[b]Lottomatica Virtus Roma – NGC Medical Cantù 70-81[/b]
[b]Parziali[/b]
(14-23; 22-15; 20-18; 14-25)
[b]Progressione[/b]
(14-23; 36-38; 56-56; 70-81)
[b]Startin’ five[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma:[/b] Jaaber, Toure, Hutson, Minard, Winston
[b]NGC Medical Cantù:[/b] Green, Leunen, Jeffers, Ortner, Markoishivili
[b]TABELLINI[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma:[/b]
Jaaber 10 (2/4, 1/5 da 3), Hutson 12 (6/9), Winston 13 (3/4, 2/5 da 3), Minard (2/3, 1/5 da 3), Crosariol 12 (6/7), Vitali 9 (0/1, 3/8 da 3), Toure 0 (0/2, 0/2 da 3), Giachetti 6 (3/3), De La Fuente 0 (0/1, 0/1 da 3). NE Gigli, Tonolli e Casale.
Allenatore: Nando Gentile
[b]NGC Medical Cantu[/b]
Green 5 (1/2, 1/1 da 3), Mazzarino 18 (1/2, 4/6 da 3), Leunen 16 (3/5, 2/3 da 3), Jeffers 6 (2/5, 0/1), Ortner 17 (5/9), Markoishivili 9 (2/3, 1/3 da 3), Giovacchini 0, Mian 4 (1/1), Lydeka 6 (3/4). NE Bloise, Meroni, Motta.
Allenatore: Andrea Trinchieri
Arbitri:
Paolo Taurino, Davide Ramilli, Massimiliano Barni
Aria di crisi in casa Virtus Roma, aria pesante che fende il Palalottomatica e rischia di diventare focale per il proseguio della stagione giallorossa, ormai in netta difficoltà mentale e forse anche fisica dopo le brutte battute d’arresto a Siena in campionato ed a Lubjiana in Eurolega quattro giorni fa.
Ed a farne le spese sono essenzialmente il Presidente Claudio Toti, bersagliato a lungo dal gruppo storico della tifoseria romana denominata [i]Warriors[/i], ed il coach Nando Gentile che a fine partita dimostrerà comunque calma e sangue freddo nello spiegare i suoi punti di vista del perchè adesso la Virtus Roma non riesca più a battere nessuno, o quasi, sul parquet di casa, soprattutto se l’avversario è ancora per la terza volta di fila una squadra di peso e cabotaggio comunque inferiore, e nettamente per quanto riguarda questa sera, al roster romano.
Ma anche la squadra, e questo è stato il dato più preoccupante della sconfitta, è sembrata accusare più del lecito questa situazione smarrendo la bussola nel momento in cui, paradossalmente, la Virtus Roma è rientrata in gara dopo una lunga fase di black-out.
Assenti Gigli come si sapeva, ai box di nuovo Gigi Datome che ci resterà per un altro mese e con un De La Fuente che ha fatto una rapida comparsata in campo con un vistoso bendaggio alla gamba sinistra, i vari Hutson, Jaaber, Winston & Co. non sono stati fatti oggetto di alcuna contestazione (se non qualche urlaccio di troppo per l’ex di turno, Herve Toure, decisamente poco preciso e poco presente), anzi, nel momento del rientro in corsa il pubblico ha interamente esultato ed incitato la propria squadra ma hanno avvertito la difficoltà del momento crollando nel quarto finale e questo, ripetiamo, è il dato più allarmante della vicenda.
Il pubblico ha tutto il diritto di applaudire o contestare se lo desidera ma la resa quasi della Virtus nel quarto periodo indica pochi appigli ai quali aggrapparsi nei momenti delicati; anche Luca Vitali, tanto atteso, ha stentato ad esempio pur non finendo poi cosìm male ma sarebbe ingiusto prendersela con lui, tutti i ragazzi in casacca giallorossa hanno mollato psicologicamente ed anche Gentile non ha cavato fuori il più classico ragno dal buco e si dovrà lavorare sodo ed intensamente per riguadagnare la fiducia persa da stasera anche di una buona parte del pubblico oltre ai sopracitati [i]Warrios[/i] che hanno abbandonato a testa china il Palallottomatica, non succedeva da tempo.
Attenzione però, questo non deve sminuire la bellissima prova dei ragazzi di Cantù guidata da questo nuovo coach emergente, Andrea Trinchieri, il quale ha giocato le sue carte come se fosse ad un tavolo di Risiko [i]matando[/i] la Virtus in modo esemplare con sfrontatezza, lucidità ed un pizzico di buona sorte che non guasta mai.
Pronti via e la NGC Cantù vola a 7’23” alla fine del primo quarto sul 2-9 grazie ad un preciso Leunen, una tripla di Green e Markoishivili mentre Roma sbanda paurosamente, solo Hutson segna nella confusione generale. In questo quadro già preoccupante il Presidente Toti, beccato a lungo dai Warrios, si alza dalla sua postazione e tra lo stupore generale va a parlare con loro ma non ne ricava granchè.
In campo la Virtus arranca, Green sembra avere un metronomo nella testa, a 6’12” dalla fine è +11 per Cantù (3-13). Gentile chiama time-out ma la marea azzurra canturina monta, Leunen ed Ortner (splendida la prova dell’ala forte austriaca), alzano il volume sotto canestro, Cantù amministra facilmente anche il +12 adesso a 2’23” dal termine (9-21), quando finalmente, il debuttante al Palalottomatica Luca Vitali infila prima tripla indicando la via della riscossa. Si chiude sul 14-23 per gli ospiti e la rumorosa presenza dei tifosi canturini in festa.
Parte il secondo quarto ed il protagonosta è Nicolas Mazzarino, tripla e +13 (14-26), ed assist per il rientrante Lydeka, Cantù al massimo vantaggio di +14 ad 8’45” dalla fine, 14-28.
Ma finalmente qualcuno in casa Virtus si ricorda d’innescare Crosariol che suona la carica assieme a Luca Vitali, Jaaber e Giachetti mentre Trinchieri intanto aveva ordinato la 2-3.
Roma sale sino a -3 con un mini parziale di 7-0 (27-30), il pubblico di casa tira un sospiro di sollievo e si prosegue con questo equilibrio sino a quando due triple di Minard prima e di Winston dopo e quella di Mazzarino fissano il punteggio sul 36-38 al secondo suono della sirena.
Hutson è in panchina alla ripresa del terzo periodo ed in campo ancora Andrea Crosariol si erge a protagonista (migliore dei suoi come valutazione a fine gara), è proprio lui che sigla l’aggancio sul 40-40 ma fallisce il tiro libero aggiuntivo dopo aver convertito a canesto un bell’assist di Vitali da par suo. Adesso la gara è in puro equilibrio, la Virtus scappa di due, tre punti ma Ora Jeffers, ora Lydeka, ora Mazzarino ed Ortner rispondono colpo su colpo. Trinchieri a 2’38” dalla fine del periodo gioca la mossa Michele Mian che risulterà vincente e piazza Nicolas Mazzarino a playmaker panchinando Jerry Green e si rimette a zona 2-3, la tagliola sul campo è tesa e pronta a scattare per la volpe romana che crede di aver passato il momento buio. Parità al terzo suono della sirena, 56-56.
E Mazzarino, con la prima tripla in uscita dal blocco scultoreo di Otner, buca la retina nella prima azione del quarto finale. Huston rintuzza da sotto ma Cantù stavolta spinge a fondo, la Virtus Roma s’impantana (come spesso capita), sulla 2-3 azzurra in difesa, sbagliano Toure e due volte Winston con spazio mentre dall’altro capo del campo Mian, Leunen e Mazzarino colpiscono inesorabili. Ed a 5’01” dalla fine Leunen sigla il +9 (63-72), ormai l’aria della terza sconfitta in casa consecutiva non è più una chimera per la Virtus Roma che da questo istante in poi metterà a referto solo un tiro di Winston, una tripla di Vitali ed un’entrata di Giachetti, 7 punti e basta mentre i ragazzi di Trinchieri completano il capolavoro disegnato dal loro giovane coach chiudendo ogni varco e siglando il finale +11.
Complimenti sinceri a questo roster canturino, questa sera abbiamo capito perchè si trovasse, tra lo stupore generale, al secondo posto in classifica dopo 5 gare con 4 vittorie. Un organico fiero, compatto, preciso come un’orologio svizzero e grande plauso al coach Andrea Trinchieri, se il buongiorno si vede dal mattino ne sentiremo parlare di questo ragazzo in futuro, ne siamo certi.
[b]MVP Roma[/b]
Il brutto anatroccolo si sta lentamente trasformando in cigno. Andrea Crosariol fa un 6/7 al tiro, 8 rimbalzi e come anticipato prima 18 di valutazione finale. Ma soprattutto regala momenti anche di furore agonistico che in lui erano sconosciuti.
[b]MVP Cantù[/b]
Benjamin Ortner, 25 di valutazione con la sua doppia doppia (17 punti e 10 rimbalzi), s’issa come autentico eversore della trama canturina forse insospettatamente. Sottovalutato in questi anni ?
[b]WVP Roma[/b]
Non è bello sparare sulla Crose Rossa ma amareggia vedere questi ragazzi senza le idee e senza nerbo, ruminare basket senza costrutto.
[b]WVP Cantù[/b]
Otheys Jeffers, il ragazzo che si beccò una pallottola da ragazzo per difendere la sorella dall’ex fidanzato, ha deluso ma solo perchè ci aspettavamo molto da lui, in sostanza non malissimo perchè la vittoria di Cantù a Roma è comunque storica.
[b]SPOGLIATOI[/b]
[b]Trinchieri[/b]
Ho avuto subito la percezione che avremmo potuto fare una buona gara emotivamente parlando, abbiamo controllato molto bene tutte le fasi di gioco, sin dall’inizio, ma mi ha stupito la loro forza danimo dei nostri Ragazzi.
Quando si gioca contro squadre dEurolega (nessuno dei nostri giocatori ha mai giocato a quei livelli), si deve giocare in modo accorto, senza disunirsi nei momenti in cui presumibilmente arriva l’ondata e ci siamo riusciti a tenere botta soprattutto mentalmente. E la cosa più incredibile è che Roma abbia perso in casa tirando 17 volte in più di noi e questo ha pesato eccome ma abbiamo giocato con giudizio impedendo, ad esempio, a Jaaber il campo aperto perchè se ci becca lì ci fa a fette !!!!
Sì, ci siamo arrabiati molto dopo la sconfitta di scorsa domenica, abbiamo perso male contro Biella ma sono comunque un allenatore fortunato perché questi ragazzi mi ascoltano, sono venuto a giocare punto a punto, ho spiegato loro come avremmo dovuto gestirci e loro mi hanno ascoltato alla perfezione, un grande applauso va a loro, assolutamente.
Green ha giocato una gran gara ma poi ha capito lui stesso che Nicolas Mazzarino stava andando benissimo e non ha fatto una piega quando ha compreso che non sarebbe più rientrato, grande professionista.
I millibar erano tanti stasera a sfavore della Virtus, è vero ma speravo di giocare contro la Roma più completa possibile ma senza Gigli, Datome, De La Fuente ha permesso d’innescare gli altri che non possiamo tenere, come Winston e Minard ma non abbiamo perso di vista l’obiettivo di giuoco.
La mia religione è il lavoro, basta, non ci sono segreti. Lavoro, lavoro, lavoro.
Ed anche un livello d’integrità professionale elevata, dato che Cantù non può proprio permettersi di sbagliare mi sento come investito di questo compito e ne sono grato a chi mi ha dato questa opportunità
[b]Gentile[/b]
Complimenti a Cantù perchè ha giocato una buonissima partita, tirando benissimo e con ottime percentuali, noi di contro abbiamo prodotto tanto ma con percentuali basse. Ottimi loro con Mazzarino ed Ortner, giocatori desperienza, abbiamo lottato ma alla fine bisogna ammettere che siamo crollati. Hanno messo dentro canestri allucinanti anche con la mano davanti ma i miei migliori compliementi a loro, Noi dobbiamo stringere i denti e lavorare duro, a tutti capita un momento di difficoltà nella stagione e Noi lo stiamo vivendo ora.
Sì, ho sentito la contestazione ma non mi tocca, sono abituato a sentire cori contro da sempre, ma non mi scalfiscono, sono fatto così.
Sono una persona limpida ed onesta, forse la piccola parte di gente che urlava contro di Noi non ha mai voluto apprezzato il nostro lavoro, hanno creato della tensione ai ragazzi e ci sono riusciti, i miei ragazzi lhanno sentita, è vero, non capita spesso di fare bene in Eurolega con prestazioni magistrali (esclusa Lubjiana in cui abbiamo fatto male), e sentirsi contestati.
Abbiamo perso sicurezza e così è venuta meno la voglia di lottare…Ora bisogna essere bravi, stringerci attorno alla squadra, da anni il Presidente Toti sta facendo grossi sacrifici e non capisco cosa cercano questi contestatori, Noi guardiamo avanti.
Sì, non voglio trovare alibi, un filo di calo di stanchezza c’è, Ibby effettivamente è in calo dopo una primissima parte splendida ma è normale credo.
Datome starà fuori per un mese.
No, mi preoccupa solo il fatto che stiamo perdendo fiducia, confidenza, quando diciamo che la squadra è giovane accade questo, tiri a campo aperto sbagliati, ci vuole pazienza e dobbiamo lavorare. Ripeto, a me la contestazione non mi tocca ma i ragazzi sono giovani e ne risentono, sicuro, la squadra ha sofferto ma ha reagito, poi si è persa.
Sono contento per Crosariol, sta crescendo tanto, non si è arreso mai e secondo me andrà ancora meglio, vedrete.