo.
[b]WVP ROMA[/b]
Purtroppo Gigi Datome, 0 punti frutto di due soli tiri da 3 “a salve”. Prova da cancellare in fretta.
[b]WVP MILANO[/b]
Non vorremmo sembrare ingenerosi ma quasi tutti i ragazzi in casacca bianca sono parsi al di sotto delle loro reali potenzialità.
Male, molto male, Yohann Sangarè: 7 minuti e trenta in campo per -6 di valutazione.
[b]Le cose da salvare Roma[/b]
Beh, siamo onesti, Roma temeva molto questa gara aldilà delle frasi di rito: molti infortunati alla vigilia potenzialmente non recuperabili, paura di incontrare una Milano in splendida striscia e quindi motivatissima, incertezza sul come affrontare la gara.
Invece, come per incanto, Roma ha tirato fuori forse una tra le più belle prove del torneo proprio considerando quanto sopra e sfoderando finalmente 40° minuti pieni di difesa allo stato puro.
Solo così si potrà cercare di riconfermare il secondo posto in Regular Season e provare a contrastare Siena, caso contrario la Lottomatica si potrebbe sbriciolare come la sfoglia pasticcera sotto la forchetta !!!
[b]Le cose da salvare Milano[/b]
Nulla, bisogna azzerare, “resettare” e ripartire.
Forse i biancorossi di coach Bucchi son scesi a Roma convinti di fare un sol boccone dell’avversario malandato e sotto pressione, sottovalutando la voglia di riscatto dei padroni di casa, non si spiega altrimenti una prova così derelitta e dimessa.
[b]SPOGLIATOI[/b]
[b]BUCCHI[/b]
Poco da dire da parte mia, non siamo quasi mai entrati mentalmente in partita, siamo venuti a Roma forse con….Poca “fame”, ecco, questo lo posso dire e sapevo che prima o poi avremmo pagato lo sforzo delle 8 vittorie di fila come è già accaduto a Roma contro Teramo se non erro, non nella sconfitta ma nel modo in cui s’è perso.
Bravi, molto bravi loro ad aggredirci ma abbiamo subito molto, troppo per i miei gusti.
Come puoi provare a vincere se perdi 12 palle nei primi 13 minuti ?
Bene anche la terna arbitrale….Sì, qualche grida c’è stata ma oggi non hanno inficiato l’esito della partita, Roma è stata troppo superiore per Noi.
Mi è dispiaciuto, oltre che l’aver interrotto la striscia positiva, il riproporsi di certi errori che credevo avessimo messo alle spalle oramai.
Sì, le nostre stelle sono state a…Guardare, diciamo così, Hawkins, Hall e Price non han dato il solito ma questo credo sia anche merito di Roma, senza dubbio.
Sono rimasto stupito anche dei 10 rimbalzi in meno, questa è un’altra chiave della gara da leggere nel giusto senso.
Da oggi giriamo pagina, cancelliamo questa brutta gara ed alleniamo meglio la testa per i playoffs.
[b]GENTILE[/b]
Soddisfatto ?? Accidenti, perchè non dovrei esserlo ?
Avevo studiato la gara come all’andata e sapevo che le loro guardie, i loro esterni vanno in crisi se pressati. Siam partiti male, loro sono andati sopra di 6 ma poi abbiamo trovato distanze, intensità e gioco in difesa come mi son sempre augurato che fosse.
Siamo stati bravi, cancellare dal campo Price ed Hawkins (16 punti di media a partita), credo sia un bel gesto, anche Mike Hall, sì, siamo stati bravi soprattutto fatemi applaudire in senso metaforico i 3 ragazzi infortunati, Sani, Rodrigo e Primoz, han fatto tutti benissimo.
Certo, siamo molto più freschi e quindi reagiamo di più in difesa e, lo ripeto, per me arrivare secondi o terzi nella griglia conta poco o nulla, conta come staremo di testa e di fisico tra 3 settimane, quello conta, non adesso.
Siamo sulla buona strada, stiamo salendo e lo si era visto anche domenica scorsa, il lavoro paga sempre.
Noi l’anti-Siena ? No, non m’interessa. A parte il fatto che Siena prima di tutto ci deve arrivare in finale, io penso ai nostri “guai”, ai nostri acciacchi ed ora mi concentro su Avellino e Cantù.
Dobbiamo sempre vincere, solo vincendo si migliora.
Non, non sostituiremo Gabini.