142-22, questo è il computo finale della valutazione delle due squadre e, forse, queste cifre dicono tutto, insieme al risultato, di quello che si è visto ieri sera al Palamensana di Siena. I Campioni d’Italia hanno messo in chiaro le cose: chi vorrà provare a scucire lo scudetto dal petto dei senesi dovrà farlo passando attraverso le forche caudine del parquet senese che, oggi come oggi, risulta particolarmente indigesto a qualsiasi squadra indigena. Su questo terreno di gioco sono caduti per ben due volte i campioni d’Europa del Panathinaikos ed anche i finalisti di Eurolega del CSKA hanno dovuto alzare bandiera bianca. Stante queste premesse credo che nessuno a Pesaro si aspettasse qualcosa di molto diverso da ciò che poi si è verificato. La partita vera è durata 20 minuti, i primi, durante i quali la Montepaschi ha un po’ stentato a scrollarsi di dosso la ruggine del lungo periodo di inattività e durante i quali la maggiore freschezza e leggerezza mentale dei marchigiani ha creato qualche piccolissimo grattacapo a McIntyre e compagni. Basti pensare che il primo quarto si è concluso sul 17-13 e che si è andati al riposo lungo sul 36-26 quando, addirittura, ad un minuto dal termine della prima metà di gioco le due squadre erano separate da soli 4 punti. Nel terzo e quarto periodo di gioco è venuta fuori, inevitabilmente, la differenza abissale esistente tra le due compagini e il risultato si è dilatato fino al +43 finale.
In casa senese da segnalare cinque giocatori in doppia cifra e Sato e Ress con 9 punti a referto, l’ingresso in campo di tutta la panchina compreso il giovane Metreveli ed una condotta di gara praticamente impeccabile.
In casa pesarese un buon Van Rossom, che si è fatto preferire al titolare Stanic, un discreto Curry, autore di 11 punti, e davvero poco più. Da segnalare che era assente Myers per un infortunio che non gli dovrebbe però impedire di rientrare in gara 2. Applauditissimo l’ex Zukauskas.
La partita inizia con un 10-0 firmato quasi per intero da Eze, contro-break ospite e Pianigiani chiama time-out sul 10-8. 7-0 senese e tripla di Curry che chiude il primo quarto sul 17-13.
Secondo quarto giocato punto a punto dalle due squadre con Siena che non molla mai il comando delle operazioni, ma che non riesce a scappare nel punteggio. 30-26 ad un minuto dall’intervallo con un canestro di Van Rossom. Un paio di palle perse dalla Scavolini favoriscono il +10 di Siena al suono della sirena che annuncia l’intervallo lungo.
Il terzo quarto è quello che decide la gara. Siena scappa sul +13 e poi sul +15 grazie alle triple di McIntyre e ai canestri di Eze da sotto e dalla lunetta, un paio di contropiedi brucianti di Kaukenas portano la Mens-Sana sul +21. Le viti della difesa senese si stringono inesorabilmente permettendo alla Montepaschi di andare all’ultimo riposo con un confortante +28.
Ultimo quarto di vero bargage time con la Mens-Sana che gioca in scioltezza toccando e superando i 40 punti di vantaggio. Si chiude sul 94-51 e l’appuntamento è per giovedì sera a Pesaro dove, prevedibilmente, sarà tutta un’altra musica.
MONTEPASCHI: Domercant 10, McIntyre 11, Finley 9, Eze 14, Carraretto 2, Sato 9, Lavrinovic 12, Kaukenas 13, Ress 9, Stonerook 5.
SCAVOLINI: Zukauskas 3, Stanic 3, Curry 11, Akindele 10, Hicks 8, Shaw 2, Van Rossom 10, Hurd 4.
THE PLAY OF GAME: Alley-oop tra McIntyre che ispira, da centrocampo, e Ress che finalizza schiacciando al volo.
PIANIGIANI: Sono contentissimo, era importante riuscire ad essere intensi fin da subito dopo un così lungo periodo di inattività e di mancanza di partite tirate. Ottima la nostra difesa, qualche errore di troppo al tiro ma va bene così. Siamo riusciti a tenere i nostri avversari ad un punteggio basso così come volevamo ma sappiamo che a Pesaro sarà molto più dura sia per il fattore campo che per il probabile rientro di Myers che stasera non c’era. Dovremo fare una grande partita.
SACRIPANTI: Sconfitta pesante ma qualche motivo di soddisfazione c’è comunque. Non dimentichiamo che nel primo tempo siamo rimasti a contatto per 19 minuti su 20, poi nella ripresa è venuta fuori la reale differenza che esiste tra noi e loro. Siena è molto aggressiva e riesce ad esserlo per tutta la partita, complimenti.