ROMA – E’ oramai da tempo una classica del nostro torneo questa partita che mette a confronto una squadra dalla storia unica del nostro basket, la Varese che al sol pensiero fa andare con la mente ai favolosi anni ’70, e colei che sta cercando, dopo un’accecante bagliore a metà degli anni ’80 (vittoria di fila in campionato, Coppa Campioni e Coppa Intercontinentale), di ritargliarsi fama, gloria e prestigio ma annaspando tra passi avanti, pochi, e diversi passi indietro, purtroppo la maggioranza.
Analizziamo i motivi perciò che rendono la sfida di domani sera al Palalottomatica ricca di incognite e punti interrogativi.
[b]Lottomatica Virtus Roma[/b]
A Roma non lo si vuole urlare ai quattro venti con troppa foga per timore di veder svanire tutto in una nuvoletta di fumo simile a quella che sta bloccando il traffico aereo del nord Europa in queste ore, ma la vittoria di domenica al PalaScapriano ha dato sangue e vigore alla solita Virtus anemica e sciatta versione trasferta.
Intendiamoci, non resterà quella di domenica scorsa a Teramo una vittoria da ricordare e conservare negli annali come une delle più stupefacenti del team romano ma ha scacciato le streghe, ha dato un minimo di consapevolezza nell’affrontare squadre come quella abbruzzese che, prima di deporre le armi ed arrendersi, ti fan sudare le proverbiali sette camicie.
E mercoledì sera un’altra vittoria, in amichevole contro l’EFES di Mister Igor Rakocevic e Bootsy Thorthon, a conferma che i ragazzi sembrano stiano finalmente entrando nell’ottica [i]boniciolliana[/i] del sistema e della concentrazione come massimo comune denominatore della partita singola, e non solo.
Ora la marcia d’avvicinamento ai [i]playoffs[/i] non deve fermarsi, deve proseguire senza timori e ritrosie e per battere una Varese malmessa ma pronta a vendere cara la pelle bisognerà azzannare la partita con rabbia e cattiveria.
Parola d’ordine, fermare o quantomeno limitare la coppia Slay-Childress e controllare sul perimetro la coppia Morandais – Jobey Thomas, soprattutto quest’ultimo che è il miglior realizzatore della Cimberio con i suoi 12,3 punti di media a gara.
E qualche dubbio sorge sulla difesa capitolina, ier quasi marchio di fabbrica dell’era Boniciolli ma che domenica a Teramo ha avuto un andamento troppo altalenante, domani non si potrà concedere spazio e fiducia a giocatore di striscia come appunto Slay e Thomas.
Si attende inoltre il riscatto da Gigi Datome, letteralmente “al palo” a Teramo non appena si è ricordato che gli mancano 28 punti per raggiungere i 1.000 punti in Lega A, e si cerca anche una prova d’orgoglio e di carattere da un Crosariol abulico e sfiduciato da prestazioni poco sostanziose.
[b]Cimberio Varese[/b]
La Cimberio aveva iniziato alla grande il torneo dopo il trionfo nel purgatorio in Lega Due al punto tale che oggi non si sarebbe potuto prevedere questo stato di cose.
La gloriosa squadra lombarda era partita a spron battuto alla prima giornata annientando l’odiata rivale di sempre, la Milano tutta rossa di Giorgio Armani e Livio Proli, e la coppia Childress-Slay fece stroppicciare gli occhi a tutta Masnago. Ma all’indomani quasi della bella prova, qualche problema per il lunatico, eclettico ragazzo da Memphis, al secolo Ron Slay e la conferma dell’acciacco alla schiena: infortunio e lungo stop.
Coach Pillastrini non ama le scuse o gli alibi ma effettivamente l’impianto di gioco veniva stravolto, la squadra si smarriva ed ecco l’altalena di prestazioni e soprattutto di risultati che vede Varese oggi rischiare una retrocessione assolutamente non preventivata.
Ma si sa, quando la pressione sale, gente come Childress, Capitan Galanda, Michel Morandais non mollano, anzi, si esaltano e pensare che la Virtus ne faccia un sol boccone è fuori luogo.
Varese per cercare d’intimorire la Lottomatica dovrà mettere pressione a Giachetti e Vitali in regia per sporcare il più possibile la linearità che i due playmakers italiani sembrano aver scovato nelle pieghe del sistema di Boniciolli.
Si soffrirà sotto le plancie e sotto questo punto di vista il fatto che Hutson non giocherà è una carta in mano a favore di Pillastrini che vanta un bel record contro Boniciolli, vincendo per 11 vittorie contro le 8 dell’ater-ego triestino.
Infine, tanta calma in attacco, si dovrà cercare di far lavorare e quindi far stancare la difesa giallorossa per trovare il varco o il tiro il più aperto e comodo possibile.
[b]Si gioca al:[/b] Palalottomatica, sabato 17 aprile ore 20.30.
[b]Precedenti:[/b] fattore campo nettamente a favore dei capitolini che vantano ben 20 vittorie su 29 partite.
[b]Arbitri:[/b] Sabetta, Seghetti, Gori.
Fabrizio Noto/FRED