[b]BancaTercas Teramo 21 43 59 75[/b]
[b]Armani Jeans Milano 23 44 69 85[/b]
Milano applica alla lettera il proverbio non c’è due senza tre e porta a casa la prima gara play-off scudetto. Certo l’emozione per i teramani nel debuttare nella post-season è tanta e la precisione al tiro ne risente. Ma al di là dei dieci punti di distacco, la differenza tra le due squadre in campo non si è certo notata, nonostante la panchina più lunga dei lombardi. La partita viaggia in sostanziale equilibrio e appena Milano prova a scappare sul +10 Teramo recupera in poco tempo con i suoi frombiolieri. Per tre volte la BancaTercas finisce all’inferno (-11) e per tre volte risorge fino ad impattare la partita sul 75-75 con 2′ 58” ancora da giocare. Qui la squadra di coach Capobianco (appena premiato come miglior allenatore dell’anno) perde definitivamente i lumi della ragione. Ad una difesa aspra e asfissiante a cui sono seguiti ben 4 recuperi non riesce a segnare il canestro che potrebbe darle la prima storica vittoria nei play-off. Ma un irritante Moss rinuncia a tiri decisamente facili o perde palloni davvero banali supportato dalle sciagurate triple di Amoroso e Poeta, che ormai alla frutta non prende per tutto il quarto periodo neanche una penetrazione, lasciando così il via libera alla tripla taglia-gambe di Vitali (fino ad allora inguardabile) e ai contropiedi della squadra di coach Bucchi.
Teramo ha sofferto tantissimo sotto le plance soprattutto lasciando parecchi rimbalzi offensivi agli avversari, non ha avuto il solito prezioso apporto di Hoover (-6 val, 0/5 dal campo) ma ha trovato nuovi protagonisti come Piazza che per quel poco che è stato in campo ha dimostrato personalità e di poter stare nel massimo campionato italiano e e Cerella che, a parte la tripla di tabella a fine secondo quarto (43-44), ha messo in campo grinta, voglia di fare, assenza di paura al cospetto di avversari ben più avvezzi di lui a palcoscenici importanti. Per contro, come già detto, ci è sembrato di vedere un Moss già in vacanza sulle spiagge di Miami, indisponente, lento, molle, con poca grinta. Sicuramente non quel giocatore che è stato MVP del campionato dopo McIntyre. Nota di merito a Peppe Poeta che ha fatto impazzire i pari ruolo avversari con Vitali che non sapeva più come fermarlo e benino Carroll che se da due risulta essere preciso, da oltre l’arco invece non è una macchina da punti (appena 1/6). Milano ha avuto buone cose da Hawkins, da un ritrovato Thomas e da Taylor nonostante i 5 falli commessi in pochi minuti e da un buon Marconato che nel pitturato ha un pò spadroneggiato.
Già domani si torna a giocare a Milano al Palalido. Teramo forse soffrirà, vista la panchina corta che si ritrova, ma non potrà certo prescindere da un David Moss che dovrà dimostrare di tenere a questa maglia che l’ha lanciato nel gotha della pallacanestro italiana. Per Milano sarà la ghiotta occasione di portarsi sul 2-0 per poi chiudere definitivamente la serie venerdì di nuovo al PalaScapriano.
[b]MVP[/b]: direi che Giuseppe Poeta, nonostante la sconfitta, meriti il premio di MVP per tutto quello che ha fatto in campo, portandosi sulle spalle una BancaTercas priva del suo miglior giocatore David Moss
[b]Play Of the Game[/b]: bè, sarò di parte, ma la penetrazione di Piazza con canestro in rovesciata ad una velocità pazzesca vel bene la pena di votarla. Ci sarebbe anche la tripla di Cerella, ma quanto era voluta?