FERRARA Presentare la sfida tra Carife e Angelico è la cosa più banale che può capitare a un addetto ai lavori, meglio ancora se il compito gli viene assegnato in un uggioso pomeriggio padano che invoglia senza indugi allozio sfrenato, e quindi a perdere poco tempo nel lavoro di cronista palla a spicchi.
Perché banale? Perché la Carife deve vincere e basta, anche se lAngelico è più forte, ha il miglior italiano del campionato (Aradori), due Usa che possono fare sempre la differenza (Smith e Jones), altri due tricolori esperti e con punti nella mani (Soragna e Garri), e cerca i due punti che valgono il biglietto per la F8 di Coppa Italia. Tutto ciò non serve e non fa testo, la squadra di Valli deve andare oltre, lostacolo, se vorrà rimanere in corsa per salvarsi. Altrimenti ciao serie A.
Non è pessimismo, ma realismo. Con soli 6 punti in classifica la Carife è obbligata a girare la boa del campionato almeno a quota 8, senza cioè perdere di vista la coppia Varese Cremona sulla quale farà la corsa salvezza. Tutto il resto non conta, è aria fritta. E vero, potremmo scrivere pagine e pagine di elucubrazioni cestistiche, fare ragguagli tecnici, toccare le corde del cuore dicendo che Spinelli, dopo due stagioni tra i lanieri, sarà lex di turno che cercherà di far provare ai tifosi biellesi ciò che la scorsa stagione fece provare a quelli ferraresi. Ma non servirebbe.
Insomma, gira e rigira, la Carife deve comunque vincere, facendo solo una cosa, perdippiù semplicissima: buttare sul campo quellenergia più mentale che fisica già vista contro la Benetton, quando la famiglia estense era ancora scossa per il divorzio da Jamison. Domani però ci sarà il signor Sharrod Ford, e non è poco in termini di sicurezza sotto i tabelloni, dove spesso si vincono le partite.
Dopo la batosta di Caserta lambiente ha vissuto una settimana difficile, e mentre Valli si è chiuso in palestra a lavorare sodo, la società è rimasta attentissima al mercato, mentre il popolo dei tifosi si è diviso tra quelli che ancora ci credono e quelli che invece hanno già issato la bandiera bianca della resa. I numeri confortano i primi (ci sono ancora 32 punti in palio), la realtà sconforta gli altri, che vedono la salvezza alla quota minima di 22 punti, ammesso che siano sufficienti, e ciò significherebbe vincere almeno altre 8 partite e ribaltare i confronti diretti con Varese e Cremona. Tutto è possibile, chi avrebbe scommesso un solo euro solo otto mesi fa sulla retrocessione della Fortitudo? Ecco allora che la speranza consente ancora alla Ferrara dei canestri di battersi, tutti insieme, per fare un passo alla volta e arrivare così al traguardo salvezza.
Sfumato laffare Becirovic (maledetto, per la Carife, linfortunio di Finley!), la società è comunque vigile sul mercato, ma serve un fuoriclasse in regia, e di fenomeni in giro proprio non se ne vedono. La sensazione è questa: battendo Biella avrebbe ancora senso rinforzarsi per tentare il tutto per tutto, anche per rispettare gli abbonati; in caso di sconfitta, diventando scarsissime le possibilità di salvezza, si rinuncerebbe al rinforzo, terminando la stagione con lorganico a disposizione.
Riccardo Comastri
Si gioca al Palasegest, domenica 24 gennaio, ore 18.15
Precedenti: due successi di Biella negli unici due confronti della scorsa stagione
Arbitri: Cerebuch, Pozzana, Gori