Da una parte Nowitzki Terry e poco altro, dall’altra Anthony, Nenè, Smith e tanta, tanta sostanza. Si potrebbe riassumere così gara 2 delle semifinale di conference, una gara che forse è finita prima ancora di iniziare, con l’uscita dal campo di Howard dopo soli 6 minuti di gioco (serie a rischio), con Nenè in pieno controllo del canestro avversario, un ‘Melo Anthony che sembra aver ritrovato il sorriso e un Billups grande direttore d’orchestra.
Troppo solo il tedesco, supportato solo da Terry, gli unici due giocatori in doppia cifra per Dallas, con Kidd che a parte la bomba sulla sirena del primo tempo, ha fatto poco e niente, perdendosi ancora nel quarto periodo, quando Denver ha scalto le marcie (ancora una volta), ed è andata a scrivere il due a zero nella serie. Protagonista dell’ultimo periodo Carmelo Anthony, che nel parziale decisivo (16 a 2), ha piazzato 10 punti sui 15 segnati nel quarto. Altra grande prova della panchina dei Nuggets, con Carter a fare il suo, Smith a dare punti istantanei (21 in meno di 25 minuti) e il Bird Man Andersen che sfiora la doppia doppia.
Dirk Nowitzki ha giocato ancora una volta una gara straordinaria dal punto di vista balistico, ma la mancanza di un giocatore unico nel suo genere come Josh Howard si è fatta sentire, a maggior ragione perchè, oltre a Terry, dalla panchina è uscito poco e niente, giusto un pò di energia da Bass e Hollins, che però più di tanto non possono fare a questo livello.
Troppo tenera Dallas: Nenè sta segnando 24,5 punti per gara, tirando col 68% nelle prime due gare, un dato che rende l’idea dell’impatto fisico del brasiliano, ma anche della mancanza di consistenza in mezzo all’area, dpve Dampier sta andando sotto pesantemente e dove Nowitzki (mai conosciuto come un difensore), non può sacrificarsi più di tanto visto che in attacco deve fare pentole e coperte.
Serie finita? Se la caviglia di Josh Howard dovesse fermare l’ex Wake Forest per tutta la serie, il cappotto sembrerebbe servito, anche se, dopo la pausa per l’All Star Game, Dallas ha un record casalingo di 17-1, peccato che quell’unica sconfitta sia arrivata prorpio per mano dei Nuggets, come a dire che il destino potrebbe essere già segnato per i Mavericks.