[b]Lottomatica Virtus Roma – Banca Terca Teramo 61-80[/b]
[b]Parziali[/b]
(20-17; 14-25; 14-21; 13-17)
[b]Progressione[/b]
(20-17; 34-42; 48-63; 61-80)
[b]Startin’ five:[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma: Giachetti, Jaaber, Hutson, Winston, Toure.[/b]
[b]Banca Tercas Teramo: Poeta, Amoroso, Jones, Stanescu, Diener[/b]
[b]TABELLINI[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma[/b]
Jaaber 3 (0/2, 1/6 da 3), Winston 21 (7/11, 2/4 da 3), Hutson 10 (2/8), Crosariol 3 (1/2), Minard 0 (0/2), Toure 0 (0/1 da 3), Vitali 6 (2/5 da 3), Giachetti 2 (1/1, 0/1 da 3), De La Fuente 13 (3/5, 2/4 da 3), Tonolli 3 (0/2, 1/2 da 3). NE Gigli e Di Pasquale.
Allenatore: Gennaro di Carlo
[b]Banca Tercas Teramo[/b]
Poeta 16 (3/5, 2/3 da 3), Amoroso 7 (0/1, 2/4 da 3), Cerella 0, Hoover 13 (0/1, 3/3 da 3), Jones 5 (1/2, 1/4 da 3), Marino 6 (2/3 da 3), Young 8 (4/5), Diener 12 (3/5, 2/3 da 3), Stanescu 5 (2/2), Jurak 8 (2/4, 0/1 da 3). NE Lulli e Gennaro
Allenatore: Andrea Capobianco
Arbitri: Tolga Sahin, Roberto Chiari, Saverio Lanzarini
Roma. – Chiediamo scusa fin d’ora ai Nostri lettori ma, francamente, non riusciamo a trovare questa sera una forma scritta adeguata per descrivere, per dare una vaga idea di cosa possa essere cestisticamente la Lottomatica Virtus Roma anzi, quello che non rappresenta oggi la Virtus Roma coniugata al gioco del basket.
Un team impalpabile, sciatto, confuso, inesistente nei suoi uomini teoricamente più rappresentativi che han dato anche questa sera prova di scarsissimo carattere e personalità.
Sgombriamo però subito il campo da maliziosi sottintesi o malcelati equivoci: nessuno si aspettava da Gennaro Di Carlo, sostituto del dimissionario Nando Gentile appena 36 ore fa, di vedere improvvisamente il bel gioco o la strategia vincente come il più classico dei conigli tirato fuori dal sempre più classico cappello a cilindro, ma ci si aspettava grinta, cuore oltre l’ostacolo, determinazione e voglia di combattere.
Neanche questo, un abbozzo di gioco e di voglia di esserci si è visto per buoni tre quarti del primo tempo ma nel momento stesso in cui la perfetta macchina da gioco messa in piedi forse da uno dei migliori coach italiani della [i]novelle vogue[/i], al secolo Angelo Capobianco, ha deciso di operare uno strappo deciso ma non definitivo, la Virtus si è letteralmente afflosciata ed arresa dall’interno alle proprie contraddizioni tecniche, alle proprie involuzioni, alle proprie strane ed ingiustificate indolenze.
Un primo segnale si era avuto allorquando, a 4’10” dal termine dell’intervallo lungo, Capobianco faceva tirare un pò il fiato al solito lucido e determinato Beppe Poeta sul punteggio di 29-32 per Teramo e la Virtus non riusciva assolutamente ad approfittarne collezionando tiri liberi sbagliati (uno su due Crosariol, due su due Jaaber), palle perse (20 anche questa sera in totale), e non riuscendo minimamente a mettere pressione alla Tercas, nemmeno a superarla nel punteggio: al rientro di Poeta in campo, a 2’25” dall’intervallo, il risultato diceva 32-34 e Teramo allungava subito dopo, e definitivamente, sino a chiudere sul 34-42 grazie alla mira mortifera di Hoover e Tommaso Marino ma anche ad una costruzione del singolo tiro mirabile.
Ed alla ripresa del gioco invece di reagire con veemenza, la Virtus rientrava tardi dal lungo intervallo, nemmeno due minuti per scaldare le mani, si cominciava il terzo quarto e si liquefaceva, letteralmente, come neve al sole, punto.
Eppure non era cominciata male, Winston contro tutti a siglare da due, da tre e dalla linea dei liberi per un totale di 10 punti contro i 10 di Teramo a 2’32” dal primo intervallo, ma era evidente che qualcosa nella parte giallorossa andava in modo farragginoso: Toure si distingueva per due palle perse consecutive su altrettanti tentativi di bucare in penetrazione la munita difesa biancorossa mentre la zona di Teramo metteva a disagio il circolare della sfera nel giusto modo; contemporaneamente, dall’altra parte del campo, si attaccava il pitturato ed il ferro, costruendo lo spazio per comodi tiri da 3 per Amoroso e Diener e si cercava di mettere a disagio uno svagato Andrè Hutson.
La Virtus riusciva anche ad allungare grazie a De La Fuente ed ad un bell’assist di Vitali per Crosariol che in movimento affondava a piene mani nel canestro teramano (sarà l’unica azione di questo genere in tutta la partita per la premiata italica ditta), 17-13 a 2’13” dalla fine ma prima Poeta eppoi Young siglavano il pareggio, prima che Vitali siglasse allo scadere una tripla delle sue.
Anche Jaaber dava finalmente segno di sè, tripla e Roma +3 ad 8’16” ma uno sciocco fallo di Tonolli su Hoover consegnava tre tiri liberi al tiratore di Capobianco: altro segnale ??
Il resto lo abbiamo già anticipato e risparmiamo ai tifosi della Virtus il dettaglio di un terzo e quarto quarto veramente inguardabile, ove la mente probabilmente indicava cosa fare ma che i muscoli, o peggio la testa, non ne volevano sapere d’eseguire.
Complimenti comunque vivissimi al team di coach Andrea Capobianco: cattivo, sicuro, preciso e deciso, ha capito quando e come piazzare l’esplosivo nei punti cardine dell’impalcatura romana facendo brillare al momento giuste l’esplosivo e costringendo l’Urbe ad altri giorni di sofferenza e d’angoscia ed a minuti di vero imbarazzo nel gioco e nello spirito.
Applausi a tutti, indistantamente, ed anche se giocare contro questa Lottomatica Virtus Roma sia oggi meno complesso del solito, non va dimenticato l’ottimo 57% da 3 con qualche tiro sputato addirittura dal ferro ma adesso Teramo affronta anche 3 gare a settimane, eppure, a dispetto di quanto ci siamo sentiti ripetere dall’Urbe non meno di pochi giorni fa, viaggiare in Europa e giocare con queste frequenze non crea affatto problemi se hai lo spirito e la voglia giusta per farlo.
Ci fermiamo quì, attendiamo il nome del nuovo allenatore per la Virtus che dovrebbe essere ufficializzato addirittura anche nella notte ma, francamente, la nostra sensazione è che non basti un Boniciolli, un Blatt per colmare alcune lacune di carattere e di personalità di questo roster.
Forse qualche giocatore è stanco di vivere in questa Virtus, perdere ci sta ma farlo in questo modo, con poca dignità, non è usuale e dovrebbe far riflettere molto a chi di dovere su come gestire un gruppo di Top-players, o presunti tali.
Ci auspichiamo pertanto che si abbia il doloroso coraggio di capire che forse dopo l’amarissimo calice bevuto questa primavera con l’eliminazione di Biella dal campionato sono stati fatti enormi errori strutturali, che gridare al complotto arbitrale non salva la faccia ma che nasconde solo le proprie responsabilità: è tempo di scelte forti, si è ancora in tempo ma attenzione, Pesaro questa sera ha vinto e Napoli ha fatto (finalmente..), sudare freddo Varese prima di capitolare.
La clamorosa e dolorosa esperienza della Fortitudo l’anno scorso speriamo sia ben presente nella testa del Presidente Claudio Toti, quantomeno il General Manager Bottai lo ha capito e bene se ha dichiarato a fine gara, con un filo di voce, che la situazione è da “..Malati gravi…..” .
Vediamo, siamo fiduciosi ma anche certi che si dovrà fare in fretta e bene, cose che però in questi ultimi tempi alla Virtus non riescono molto bene.
[b]MVP Roma[/b]
Winston, ha predicato nel deserto, bravo a crederci ed a non mollare, facendo anche tanta confusione ma almeno…..Assieme a Rodrigo De La Fuente, proprio colui che questa estate si era scelto di allontanare perchè non adatto a questo roster…Benino Luca Vitali, qualcosa di decente in difesa ma ci aspettiamo molto ma molto di più da lui.
[b]MVP Teramo[/b]
Ottimo Beppe Poeta. Chirurgico, il suo bisturi è affondato nel ventre molle della Virtus facendolo a pezzettini: penetrazioni, scarichi, tempi giusti nel passaggio per mettere in ritmo le bocche da fuoco, prova magistrale da 19 di valutazione. Ottimo anche Ryan Hoover, 18 di valutazione e 100% da 3. Applausi anche al giovane Tommaso Marino, classe 1896, due triple vincenti e nei momenti topici della partita, bravo !
[b]WVP Roma[/b]
I due giocatori sui quali la Virtus puntava per questa stagione si chiamano Ricky Minard ed Herve Toure. Valutazione per il primo -1, valutazione per il secondo -3.
[b]WVP Teramo [/b]
Bobby Jones ha portato la sua razione di fieno in cascina ma ci aspettavamo di più da lui, prova opaca e tenzioni (inutili..), con Crosariol. Ma recita anche lui la sua parte.
[b]Spogliatoi[/b]
[b]Capobianco[/b]
Penso che abbiamo fatto una gara con grandissima capacità mentale per comandare il ritmo della gara. Sapevamo di affrontare una Roma con un equilibrio precario ma dovevamo fare grande attenzione e ci siamo riusciti, ed è stata una sceta che mi fa felice.
Abbiamo difeso bene con zona, zonepress, senza lasciare a loro tanti tiri aperti e quindi facendoli correre il meno possibile.
Penso perciò che siamo stati molto bravi in questo ma stiamo studiando ancora, possiamo migliorare ed essere più cinici senza subire ed evitare di subire i canestri allultimo secondo dei 24 secondi.
Ma non dimenticatevi che ci siamo allenati poco insieme tra infortunii di questo o di quello, ora abbiamo cominciato ad allenarci assieme ed oggi ci è anche mancato Lulli che è rimasto in panchina ed abbiamo vinto anche senza di lui.
Ma mi è piaciuto molto vincere con sacrificio: traduco, molti miei uomini stanno capendo cosa significa giocare tanti minuti senza ricevere palla, con il loro gioco senza palla che generano movimenti e blocchi tatticamente da manuale per liberare i nostri tiratori.
Il campionato è di altissimo livello quest’anno ma tutti siamo consapevoli di questo.
In questa squadra non cè un vero leader e sarebbe riduttivo indicarne uno. Oggi vedo un aiutarsi vicendevolmente e la cosa mi piace parecchio, lavoriamo molto sul materiale tecnico ed umano e renderli consapevoli di loro stessi.
Altra cosa che mi è piaciuta ?
Di solito toppiamo il terzo quarto, oggi invece siamo riusciti a tenere duro con convizione mentale e psichica. Abbiamo reagito molto bene ma dietro cè un grande lavoro di squadra. Dieci rimbalzi in difesa concessi a Roma li abbiamo dovuti concedere perché davanti avevamo giocatori importanti, non dimentichiamolo questo. Secondo me possiamo ancor migliorare, soprattutto tatticamente, siamo ancor al 70% del reale potenziale.
Lobiettivo di questa stagione è vedere una squadra che ama far bene le cose, entrare nei playoffs è molto bello ma oggi, ad esempio, vivo alla giornata e le tre partite in settimana è unemozione fortissima, è difficile dire adesso cosa mi piacerebbe vincere.
Intanto oggi, vediamo cosa accade domani !
[b]Di Carlo[/b]
In questo momento la squadra è frastornata, è un momento difficile, particolare. Ho notato personalmente che quando insorgono difficoltà perdiamo fiducia, e la si vede nettamente e questo aspetto emotivo ha condizionato tutta la seconda parte della gara, fermo restando che ad un certo punto il malanno di Jaaber è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, ha subito una distorsione alla caviglia.
Si aspettava una prova di carattere ma non ci siamo riusciti, le dimissioni di Nando hanno reso difficile tutto, troppo difficile contro un avversario che ha giocato molto bene.
Dobbiamo finire di parlare adesso e lavorare duro, non cè altro da dire, le parole terminano. Dispiace veramente molto per noi che la viviamo dal di dentro è una situazione bruttissima, e immaggino che anche vista da fuori lo sia.
Secondo me ancora abbiamo tempo per rimediare, pensiamo ad esempio a Milano che lanno scorso ha fatto 8 sconfitte consecutive eppoi ha fatto la finale scudetto, stiamo calmi e lavoriamo.
[b]Bottai[/b]
La società domani comunicherà il nome del nuovo allenatore che ha seguito la squadra non dal campo ma anche grazie alle partite visionate in televisione, e lui ci dirà se il roster ha dei problemi o necessita di cambiamenti, vedremo le sue idee e stanotte o meglio domani mattina prenderemo la decisione e cerchiamo un allenatore che potrà, siamo a questo punto malati gravi.