FERRARA Si rischia di diventare monotoni nel presentare gli incontri casalinghi della Carife, ma non è colpa del cronista se ogni partita, almeno fino alla prossima, ha unimportanza vitale e quindi si è costretti a scrivere che non ci sono alternative alla vittoria se si vuole ancora sperare nella salvezza.
Carife Armani Jeans, una sfida sulla carta abbastanza facile da pronosticare, confrontando non il blasone ma i rispettivi roster. Eppure di scontato questanno ci sono solo le assurde sconfitte di Napoli che ridicolizzano un intero movimento i cui responsabili ora imprecano, come se piovesse dopo mezzora di tuoni, fulmini e saette. Nulla di scontato, si diceva, proprio in virtù di quanto riesce a tirare fuori la Carife quando ha lacqua alla gola, ossia quellossigeno che gli permette di gonfiare il canotto della speranza. Attenzione, però, lAJ non è né la Benetton nè lAngelico, ma è squadra dalla consistenza tecnica più tosta e dalla panchina che non finisce più. Una squadra che non fa mistero di voler rigiocare la finale scudetto contro Siena, ed i mezzi non le mancano.
Tuttaltro obiettivo allombra del Castello Estense, dove la tifoseria si divide tra i rassegnati e gli irriducibili ottimisti: solo 8 punti nel girone dandata, un altro sogno di vittoria solo accarezzato a Teramo ed ora lobbligo di vincere almeno 7 delle restanti 14 partite, cercando anche di ribaltare la differenza nei confronti diretti con Cremona e Varese. Ce nè abbastanza per far scoppiare la testa, ma la Carife non ha alternative, e allora si deve cominciare a far fuori la prima della lista, ossia Milano, per poi andare a Cremona a conquistare altri due punti doro.
Strano destino tra Carife e AJ, il cui play attuale, Becirovic, aveva già in tasca il biglietto per Ferrara quando si è infortunato Finley, così ha dirottato su Milano. Sany Boy avrebbe dovuto contribuire alla salvezza della truppa di Valli assieme a Sharrod Ford, il cui inserimento è ormai cosa fatta anche se contro lo squadrone meneghino dovrà fare gli straordinari sotto canestro. Ma tutta la squadra è chiamata ancora a dare il 101%, soprattutto in difesa, il vero marchio di fabbrica di coach Valli, e dovrà stringere i denti anche Spinelli, che praticamente non si è allenato perché a Teramo ha preso un pestone da urlo e ha dato lavoro allo staff medico. Figuriamoci se la Carife può disquisire sul piede dolorante del suo play quando cè da confezionare un miracolo; no, con un obiettivo così grande davanti non esistono alibi, più forte è lavversario e maggiori sono le motivazioni per poterlo battere.
Anche perché la Carife ha un conto aperto con lAJ: tre partite, tre sconfitte, mai una batosta, anzi. Stagione 2008/2009, passa Milano a Ferrara (61-63) con bomba di Hall e successiva entrata di Collins massacrato da Hawkins: tutto regolare. Vabbè, cè il blasone Ritorno al Palalido, vince ancora Milano (76-74) che deve ancora ringraziare la terna arbitrale per i regali, e sul furto sono tutti daccordo. Si, però, con sto blasone Nel primo confronto di questa stagione lAJ si è imposta 71-66 faticando più del lecito. Insomma, la Carife ha qualche buon motivo per vendicarsi, e se per trovare la carica giusta non dovesse servire guardare i precedenti, basterà guardare la propria classifica, disperata, per caricare la squadra come una mina.
Riccardo Comastri
Si gioca domenica 7/2, ore 18.15, al Palasegest di Ferrara
Arbitri: Sahin, DEste e Weidmann