Serie riaperta, questo il verdetto che sancisce gara-3 .
Alla Amway Arena va di scena il primo vero match decisivo di queste Finals: i Lakers potrebbero infatti volare sul 3-0, chiudendo in sostanza i conti per quello che sarebbe il 15°anello nella storia della franchigia, i Magic, invece, devono assolutamente far valere il fattore campo, cercando in qualche maniera di raddrizzare una serie che aveva preso una brutta piega dopo le prime due uscite allo Staples.
La gara s’infiamma subito, con da una parte un Kobe versione MJ che sembra non poter sbagliare nulla (17 punti nella sola prima frazione) e il team di Van Gundy che invece ritrova percentuali amiche e un Alston stellare (11 punti), che brucia con troppa facilità Fisher, costretto ad appoggiarsi all’aiuto più volte. Con un incredibile gioco potenziale da 4 punti del #24 gialloviola, in risposta allo show personale di Skip to my Lou, si chiude il primo quarto con LAL davanti sul 31-28. I padroni di casa però continuano a infilare punti uno dietro l’altro anche nei successivi 12 minuti, incapaci quasi di fallire: da Howard, finalmente convincente come fatto per l’intera stagione a Pietrus, nota positiva anche in difesa, bene anche Lewis, che con un 2-2 dalla lunga distanza punisce sugli scarichi e manda a riposo le due squadre sul 59-54. I losangeleni restano aggrappati grazie all’ottima serata di Farmar (9 punti) inseme a Gasol, il migliore in campo tra i suoi anche a fine gara; male invece Odom, ancora fuori dal gioco, quasi nascosto.
Il ritorno in campo è praticamente una fotocopia del precedente, con gli ospiti che non riescono a tornare avanti, ma che non lasciano neanche scappare via gli avversari con Pau punto di riferimento sui due lati del campo, in particolar modo in difesa dove concede il meno possibile a Dwight, che bancheggia invece con Bynum. Bryant intanto s’intestardisce e forza troppo, ben chiuso da Pietrus e Lee, ed anche ai liberi combina un vero e proprio disastro (5-10), mentre Ariza, energico come al solito, riavvicina LA fino al meno due con una serie di buoni canestri da sotto, prima di quattro punti filati di Superman che permettono ad Orlando di restare sopra, 81-75.
L’ultima frazione di gioco è adrenalina allo stato puro: i Magic volano velocemente sul +9 cercando di chiudere i conti ed evitare così un finale punto a punto, ma l’incredibile canestro di Farmar, ridà forza alla compaggine losangelena che, col gancio di Gasol a 5.55 dal termine, si riavvicina a meno tre. Kobe intanto rientra in campo e con lui i Lakers chiudono le barricate in difesa, concedendo poco e niente per ben 3 minuti: negli ultimi 60 secondi però Lewis segna un canestro pesantissimo (104-101), Kobe si butta dentro e trova fallo, ma fa solo 1-2 dalla lunetta, Lewis sbaglia e il #24 si ritrova così una ghiotta opportunità per pareggiare l’incontro. Il Mamba cerca di spezzare il gioco a due con Gasol, ma incespica e perde palla, il catalano la riprende, ma la foga di passarla nuovamente al compagno si tramuta in un turnover, imperdonabile e quanto mai determinante nell’esito della gara; l’errore è ancora più pesante vista la possibilità di chiamare un rapido timeout, ma è tutto facile a dirsi mettendosi dalla parte dello spettatore…
Pietrus e Lewis sono gelidi ai liberi e fissano il punteggio sul 108-104, riaprendo così tutti i giochi di questa serie: Orlando cambia poco nel proprio gioco, semplicemente trova la serata giusta (62.5% dal campo, 75% nel primo tempo) e punisce gli avversari, che, ad ogni modo, dimostrano di potersela giocare alla pari anche avendo commesso molti errori. Viste queste percentuali difficilmente ripetibili LA resta dunque la favorita, ma non sarebbe corretto ora come ora non prendere in considerzione un colpaccio dei Magic, carichi a mille dopo una W del genere.
Caso Kobe: il fuoriclasse non commetteva una simile sfilza di errori dalle sue prime stagioni in NBA (Utah 97 ne è il caso più lampante), fossi Van Gundy mi preoccuperei quindi molto per gara-4 dove KB probabilmente ne uscirà con un exploit dei suoi, tanto più che vincere la prossima sfida significherebbe essere a due passi dal titolo. [i]Pietrus! Yes coach? Attento al lupo, anzi attento a Kobe![/i]
[b]Next match[/b]: Venerdì notte, ore 3.00 italiane
[b]Le voci[/b]
[u]Hedo Turkoglu[/u]: [i]Noi crediamo in noi stessi e fino a che noi facciamo il nostro gioco, lottando per 48 minuti, perchè non crederci?[/i]
[u]Kobe Bryant[/u]: [i]E’ stata una brutta serata. La squadra confida in me per superare certe situazioni e questo stanotte non è avvenuto. Dobbiamo giusto riprovarci.[/i]
[u]Dwight Howard[/u]:[i]E’ una serie di sette gare. Una squadra deve batterti quattro volte per chiuderla e noi sappiamo bene di averne tre in casa.[/i]