Lanno scorso la division ha portato ben tre squadre ai playoffs (Denver, Portland e Utah) con Minnesota e Oklahoma a fare da cenerentole assolute della conference. Questanno possiamo ancora indicare Denver come protagonista principale della division e probabilmente dellintera Western Conference. Un occhio merita Utah che lanno scorso nonostante la falcidia di infortuni è comunque arrivata ottava, mentre per Minnesota e Oklahoma è difficile pronosticare una stagione vincente.
[b]Utah[/b]
Lanno scorso la sorte si è accanita contro la squadra dello stato dei Mormoni: infortuni a catena hanno portato la squadra a dover lottare con i denti per agguantare lultimo posto utile dei playoffs ad Ovest con un rispettabilissimo record di 48-34. Questanno a Salt Lake City si aspettano una stagione di alto livello, il roster non è cambiato a parte i rookies e i Jazz possono tutt’ora vantare una delle migliori point guard dellintera lega (Deron Williams) oltre ad una notevole profondità sotto canestro. Le voci di una trade durante la stagione che manderebbe via Carlos Boozer sono insistenti, soprattutto dopo che Millsap ha firmato da poco un quadriennale. La squadra, così comè, fa tutto benino senza squilli di tromba in nessun reparto, è un mix ben riuscito di lunghi, buoni tiratori e giocatori versatili, ma manca di quel qualcosa in più che la può portare da un tranquillo approdo ai playoffs a poter combattere per qualcosa in più.
[b]Denver[/b]
La decisione di George Karl di tornare ad impostare la squadra sulla difesa ha portato la scorsa stagione copiosi frutti in Colorado. La prima mossa è stata quella di spedire Iverson a Detroit per Billups e con gli inserimenti di Andersen e D. Jones (oltre al grosso lavoro su Carmelo Anthony già in pre-season) la squadra ha chiuso la stagione col titolo della Northwest e il secondo record della Western Conference. I playoffs si sono fermati solo contro i futuri campioni della Lega e a Denver sono certi che la scorsa è stata una stagione di sicuro successo, anche a confronto delle precedenti e considerando i progressi di Carmelo, Nene, a J.R. Smith. Sullossatura dellanno scorso si inserisce il rookie Ty Lawson che si spera potrà dare minuti di riposo a Billups, garantendo anche un certo cambio di ritmo nel gioco della squadra, avendo caratteristiche opposte a Chauncey. Sono poi partiti Dahntay Jones e Kleiza, questultimo non sostituito ancora. Al posto di DJ è stato firmato Aaron Afflalo da Detroit, sulla carta meno incostante del primo. La linea della dirigenza è stata comunque quella di cercare di non rovinare una macchina perfettamente funzionante.
[b]Oklahoma City[/b]
Il primo anno per la franchigia di Oklahoma non ha lasciato tantissimi ricordi ai propri tifosi. Passata leccitazione per avere una squadra NBA in città questanno ci si aspetta ovviamente qualcosa in più. Cè da dire che il finale di stagione è stato incoraggiante, con veri e propri passi da gigante e addirittura un miglior record rispetto allultimo anno in Seattle. La scelta di James Harden dal draft dovrebbe portare miglioramenti nelle percentuali del tiro dalla lunga, assolutamente deficitarie la scorsa stagione. Laltro problema enorme per OKC è la difesa dellarea pitturata: la soluzione della dirigenza è stata quella di firmare Etan Thomas che dovrebbe dare un maggior contributo rispetto al troppo molle Krstic. I miglioramenti di Russel Westbrook, campione dei turnovers, e il già detto inserimento di Harden dovrebbero garantire unannata meno sofferta. Pensare di superare le 30 vittorie è comunque molto ottimistico, i tifosi sarà bene che siano ancora felici soltanto di avere una squadra NBA.
[b]Portland[/b]
La scorsa stagione I Blazers sono passati da essere una squadra da lottery ad una di playoffs grazie allottimo lavoro di coach McMillan che ha portato un enorme miglioramento sui tanti giovani del team. Il record di 54-28 è stato lo stesso di Denver e San Antonio, la squadra è finita quarta nella Conference eliminata poi un po a sorpresa nel primo turno da Houston. Uno dei fattori, se non il principale, per la crescita dei Blazers è stato lincredibile miglioramento di Brandon Roy, diventato una vera e propria super star, soprattutto dopo aver sviluppato insospettabili doti di leadership. Acclarato il suo ruolo di leader, la dirigenza della squadra dellOregon gli ha costruito attorno una squadra composta dal giusto mix di veterani, promettenti giovani e giocatori chiave. Steve Blake, Joel Przybilla e Andre Miller dovrebbero garantire il giusto apporto di esperienza al team. LaMarcus Aldridge, Greg Oden, Rudy Fernandez e Jerryd Bayless sono il gruppo di giocatori sui quali puntare anche per le prossime stagioni. Nicolas Batum e Travis Outlaw sono gli specialisti del gruppo, il secondo essendo uno dei migliori sixth men della lega. La stagione si annuncia molto interessante in Oregon.
[b]Minnesota[/b]
Finita lera di Kevin McHale, per la verità senza grossi rimpianti, in Minnesota con le ultime quattro stagioni veramente da incubo (24-58 il record dellultimo anno).
La partenza di KG nel 2007 non ha portato i risultati sperati, neanche il passaggio di McHale a coach è servito per cambiare le cose. E vero che linfortunio ad Al Jefferson, il vero pezzo pregiato della collezione, ha tarpato le ali al cambiamento, ma limpressione è che lex Celtics avesse poche possibilità di invertire la tendenza negativa. Con larrivo di David Kahn (ex Pacers) come GM si è prima di tutto licenziato McHale come coach e si è poi continuato nel processo di rifondazione. Il nuovo GM ha rivoltato la squadra mantenendo solo cinque giocatori (Al Jefferson e Kevin Love sopra tutti) per ottenere quanto più spazio possibile nel Salary Cap. La scorsa estate è passata praticamente senza movimenti, se non quelli necessari a liberare altro spazio salariale. Il risultato di queste mosse è una squadra ovviamente giovanissima con pochi giocatori fissi (Jefferson, Love e Ryan Gomes), ma con un sacco di soldi da spendere sul mercato dei free agents. La prossima stagione si annuncia come quella dellulteriore ricostruzione, bisogna solo vedere se Kahn saprà scegliere i giocatori meglio di McHale