CASERTA – Un malato in via di guarigione. Forse l’espressione usata in sala stampa da coach Sacripanti è la più giusta per fotografare il momento di una Juvecaserta capace di battere anche la Cantù di Trinchieri col minimo sforzo. Una gara che in primis ha messo davanti a 4000 e più spettatori la rinascita di un gruppo compatto che crede nei suoi mezzi, e in secondo luogo, che sa venire fuori dalla crisi in cui si era cacciata. Non c’è più la frustrazione delle prime gare. Nei primi due quarti i brianzoli provano ad affondare il colpo con Ortner e Leuneen che si fanno trovare pronti ad imbucare e battagliare. Il calo di fisicità ed intensità degli ospiti viene a farsi sentire nella ripresa, quando la difesa bianconera alza un vero e proprio muro, contro cui nulla può l’attacco biancoblù. Non è più la Juve dei singoli, è divenuta una squadra operaia.
Di sicuro stasera il gioco, specie nel secondo tempo, è stato dominato sia dalle scorribande di un Bowers tornato quello dei bei tempi, ma anche e soprattutto da un Jones che battaglia sotto le plance come un moschettiere e che estrae anche la grazia di un ballerino nei suoi giro e tiro, fade away e nelle sue triple. Cantù soffre l’ottima regia di Di Bella e Koszarek, e non avendo niente da Green e Tabu, si affida solo ai suoi lunghi e al coraggioso Marconato, che si prende tanti liberi. Alla lunga non può essere sufficiente.
Pur tirando male da tre, pur concedendo tanti liberi all’avversario, Caserta cresce e rafforza le sue convinzioni, allontanando quelle paranoie del suo gioco che ne avevano causato le sconfitte iniziali. E dire che i problemi con la contrattura muscolare di Jumaine Jones che ha stretto i denti in campo, sono all’inizio visto che Williams, stasera un fattore positivo, deve ancora perfezionarsi e recuperare dai problemi al ginocchio, con il sostituto d’onore Doornekamp è rimasto a casa con l’influenza. Ora arriva l’Alba Berlino. Chissà che non possa davvero essere una nuova aurora per la Juvecaserta, un ritorno alle luci troppo presto spente sul Palamaggiò da quella gara 5 con Milano.
MVP: Jumaine Jones, che con punti, rimbalzi e recuperi, nonostante un infortunio e vari colpi subiti riesce a condurre Caserta
WVP: Mike Green, male al tiro, male come atteggiamento, inutile in marcatura su chiunque
PEPSI CASERTA – NGC CANTU’ 73-65 (17-19; 40-36; 54-52)
QUOTES
SACRIPANTI: ““Per noi questa è stata una partita importante – ha detto a fine gara Sacripanti- averla vinta ci gratifica per il lavoro fatto nelle passate settimane. Mi è piaciuta la squadra perché stasera ha vinto in difesa. Inoltre ho visto da tutti i miei giocatori, da Timmy a Fabio, a Jumaine (contrattura al polpaccio) una grande voglia. Bene sui recuperi difensivi, bene in difesa e siamo andati crescendo fino alla fine come era il nostro piano partita. Abbiamo però lasciato troppi tiri liberi, abbiamo tirato male da tre, dunque la cura non è ultimata, però adesso abbiamo tranquillità per affrontare le partite in maniera corretta. Abbiamo commesso qualche palla persa di troppo nel primo tempo, forzato qualche contropiede primario dove avremmo dovuto scaricare fuori, ma l’atteggiamento è stato quello giusto al cospetto di una grande squadra guidata da un grande allenatore. Loro avevano il numero 5 a zona, una situazione atipica e difficile, abbiamo fatto qualcosa di importante con i nostri lunghi, e con le entrate da parte dei piccoli. Dobbiamo continuare a crescere, quando il momento era importante abbiamo reagito con la difesa, coi recuperi e abbiamo fatto nostra la gara. L’angoscia, la frenesia il non sentirsi adeguati alle aspettative ci ha frenato e ci frena ancora. Se noi avessimo 14 punti non sarebbe reato, ma non voglio essere presuntuoso dicendo ciò. Guardando a martedì, l’ Alba Berlino è una squadra di primissima fascia di Eurolega, candidata ad arrivare alle final four. Noi dobbiamo vedere se Jumaine Jones sarà della partita e io mi prendo tutte le colpe e i meriti di averlo lasciato in campo stasera, perché era molto importante. Aaron ha la febbre, anche lui è in dubbio. Con l’Alba vincendo potremo chiudere il discorso qualificazione, ma il livello di difficoltà del match è altissimo e anche loro vorranno vincere: cercheremo di continuare nella nostra pallacanestro, di migliorare gli aspetti difensivi, di dare continuità alle giocate di Eric Williams e di riuscire a dare il nostro meglio”.
Domenico Landolfo