Avere talento ed essere un talento: due cose molto diverse, scriveva Karl Kraus.
Eric Maynor, il rookie proveniente dalla Virginia Commonwealth, è stato decisivo per Utah nella vittoria sui Raptors per 104-91.
“Due Parole: Eric Maynor” ha detto Carlos Boozer al termine della partita. “Eric ha giocato alla grande. Si è preso delle responsabilità, l’ho visto fiducioso. Quando è in campo sa sempre cosa fare e lo fa bene”.
I Jazz hanno cominciato l’ultimo quarto sul +3 con un quintetto inedito: Maynor, Williams, Boozer, Andrei Kirilenko e Paul Millsap. Maynor è stato bravo a entrare subito in partita, mettendo un libero e servendo un assist molto bello a Kirilenko per il +4 di Utah.
E inoltre andato a segno con un gancio e un layup su assist di Deron Williams per l’89-79 dei Jazz a 6 minuti dalla fine. Ha segnato 11 dei suoi 15 punti nell’ultimo quarto, inclusi gli 8 punti consecutivi che hanno portato in vantaggio Utah sul 91-79.
“Ha giocato benissimo”, ha detto Williams a proposito di Maynor. “Questo mi ha permesso di giocare con maggiore libertà al limite dell’area. Si è guadagnato minuti in campo, mostrando a tutti che può giocare bene sia con me che senza di me”.
E raro che Maynor e Williams giochino insieme. L’hanno fatto mercoledì scorso, quando i Jazz hanno provato a giocare con due guardie in campo per dare più spazio a Williams e impiegare di più i blocchi.
“Ha fatto alcune giocate grandiose”, ha detto il coach dei Jazz Jerry Sloan a proposito di Maynor. “Metteva sempre la palla dove era giusto metterla. D-Will è un buon tiratore, perciò dovranno marcarlo duro al limite dell’area. Questo è un buon vantaggio per noi”.
Maynor, alto 1.90, ha anche effettuato la sua prima stoppata nella Lega.
“Acquisto fiducia giorno dopo giorno e anche il coach Sloan e i miei compagni si fidano sempre più di me”, ha detto Maynor. “Ciò mi fa piacere”.