Partita molto insidiosa quella di mercoledì sera alla Tivoli Arena di Lubjiana per la Virtus Roma. Il pronostico parla chiaro, Roma è in piena corsa per il passaggio del turno alla TOP16 mentre lOlimpia Lubjiana è mestamente allultimo posto con uno score negativo al massimo, solo sconfitte per la squadra più blasonata di Slovenia nei 4 turni precedenti.
Ma perché questa gara è insidiosa per la Virtus ?
Se andiamo ad analizzare, ad esempio, la sconcertante prova di campionato contro Siena in campionato di tre giorni fa, la “Gentiles crew” appare sempre sullorlo di diventare una squadra molto forte, appareAlla fine poi crolla. Ed affrontare lultima del girone, anche se in trasferta, è quasi come una mezza condanna a vincere. Comunque, inutile sottolinearlo, la Virtus Roma edizione Eurolega è una squadra scintillante, motivata, cattiva, decisa, insomma la brutta versione di quella che nei weekends vediamo impegnata in Lega A: svagata, concentrata quando occorre e nemmeno sempre, arrugginita negli ingranaggi che sferragliano rumorosamente in assenza di olio. E tutto fa prevedere che a Lubjiana non si dovrà soffrire poi così tanto.
Ma bisogna comunque fare attenzione alle tagliole che gli sloveni metteranno sul cammino della Virtus, allex di turno e col dente avvelenato, Sani Becirovic, che alla faccia della sua fragilità (o presunta tale) fisica dellanno scorso quando indossava la maglia virtussina, ha sinora messo il piede in campo per ben 29:33 di media a gara, non male per una persona minata da gravi infortuni. Becirovic non si è lasciato benissimo con lentourage romana e sotto sotto sogna una vendetta sportiva con i contro fiocchi. Ancor più attenzione dovrà essere fatta allindirizzo del Top scorer della squadra in queste prime 4 giornate, la sorpresa Matthew Walsh che viaggia con un buonissimo 62% da 2 ed addirittura un 50% da 3, per una media di 24,5 punti a partita. Giocatore molto atletico, rapido, sfrutta molto bene le sue leve ed i suoi 199 cm. ed un fisico stentoreo per procurarsi buoni tiri e situazioni positive per la sua mano molto morbida. Per il resto unaltra vecchia conoscenza dei nostri parquet, Uros Slokar, che aggiunge peso e sensibilità sotto canestro assieme a Vladimir Golubovic. Quindi una squadra monodimensionale, che forse si è già giocata le sue residue speranze di passare alla TOP16 dopo aver perso in casa contro il Maroussi e che la Virtus della “Gentiles crew” dovrà mettere sotto nel punteggio e psicologicamente fin da subito, per evitare che lambiente si surriscaldi e diventi infuocato, possibilmente evitando i minuti finali punto-a-punto che stanno regalando scarsissime soddisfazioni ai Ragazzi in giallorosso.
Si aspetta infine con curiosità il debutto di Luca Vitali in questa Eurolega per capire se il playmaker azzurro può avere impatto e presenza fin da subito questanno come fece lanno scorso a sprazzi nellOlimpia Milano. (FRED)
Ci siamo, lattesa è spasmodica ma sta per terminare perché tra circa 48 ore lo scontro-clou di questo girone A di Eurolega si materializzerà in viale Sclavo a Siena. Il Barcellona arriva in terra di Toscana forte di un percorso europeo immacolato ma si trova davanti una squadra che, al suo pari, si presenta a questa gara con la casellina delle sconfitte europee ancora intonsa. La Montepaschi può vantare anche una differenza canestri totale superiore a quella dei catalani ma questo, riteniamo, al termine del girone conterà ben poco. Bisogna infatti ragionare sul doppio confronto e sullesito numerico della partita di giovedì sera a Siena e di quella del ritorno a Barcellona. La Montepaschi arriva a questo cruciale appuntamento con unincognita grossa: Lavrinovic, il lituano sarà sicuramente della partita ma le sue condizioni sono tutte da verificare. Domenica, nella partita vittoriosa con Roma, Lavrinovic ha tenuto il campo per 19 minuti ma il suo apporto non è stato affatto il solito al quale i tifosi biancoverdi sono piacevolmente abituati, il mal di schiena ha fatto soffrire il buon Ksistof per un mese ed ancora, dopo un rientro a lungo ponderato, le sue condizioni non possono ovviamente essere ottimali. Gli altri alfieri senesi sono tutti abili ed arruolati con qualche leggero strascico per linfortunio patito da Terrel McIntyre, che comunque non ne limita più di tanto lutilizzo. Bisogna vincere e possibilmente vincere con uno scarto tranquillizzante in vista, come abbiamo già detto, dellesito del doppio confronto. La partita riveste un carattere di assoluta importanza anche da un punto di vista psicologico, uneventuale larga vittoria della Mens-Sana lancerebbe un segnale significativo a tutte le contendenti europee così come uneventuale vittoria esterna del Barça, su un campo difficilissimo come quello senese, farebbe comprendere a tutti che chiunque voglia aggiudicarsi questanno lEurolega dovrà fare i conti di sicuro coi catalani. Gli azulgrana arrivano a Siena con il loro roster infinito: Basile, Rubio, Navarro, Lakovic e Grimau costituiscono uno dei pacchetti di guardie più forti dEuropa con la punta di diamante dellesperienza NBA di Navarro e del talento inarrivabile di Rubio. Si scontreranno, i piccoli di Pascual con un altro pacchetto di esterni favoloso composto da McIntyre, Domercant, Hawkins, Sato, Zizis, Carraretto. Sotto canestro lagilità di Eze e la stazza di Marconato, coadiuvati da Stonerook e Lavrinovic, avranno pane per i loro denti dovendosela vedere con Vazquez, Ndong e Lorbek. Completano un roster stellare Lubos Barton, Erazem Lorbek (del quale sappiamo tutto) e un Pete Mickeal che ha davvero ben impressionato fino ad oggi. I catalani si fanno forse leggermente preferire per profondità di roster e per peso sotto canestro, Siena ha dalla sua il fattore campo e una mentalità vincente che fa ormai parte del DNA dei biancoverdi. Al campo la parola, vinca il migliore. (HUGME)
Difficile trasferta per L’Armani Jeans in quel di Madrid dove ritroverà molte facce conosciute , a partire da quel Ettore Messina che in molti vorrebbero di ritorno in Italia, magari proprio sulla panchina milanese.
Il Real si presenta a questo appuntamento forte di una striscia di 9 vittorie in fila in campionato(senza sconfitte) ed e’ data come una delle squadre piu in forma d’Europa; anche l’Olimpia pero’ e’ in un periodo finalmente sereno frutto di 2 vittorie in fila e, non fosse per la situazione infortunati (Acker e Petravicius ko) che costringe Bucchi a ridurre notevolmente le rotazioni, potremmo veramente dire che il peggio sembrerebbe alle spalle. Rotazioni accorciate che nelle ultime uscite hanno pero’ dato modo a molti giocatori di avere piu spazio, come ad esempio Mordente o Viggiano, ma che in genere in campo europeo si tende a soffrire con dei pericolosi cali di energia che si possono pagare a caro prezzo. Infatti contro Teramo o Cantu’ possono bastare i 7-8 uomini a spartirsi il minutaggio, ma temiamo invece che contro una corazzata come quella madrilena ci sara’ da soffrire, e parecchio.
Specie sotto canestro dove Rocca dovra’ tirare fuori dal cappello a cilindro un vero e proprio coniglio per tenere testa al duo Lavrinovic – Garbajosa (fortuna che Reyes e’ indisponibile), coppia di alto livello europeo, molto completa e complementare tra loro.
Molto interessante il duello all’ala piccola tra Maciulis e il giovane serbo Velickovic (sempre che Messina non lo utilizzi solo da 4) che si sta dimostrando in netta crescita lungo la strada per diventare un “top player” europeo, cosa pienamente nelle sue possibilita’.
Tra le guardie madrilene Milano ritrovera’ la sua vecchia (quasi vecchissima ormai) conoscenza Lou Bullock e il suo vecchio (qui invece molto piu recente) avversario Kaukenas, il quale ancora non ha completato il processo di inserimento nella nuova realta’ dopo gli anni senesi. Vedremo se si sblocchera’ contro Mordente e compagni.
In definitiva comunque partita dal pronostico semichiuso anche se i tifosi biancorossi non devono rassegnarsi anzitempo, specie pensando a cio’ che successe lo scorso anno quando un eroica AJ con 35 scellerati secondi finali butto’ via una vittoria strameritata nonche’ insperata alla vigilia. (CRISTIANO GARBIN)