Quando ieri sera scrivevo la preview ero già al corrente della sconfitta losangelina, ma ho preferito rimanere imparaziale e presentare la sfida come se si partisse da zero, appuntando però nel pronostico che si sarebbe giocato un po’ più del previsto. Arrivati da un facile passaggio al secondo turno, [b]i padroni di casa hanno subito infatti evidenziato troppa leggerezza nell’affrontare la sfida, leggerezza che ha pagato caro[/b] nell’ultimo periodo quando i Rockets hanno alzato il ritmo lasciando indietro gli avversari messi ora precocemente alle corde e con l’assoluta necessità di riportare la serie in parità, onde evitare spiacevoli sorprese in Texas.
[b]Gara-1 iniza subito male per i Lakers[/b], in primis perchè costretti a far tornare subito in panchina Bynum (ancora ben lontano dalla forma migliore) autore di due banali falli, e nel corso dei successivi minuti, perchè autori di una pessima percentuale dal campo (33%) che permette ai Razzi di tenere la testa pur senza strafare più di tanto vista anche la partenza a rilento di Kobe e Gasol, in campo solo fisicamente.
Secondo quarto sulla linea del primo con le due torri Gasol e Bynum ingabbiati da un ottimo Yao Ming e gli esterni incapaci di punire sugli scarichi: insomma la difesa di Houston, come previsto, si fa sentire mandando in completa confusione l’attacco lacustre che esegue male, ma che, con il pregievole canestro di Bryant sulla sirena (8 punti nei primi due quarti), chiude il primo tempo sotto di appena 3 lunghezze, lasciando completamente aperti i giochi. Tra gli ospiti notevole l’inizio del cinesone #11 (10 punti+5 rimbalzi) e quello di Ron Artest, miglior marcatore con 12 punti, male dall’altra parte Derek Fisher che fatica e faticherà a dare un’impronta al match.
La ripresa si apre con un bel botta e risposta tra i due team che seppur a suon di parziali (6-0 Hosuton, 8-0 LA) restano sempre a contatto: la prima fiammata di Bynum nei PO fa ben sperare i fans dello Staples, ma il play dei Rockets Aaron Brooks deve ancora dire la sua e, con 9 punti nella sola terza frazione (19 finali), porta i suoi sul +7 a 2.53 dal termine. Il Mamba esce a questo punto dal letargo e con il 25simo punto della serata a quasi metà ultimo periodo tiene a galla LAL che si porta sul 75-76. [b]I Razzi non solo non si lasciano affondare, ma neppure intimidire e guidati dal duo Brooks-Yao sfruttano i troppi errori al tiro dei gialloviola nei minuti finali[/b] e quando il centro di 2.29 con i due liberi a 1.40 dal termine del match il successo è ormai sostanzialmente sancito, succeso insperato nella difficile terra californiana.
Kobe ci prova ancora, riuscendo però ad arrotondare sotanto il suo tabellino a 32 punti, con un discreto 14-31 dal campo: male Odom (grande protagonista nel primo turno) e male anche Gasol, che al di sopra delle cifre raccolte esegue difensivamente meno di quanto ci si aspetti da un talento come il suo. [b]Meritata invece la W dei texani, che hanno saputo colpire in ogni punto debole dei losangelini[/b]: la chiave per portare a casa la serie sembra dunque per i ragazzi di Jackson, quella di evitare altre serate del genere al tiro e metterci tanta grinta che il solo Trevor Ariza è stato capace di avere nell’arco dei 48 minuti.
Termina 100-92 e per gli amanti di questo sport la serie sembra delinearsi ancor più avvincente ed interessante: a Kobe&co. il compito di girare la tendenza ed evitare figuracce quando dall’altra parte i diretti avversari, i Cavaliers del neo-MVP James, sembrano ancora non aver avuto un solo problema nella postseason.
A Gara-2 le prime vere considerazioni, i veri PO a Los Angeles iniziano stanotte!
[b]MVP[/b]: Yao Ming che con i suoi 28 punti e 10 rimbalzi dimostra tutta la voglia dei Rockets di non fermarsi qui dopo aver già compiuto un a sorta di impresa contro i Blazers. Yao ha fatto la voce grossa con il duo Bynum-Gasol, che solo a sprazzi ha dimostrato di poter limitare il fenomeno cinese, ormai (perlomeno sembra) capace di caricarsi la squadra sulle spalle come un vero leader, il che lo rende ancor più concreto nelle due metacampo dove Adelman richiede assolutamente il suo dominio assoluto.
[b][u]Rick Adelman[/u][/b]:[i]”Non so cosa abbiano fatto i medici a Yao (riferito al post-infortunio al ginocchio dopo uno scontro con Kobe), era come Rocky che ritornava in battaglia. Ci serve assolutamente in campo.”[/i]
[b][u]Yao Ming[/u][/b]: [i]Stanotte penso che la squadra abbia avuto una gran serata: ciascuno ha dato il proprio contributo. Artest e Battier hanno fatto un gran lavoro su Kobe, tutti hanno giocato altruisti e per far vincere la squadra.[/i]
[b][u]Phil Jackson[/u][/b]: [i]Non mi è piaciuto assolutamente l’atteggiamento ad inizio gara, la nostra sicurezza, il modo in cui abbiamo provato o non provato ad eseguire offensivamente, tutte piccole cose che dobbiamo fare in modo migliore.[/i]