Milano vince con il cuore, il sacrificio e la voglia di lottare, sia contro la Lottomatica che contro la sfortuna cronica che ormai ha deciso di guardare sempre con disprezzo le sorti biancorosse.
Roma gioca una partita di comando, quasi sempre avanti nel punteggio grazie ad uno stellare primo quarto ed offre anche del buon basket dal punto di vista offensivo, ma viene condannata dalle 25 palle perse e dai 15 possessi in più concessi a Milano. I biancorossi portano a casa anche questa partita contro ogni logica e dimostrano di essere una squadra quadrata in grado di lottare anche in una giornata storta
Maciulis si fa male dopo solo 3′ di gioco e Roma da quel momento domina completamente la scena arrivando al quarto minuto con un irreale 5-5 da 3 e 3-3 da 2. Datome è indemoniato con tre bombe, Dedovic ne aggiunge due e Milano barcolla pesantemente sul 20-13 dopo la bomba del bosniaco. Milano non morde mai in difesa e rimane abbarbicata alla partita facendo canestro in attacco. Emblema del pessimo approccio milanese è una rimessa avversaria con 3″ sul cronometro dei 24 ampiamente nella metà campo romana: apertura, dai e vai tra Traorè e Dasic ed appoggio in totale libertà. Il +8 alla prima sirena è ancora un saldo per Milano.
Il secondo quarto va a strappi con Milano che torna sotto grazie alla ottima vena di Mordente e Rocca, ma poco dopo risponde Smith (21 con 8-14 dal campo) con un 5-0 tutto suo. Lo stesso ex Efes perde un banale pallone, facendosi fischiare anche l’antisportivo ed Hawkins (22, 6 falli subiti, 4 recuperi e 3 assists) ne approfitta per siglare il -2 poco più tardi con un 6-0 del tutto personale. Mancinelli pareggia a quota 40, ma anche lui dà un calcio al secchio del latte e si fa fischiare antisportivo che sigilla il 43-48 alla pausa lunga. Poco prima dell’inizio del secondo tempo Boniciolli sprona i suoi in panchina, vede chiaramente Vitali abbacchiato (dopo almeno un paio di “catechismi” del primo tempo) e gli porge un cinque di carica. Vitali risponde per cortesia ma manifesta poco dopo tutto il suo disappunto per il gesto del coach apparso “di facciata” per il pubblico.
Dopo 3′ di secondo tempo siamo 5-3 prima che Smith insceni uno show balistico con due triple da vero “ragno” che danno il + 8 a Roma. Sembra poter essere la spallata decisiva al match, ma Roma fatica a scappare definitivamente e all’ultima pausa ha ancora i biancorossi in scia. Dopo l’ultimo riposo Milano cambia marcia e con due situazioni identiche di pick and roll sul lato della coppia Jaaber-Van Den Spiegel ricuce definitivamente lo strappo e rimette il pubblico in partita. Finley sorpassa sul 64-63 prima che in contropiede ancora Ibby (8 pts, 3 falli subiti, 1 recupero e 1 assist negli ultimi 10 minuti) schiacci con una forza devastante in contropiede staccando poco più avanti della linea del tiro libero. E’ la giocata che cambia il match definitivamente perchè Roma non segna praticamente più (22 punti nel secondo tempo e 7 nell’ultima frazione dopo i 48 del primo) e Milano pur sbagliando qualche libero di troppo si trova a gestire il vantaggio, che diventa ufficialmente vittoria dopo che la tripla di Washington a 18″ dalla fine vede a malapena il ferro.
MVP: Ibrahim Jaaber. Ci è andato vicino diverse volte quest’anno e anche oggi si potrebbe premiare Hawkins, ma il suo quarto periodo sui due lati del campo ha proiettato alla vittoria Milano. Per spiegare poi la schiacciata staccando da poco dopo la linea del tiro libero interpellerei Science Sport perchè credetemi…l’ho vista da molto vicino e non so spiegarmela.
WVP: Luca Vitali. L’ultima volta che aveva calcato il Forum era stato decisivo, oggi è stato a dir poco disastroso a prescindere dalla querelle con Boniciolli.
Sala stampa:
Boniciolli: ho due sentimenti nel cuore in questo momento, uno di rabbia enorme per aver perso una partita che abbiamo condotto per ampi tratti grazie ad una grande prova corale, l’altro di felicità perchè ho la consapevolezza che stiamo crescendo grazie al lavoro quotidiano di tutti e stiamo recuperando il tempo perso durante la pre-stagione. Abbiamo gettato al vento alcuni contropiede in sovrannumero, ma la chiave statistica sono le 25 palle perse con le quali non puoi vincere contro Milano. Mi aspettavo una crescita da parte nostra, in questo periodo abbiamo pagato il ritardo di costruzione della squadra, che non è colpa di nessuno, ma ci ha creato diversi problemi. Considerate inoltre che domani Gigli si allena per la prima volta con noi. Dobbiamo tenere duro perché già giovedì contro il Bamberg sarà una partita molto importante per noi e sarà compito mio canalizzare positivamente i miglioramenti che stiamo facendo, senza pensare alla sconfitta di oggi che porterebbe solo negatività. Nel momento in cui eravamo a +10 abbiamo mancato alcune occasioni, sprecando qualche contropiede di troppo e non concludendo le azioni con la dovuta convinzione; questo ha permesso a Milano di crederci, tornare in attacco con più fiducia e compiere la rimonta nel finale.
Bucchi: abbiamo fatto una buona gara, non era facile giocare contro una squadra fisica e tecnica come Roma che è stata molto brava all’inizio a punirci in ogni situazione. Hanno messo in campo grande qualità, mentre noi abbiamo sbagliato qualcosa in difesa con Tomas (Van Den Spiegel) che ha dovuto settarsi meglio sui movimenti del pick and roll per evitare di concedere tiri facili sul lato debole. Nell’intervallo abbiamo parlato e gli anticipi di eccessiva generosità del Mancio che ci avevano scoperto e gli angoli migliori di uscita dal pick and roll di Tomas, ci hanno permesso di chiudere meglio la difesa. Siamo stati bravi nonostante l’inizio difficile e lo svantaggio in doppia cifra a non uscire mai dalla partita e quando abbiamo aumentato i giri in difesa siamo riusciti a giocare il nostro basket. Complimenti a David (Hawkins) e Ibby (Jaaber) per il grande apporto offensivo, molto bene anche Marco (Mordente) in difesa su Smith e Melli per la solidità e le poche sbavature che ha fatto quando è stato chiamato in causa.
Purtroppo non ci voleva l’infortunio a Maciulis (stiramento al polpaccio) che con tutta probabilità lo terrà fuori almeno per la partita contro Mosca, ma questa squadra ha dimostrato negli anni di avere il cuore ed il carattere per lottare e dimostrare il proprio valorea anche nelle situazioni più difficili.
Armani Jeans Milano – Lottomatica Roma 76-70 (22-30, 21-18, 15-15, 18-7)
Quintetti:
Armani Jeans: Finley, Hawkins, Maciulis, Mancinelli, Van den Spiegel.
Lottomatica: Washington, Djedovic, Datome, Heytvelt, Crosariol
Simone Mazzola