Dallas (11-4)
Non a sorpresa, se si esclude il pronostico a favore degli Spurs, i Mavericks guidano la loro division, forti soprattutto di un record di 6-2 in trasferta. Lo show di Mark Cuban contro NBA e resto del mondo continua, e siamo sicuri che le antipatie che riesce ad attirarsi addosso da parte delle “istituzioni” recheranno sempre un danno alla propria franchigia. Per fortuna sul campo c’è Dirk Nowitzki. Coach Carlisle gli ha costruito intorno una squadra molto più “quadrata” che in passato, dove però nel quarto quarto si torna sempre dal tedesco (26.9 a partita). E ora è rientrato dall’infortunio anche Marion.
San Antonio (7-6)
Un record che dice molto della situazione degli Spurs, accreditati sicuramente di migliori partenze in passato. Le rotazioni vengono modellate pian piano da Popovich e di certo accadrà anche in questa stagione. Duncan continua a fare il…Duncan (11.2 rimbalzi), anche se gli anni cominciano a pesare per lui come per altri giocatori in nero-argento. La chiave continua a essere Ginobili e la sua forma, che quando al massimo (e quando in campo contemporaneamente con Duncan e Parker) rende ancora San Antonio una delle pretendenti all’anello.
Houston (8-7)
I Rockets che non ti aspetti sono quelli di questo primo mese di regular season. Apparentemente condannati alla mediocrità dai guai fisici delle stars Yao e McGrady, i “razzi” stanno invece facendo molto bene, grazie soprattutto all’apporto di giocatori come Ariza, Battier, Lowry e Scola, anche se sconfitti nell’ultima gara proprio dai “cugini” di Dallas con un pesante 130-99.
New Horleans (7-9)
Crisi nera, nerissima, per gli Hornets. Un Chris Paul sempre più con la valigia pronta e in partenza, forse anche prima della prossima estate, non può bastare, nonostante agli assist sempre innumerevoli aggiunga ad oggi 23.8 punti a serata.
Memphis
Chiudono i Grizzlies, che dire: abbandonati anche da Iverson restano una squadra in divenire, con giovani davvero promettenti e qualche innesto così così (Randolph) magari dal contributo immediato, ma sicuramente non futuribile. Chi vorrà venire a stare da queste parti la prossima estate?