Se gara 4 è stata una battaglia, gara 5 è stata una guerra senza esclusione di colpi. Joe Johnson ha vestito i panni del condottiero portando Atlanta sul 3-2 grazie ai 25 punti messi a referto e alla prima grande prestazione allinterno di questa serie. Ha trovato un prezioso aiuto in Murray, 23 punti, che migliora la qualità del suo gioco di gara in gara. Ma per Atlanta non arrivano solo notizie positive da gara 5. Woodson infatti, dopo Williams, perde anche Horford. A seguito di un durissimo contatto con James Jones, Big-Al si infortuna al ginocchio, riducendo ulteriormente le rotazioni già striminzite degli Hawks.
La gara inizia nel segno di ONeal che tiene a galla Miami sopperendo alla iniziale difficoltà di Wade ad entrare in partita, complice il malessere alla schiena. Jermaine si fa sentire sia davanti che dietro, pulendo i tabelloni, raccogliendo i rimbalzi e guidando lattacco degli Heat. Suo alter-ego è Smith, che sfrutta il suo atletismo per cancellare i tiri degli ospiti e si fa sentire in attacco in post. Atlanta prova a scappare, ma Miami rimane a contatto nonostante debba fare a meno di Wade per una parte della gara. D-Wade infatti sbatte la testa in un contatto a centrocampo con Smith e deve andare temporaneamente negli spogliatoi per ricevere le cure del caso. Grazie ad un secondo quarto da 13/16 dal campo gli Hawks costruiscono un vantaggio di 23 punti sul 63-40 fissato sul tabellone al termine della ripresa, nonostante le defezioni di Horford e Bibby (gravato di quattro falli) costringano gli Hawks a fare ampio ricorso a uomini che durante la stagione hanno giocato poco o niente.
Lintensità e lagonismo della gara si eleva ad altissimi livelli e i tre direttori di gara non riescono a mantenere il controllo della partita. A seguito di un durissimo fallo di Solomon Jones su Wade, gli animi si accendono e ne viene fuori una mini-rissa tra Wade, Jones e gli accorrenti Magloire e Smith. Gli arbitri sanzionano tutti e quattro i protagonisti con un fallo tecnico ma questo non basta a calmare gli animi. Dopo il fattaccio, Wade spinge da dietro Evans mentre il giocatore degli Hawks sta eseguendo un layup, mandandolo a terra. Gli animi si surriscaldano ancora, ma nulla segue al flagrant combinato a Wade grazie alla calma mantenuta da Evans che si limita a mandare unocchiata disgustata a Wade. E il turno di Pachulia e ONeal che si scambiano a turno colpi proibiti sotto canestro. La partita diventa nervosissima complice anche un tentativo di schiacciata spettacolare di Smith finito male, che manda su tutte le furie Miami, gli Heat si sentono presi in giro, ma alla fine è la classe di Johnson che la risolve, regalando il vantaggio nella serie ad Atlanta.
A questo punto gara 6 è ovviamente cruciale. Si giocherà in un clima infernale, la rivalità è ormai accesa ed alta e la conferma è arrivata da gara 5. Atlanta ha il primo e unico match point della serie. Per chiudere la contesa però deve ripetersi e vincere la seconda gara consecutiva lontano dalla Philips Arena, cosa che non è esattamente scontata per una squadra col record on the road degli Hawks nella post season. Miami gioca per tenere aperta la serie e rimandare il verdetto in gara 7. Condizioni di Wade permettendo, lallungamento potrebbe essere un vantaggio per la franchigia della Florida che potrebbe approfittare delle rotazioni cortissime degli Hawks. Daltro canto però Atlanta potrà contare sul supporto del proprio pubblico nelleventuale spareggio.
MVP: Sicuramente [b]Joe Johnson[/b] che finalmente gioca una grande gara in questo primo turno trascinando i suoi alla vittoria.
[u][i]Le parole del dopo gara:[/i][/u]
[b]Spolestra:[/b] [i]Abbiamo giocato cinque gare uno contro laltro, non penso che a nessuno da una parta piaccia ancora qualcuno dellaltra.[/i]
[b]Horford:[/b] [i]Soffro un po, abbiamo fatto molti trattamenti negli spogliatoi. Questi sono i playoff, si gioca duro.[/i]
[b]Pachulia:[/b] [i]Gli infortuni non sono un buon segno, nei playoff hai bisogno di tutti, ma cosa possiamo fare? Chiunque gioca, deve dare il massimo.[/i]