Termina allo Staples la speranza di acciuffare le Finals di Conference per i Rockets: i Lakers, all’ultima chiamata per evitare un così incredibile fallimento rispondono alla grande, giocando in entrambi i lati del campo con grande aggressività scacciando incubi sempre più vicini. Game-7 dimostra così, per l’ennesima volta, come partite così importanti continuino ad essere preparate splendidamente da coach Jacson che, seppur criticabile e criticato nella stragande maggioranza dei match giocati in questa serie, dimostra di poter guidare questi ragazzi al giusto traguardo, “risorgendo” giocatori dati per morti (Farmar) e abbandonando almeno per questa gara l’abitudine di chiamare pochi e tardivi timeouts. L’intero mondo NBA aveva attaccato duramente la squadra di LA, dando già per nulle le chance di vittoria del titolo in caso di Finals contro i Cavaliers, ancora imbattuti e grandi favoriti: da una parte dunque la possibilità di compiere il colpaccio contro Kobe&co. in trasferta, dall’altra un’enorme pressione, con la sconfitta ad attendere dietro l’angolo che può far tremare o, come in questo caso, far tirar fuori tutta la determinazione di cui si è capaci.
I losangelini entrano in campo nella miglior maniera, costruendo subito le basi per una serata tranquilla in completo controllo: il 13-2 inizale, con Ariza e Fisher protagonisti, guida LAL subito sopra, chiudendo il primo quarto sopra di 10 lunghezze. Houston fatica a costruire buon gioco anche al ritorno in campo, incapace di concludere contro una difesa ottimamente schierata, venendo addirittura doppiata dagli avversari che guidati da Bryant (14+7+5) ben coadiuvato da Lamar Odom ipotecano la W, chiudendo il primo tempo sul 51-31, con il solo Wafer (8 punti) in grado di evitare un vero e proprio massacro per texani.
I successivi 12 minuti non cambiano le sorti della gara con i Lakers che supportati da un positivo Bynum, dopo una serie in ombra, continuano a limitare Artest e Scola, completamente fuori ritmo e incapaci come nelle gare precedenti di fare la differenza; Brooks sbaglia tanto, ma ha il merito di essere l’unico a continuare a crederci seppur troppo solo: le sue due triple trovano subito la risposta decisa del centro losangelino che con un tap-in schiacciato (correggendo il banale errore di Gasol) fa di nuovo innamorare lo Staples, che ora vuole questo Bynum per superare la prova Nuggets.
Nell’ultimo quarto basta un grande inizio targato Pau Gasol e un acuto di Bryant a definire il KO definitivo della squadra di coach Adelman che affonda sul -31 sotto i continui cori “Shananana hey, hey, hey goodbye” che risuonano tra gli spalti: non basta un ultimo tentativo di rimonta nei minuti conclusivi, sfruttando la scelta di Jackson che schiera seconde e terze linee per far rifiatare i suoi, certamente provati da una serie che doveva finire prima.
Finisce 89-70, risultato basso frutto di un’ottima difesa dei padroni di casa e della loro scarsa vena realizzativa, resa possibile proprio dal distacco maturato fin dai primi minuti: i Rockets tornano a casa col solo rimpianto di non avere avuto il centrone cinese Yao Ming, che sarebbe tornato utile in una gara decisiva come questa, ma anche con la convinzione di aver ormai superato il tabù del primo turno riuscendo addirittura ad impensierire i gialloviola. Questi dal canto loro si spera abbiano compreso la lezione: concentrazione e grinta ad ogni match per continuare a poter sognare il titolo, perchè dei leggeri dubbi restano sempre. Il viaggio continua…
[b]MVP[/b]: [u]Lamar Odom[/u], il solo a restare continuo nell’intera durata della serie. Rimbalzi, difesa, giocate importanti e soprattutto una dose infinita di grinta, che a questi Lakers servirà ancora nel corso di questa corsa finale (ricordando la performance vs i Cavs 28+17). Se il tabellino di gara-7 non sembra dire quel granchè, il #7 sta giocando dei PO strepitosi, facendo venire seri dubbi al GM Kutchpak se sia il caso di cedere durante quest’estate un giocatore di questo calibro di cui oggigiorno l’NBA non è ricca.
[u]Kobe Bryant[/u]: [i]”Abbiamo fatto i corretti aggiustamenti: eravamo pronti per giocare stasera. Non puoi portare via niente da questi Rockets, ma stasera abbiamo finalmente messo in campo tutta la nostra grinta” [/i]
[u]Pau Gasol[/u]: [i]Penso abbiamo imparato che giocando ogni sera con aggressività partendo dalla difesa, saremo in grado di darci buone chance per il titolo”[/i]
[u]Shane Battier[/u]: [i]”Per essere onesti non abbiamo avuto l’energia per giocarcela alla pari. Sfortunatamente dopo il primo periodo abbiamo giocato un buon basket, ma il danno era bello che fatto”[/i]
Scusandomi per il ritardo,
Michele