Virtus Canadian Solar Bologna vs NGC Cantù: 89-78
Parziali
(13-24; 28-16; 28-13; 20-25)
Progressione
(13-24; 41-40; 69-53; 89-78)
Startin five
Virtus Canadian Solar Bologna: Jackson, Moraschini, Moss, Sanikidze, Fajardo
NGC Cantù: Green, Markoishvili, Micov, Leunen, Urbutis
Arbitri: Paternicò, Pozzana, Martolini
Casalecchio di Reno.
Partita senza domani in scena a Casalecchio con la NGC ancora senza Ortner e la Virtus che oltre al solito Koponen deve fare a meno anche di Maggioli azzoppatosi definitivamente durante il riscaldamento, mentre, contrariamente alle aspettative, nei 12 è presente Andrè Collins.
Solita partenza ad handicap per la Canadian Solar contro l’ NGC, i bolognesi infatti paiono paralizzati dalla paura ed i canturini sono bravissimi a scappare immediatamente. La Virtus sbaglia tutto lo sbagliabile in attacco, perde palloni su palloni, soprattutto con uno spaesato Fajardo, mentre in difesa non riesce neanche ad accoppiarsi bene nei rientri. Cantù è bravissima a sfruttare le deficienze bolognesi e si porta immediatamente sul +15, con Markoishvili e Micov sempre pronti a punire tutti i mismatch. Gli uomini di Lardo, con l’ eccezione di Moss, paiono al tappeto, ma una bomba di Vukcevic, unico lampo in una partita anonima, sembra dare la sveglia ai bianconeri e per la Virtus chiudere a -11 pare un affarone: 34-7 la valutazione a fine quarto per i brianzoli.
Sale di intensità la difesa virtussina nel secondo quarto, lasciando un po’ più spazio ai lunghi canturini, ma sporcando tutte le linee di passaggio verso gli esterni lombardi e l’ ingresso di Kangur cambia la partita offensivamente: l’ estone infatti punisce da fuori con regolarità aprendo spazi per Fajardo e anche Collins comincia a trovare punti da fuori. I soli Leunen e Lydeka non bastano ad arginare la marea virtussina che piano piano cresce e che riesce incredibilmente a segnare 28 punti in un quarto, anche la valutazione di squadra viene capovolta e a fine parziale recita 46-45 per i bolognesi.
Dopo l’ intervalla lungo Bologna rientra meglio dagli spogliatoi trovando un Andrè Collins in versione ferrarese, mentre Trincheri prova a scuotere i suoi giocatori facendosi fischiare un fallo tecnico dopo solo 3 minuti, causato da un non fischio su un probabilissimo fallo di Fajardo. La scossa non parte, ma anzi è la Virtus che chiude il quarto in un crescendo rossiniano firmando, con il solito Collins, un parziale di 11-1. Incredibilmente i bianconeri riescono a segnare altri 28 punti in un quarto, si potrebbe dire “ Miracolo a Casalecchio”.
Se sul -16 qualcuno pensava che Cantù mollasse, non ha capito molto della squadra di Trincheri. Markoishvili suona la carica per i suoi compagni cominciando a segnare da tutte le posizioni e prendendosi cura di Collins in difesa. La NGC arriva in un amen a -9, ma l’ uomo che non ti aspetti, Sanikidze, la ricaccia indietro subito con una bomba frontale. Sembra una sfida al miglior georgiano ed è ancora quello canturino che dall’ arco porta i biancoblù a -6, ma ancora il n° 13 bianconero, sempre dall’ arco, e sempre frontalmente, respinge l’ assalto. Gli uomini di Trincheri non mollano, ed ancora con Leunen arrivano a -5 con più di due minuti ancora da giocare, però è sempre Sanikidze a tenerli a bada, chiudendo la partita, sul +9, con un rimbalzo offensivo preso dopo una serie interminabile di salti.
PLAY OF THE GAME: le due bombe frontali di Sanikidze sono sicuramente quelle che hanno sparigliato la gara.
MVP: Andrè Collins, nonostante non dovesse neanche giocare è lui che con le sue accelerazioni e le sue fiondate dall’ arco ricuce lo svantaggio prima e scava il break decisivo per i suoi colori. La prima vera partita dal Collins che Bologna prelevò da Ferrara.
WVP: incisivo e razionale nelle ultime 3 vittorie contro Bologna Jerry Green stavolta non si ripete. Dopo un inizio promettente non riesce mai a sfruttare il mismatch contro Collins e troppe volte fa ristagnare la palla senza costrutto. Sbaglia anche una bomba fondamentale che tarpa le ali della rimonta brianzola.
Le cose da salvare:
Virtus Canadian Solar Bologna: anche durante le brutte partite la Virtus è una squadra, magari brutta, ma una squadra. Grande ultimo quarto di Sanikidze ed altra partita col 100% al tiro su azione di Kangur. Importantissimo Moss che nel tragico inizio virtussino prova a tenere a galla la baracca.
NGC Cantù: grande gara di Markoishvili che oltre a segnare 23 punti toglie dalla partita Collins nell’ ultimo quarto. Bene a tratti gli atipici Micov e Leunen, che si devono sacrificare nel dare una mano a Lydeka, unico vero lungo lombardo.
Le cose da perdere:
Virtus Canadian Solar Bologna: incolore la prova di Vukcevic, che oltre una bomba fa poco altro, se non perdersi regolarmente l’ uomo nelle rotazioni difensive. Prato è in slump da un po’ troppo tempo.
NGC Cantù: Giovacchini non è riuscito a dare nulla, mentre Lydeka, nonostante offensivamente abbia dato molto fastidio ai lunghi virtussini, non può segnare a referto zero alla voce rimbalzi.
Sala stampa:
Trincheri: dopo un ottimo inizio abbiamo concesso troppo in difesa, non ci è mai capitato di concedere 28 punti nei quarti centrali. Il fallo tecnico è colpa mia, sono un esordiente nei play-off e ho peccato di inesperienza.
In campo ci sono anche gli avversari e oggi hanno fatto canestri molto difficili, penso alle bombe di Collins nel terzo quarto o a quelle di Sanikidze nel quarto quarto. La serie era aperta prima ed è aperta ora. Nei play-off ogni gara ha situazioni differenti e protagonisti differenti.
Nel secondo quarto è aumentata di intensità la difesa Virtus, sono aumentati i contatti e le nostre spaziature ne hanno risentito.
Lardo: Chiedo scusa a tutti i giornalisti, ma quando sabato ho detto che Collins non avrebbe giocato non ho fatto pretattica, ma proprio lo staff medico lo aveva escluso. Oggi dagli esterni abbiamo avuto più pericolosità e più circolazione. Questa è una squadra che più gioca e più può migliorare, col tempo i nuovi capiscono meglio il nostro gioco e gli infortunati riprendono confidenza col campo. Avevamo bisogno di una vittoria a tutti i costi e per questo all’ inizio eravamo molto tesi. Dopo il parziale iniziale non ho voluto alzare la tensione con urli o strepiti, pian piano abbiamo cominciato a difendere, visto che la tensione ci aveva paralizzato. Con Koponen avevamo trovato buoni equilibri e con il rientro di Collins questi equilibri li abbiamo parzialmente ritrovati, aumentando così anche la convinzione nelle cose che dobbiamo fare. Maggioli mercoledì non dovrebbe esserci, a metà riscaldamento ha accusato un ulteriore dolore ed è andato negli spogliatoi.
I rientri difensivi errati dell’ inizio erano dovuti alla tensione. I maggiori tiri liberi tirati stasera significano che abbiamo interpretato meglio il metro arbitrale e che abbiamo girato meglio la palla. Noi nei momenti di pausa tra un’ azione e l’ altra tendiamo a rilassarci leggermente e loro sono stai bravissimi a punirci sempre.Devo ringraziare la curva che anche sul -15 ha continuato a sostenerci, mercoledì avremo bisogno di essere tutti uniti per provare a pareggiare la serie.
Andrea Cesari