Le due squadre arrivano al match con stati d’animo diametralmente opposti. Ferrara viene dalla convincente vittoria interna con Teramo e si coccola il fenomeno Jackson, mentre Milano si sta leccando le ferite di una sanguinosa sconfitta nel derby.
Milano ha evidenziato la tanto indesiderata mancanza di playmaking e nel match contro Ferrara dovrà ridistribuire molto meglio responsabilità offensive e punti. Il compito di Bucchi sarà quello di trovare una rotazione migliore rispetto alla scorsa settimana, che permetta ad Hall e Mancinelli di compenetrarsi ed ai due lituani di entrare nel vivo delle manovre. Il lodo più spinoso riguarda Alex Acker totalmente avulso dalla manovra d’attacco e apparentemente in gabbia. Per poter centrare la prima vittoria in campionato basterà trovare un maggiore equilibrio tra i singoli e soprattutto mostrare una difesa più attenta soprattutto nelle situazioni di gioco a due.
Gli estensi nei giorni della vigilia attendono gli esiti delle visite su Anthony Grundy che ha subito lo stiramento del quadricipite femorale durante la partita contro Teramo, ma si nutrono dell’entusiasmo di una città ai propri piedi e di un roster assai intrigante.
Luke Jackson sembra poter spostare gli equilibri nel nostro campionato e, combinato con il fenomenale talento offensivo di Grundy e l’imponente presenza di Jamison, crea un mix di assoluto interesse. L’entusiasmo degli ospiti potrebbe giocare brutti scherzi ai ben più quotati padroni di casa e anche l’ex Johanne Sangarè nelle dichiarazioni della settimana ha fatto capire di non avere il dente avvelenato, ma di sperare di emulare il suo ex compagno Thomas per infliggere un altro sgambetto ai vecchi compagni.
La partita si giocherà sicuramente sul filo dell’equilibrio e riteniamo che se mai la truppa di Valli dovesse cedere, lo farà nel miglior modo possibile. Chiaramente la chiave milanese è l’apporto offensivo di Acker, mentre dall’altra parte, già solo la presenza di Grundy potrebbe dare linfa particolare ai bianconeri pe tentare il colpaccio.