MILANO – L’Armani Jeans impiega tre quarti per liquidare la pratica Teramo, mostrando qualche difficoltà di troppo nello scappare via e soprattutto soffre per una difesa ancora da affinare. Teramo abbandona il Forum con il pieno onore delle armi, lottando al massimo finchè c’era benzina nel serbatoio.
La tripla di Mancinelli del 9-2 sembra incanalare la partita su binari positivi per Milano che però si addormenta e subisce un 12-0 di Teramo firmato Diener-Zoroski, chiuso solo da una tripla di Maciulis. Due giochi da tre punti consecutivi di Mordente e Pecherov ristabiliscono le distanze per Milano che chiude il quarto con sei punti di classe di Greer.
Nel momento in cui esce Zoroski per Teramo si fa notte, infatti Rullo è inadatto alla gestione del pallone contro la pressione milanese e due sue perse lo confinano in panchina dopo solo due minuti di impiego. La tripla di Melli fa +10 Milano, ma anche questa volta non arriva lo strappo decisivo e con un Diener straripante fisicamente e un buon Davis Teramo ricuce ancora andando al riposo sotto solo di 3 lunghezze.
Hawkins ha già tre falli e perde sistematicamente Diener dal palleggio, infatti l’ex Capo d’Orlando guida i suoi addirittura al vantaggio sul 51-50 con 5 punti consecutivi. Subentra un pò di paura nei biancorossi che per cinque possessi tirano molto corto e faticano a trovare la via del canestro. Teramo potrebbe provare ad allungare, ma perde un paio di palloni abbastanza pesanti che si convertono in canestri per Milano che con Pcherov da tre punti chiudono la terza frazione con più inerzia.
Dopo l’ultimo riposo Milano decidere di mettere la freccia e scappare via sin da subito. Jaaber segna subito in penetrazione, recupera un pallone che Maciulis converte in un 2+1 corredato da un antisportivo di Boscagin. Ancora Jaaber fa 2-2 dalla lunetta e confeziona un 12-0 di parziale che non ammette repliche. Teramo è tramortita ed anche molto affaticata, infatti non riesce più a recuperare, se non nel finale quando si aprono le panchine ed inevitabilmente scende l’intensità.
Teramo ha giocato una partita gagliarda e d’intensità proprio come aveva chiesto coach Ramagli alla vigilia, poi ovviamente la differenza tra i rosters è venuta fuori alla distanza. Giocando così da qui alla fine del campionato la BancaTercas può accarezzare seriamente la speranza della salvezza.
Milano fa un chiaro passo indietro rispetto alle ultime uscite, non giocando una grande partita e rischiando addirittura di comprometterla nel terzo quarto. Forse l’inserimento di Greer, unito alla giornata no di Hawkins e Rocca, o forse l’aver sottovalutato un pò l’avversario, ha fatto si che coach Peterson non fosse completamente contento dei suoi ai fine gara.
Quotes:
Ramagli: è un punto dal quale poter ripartire, non abbiamo mai smesso di giocare contro una squadra molto profonda e che ha condotto una partita d’intensità per sfinire le nostre riserve. Le nostre rotazioni non sono paragonabili a quelle di Milano e pian piano il match si è incanalato verso i loro colori, ma non è tutto da buttare perchè non siamo stati la vittima sacrificale, ma abbiamo fatto il nostro match con intensità. Ho tolto Zoroski nel quarto periodo perchè stava perdendo il filo del discorso, forse a causa della stanchezza, e credo che lo stesso valga per Diener e Davis che non sono mai usciti. Se avessimo segnato qualche tiro aperto di più avremmo potuto magari mettergli più pressione addosso, ma non abbiamo mai dato lo strappo definitivo quando siamo stati avanti e allora loro sono venuti fuori alla distanza.
Questa squadra non ha mai mollato una partita, eccezion fatta per quella con Siena, e anche oggi non ci siamo consegnati all’avversario facendo le nostre cose. Le 21 palle perse ci condannano e credo che venendo qui e perdendo tutti questi palloni, uniti a qualche rimbalzo difensivo lasciato per strada, diventa difficile pensare di fare risultato
Peterson: sono contento della vittoria, ma non appieno della nostra prestazione a causa di poca reattività a rimbalzo (12 in attacco loro)e qualche tiro di troppo sbagliato per mancanza di testa. Noi abbiam fatto pochissimi canestri in contropiede, stasera all’intervallo ne avevamo solo uno. Oggi la panchina ci ha salvato con Mordente, Ganeto e Melli, mentre Hawkins aveva un fastidio alla caviglia e ho voluto preservarlo un pò provando ad inserire Greer nei meccanismi offensivi. Ho avvisato i miei giocatori che Teramo stava giocando molto bene e non come l’ultima in classifica, cosa che hanno dimostrato questa sera facendoci soffrire. Noi abbiamo giocato solo 5 minuti come dovevamo e questo ci ha permesso comunque di avere la meglio, anche se stasera vinciamo senza convincere. Ci siamo allenati bene questa settimana, non potevamo fare di più a livello di intensità e forse per questo potevamo fare un quarto d’ora in meno a sedutaper non sovraccaricare. Ho voluto far pesare la nostra profondità ruotando tutti gli effettivi per sfinire le loro gambe. Stasera non è stata la partita di Rocca ma non è un problema, io voglio che sia in campo per la sua presenza e la motivazioni che fornisce alla squadra per il solo fatto di esserci. Eze ci darà presenza interna con rimbalzi e intimidazione, ma soprattutto una grande qualità negli auiti e recuperi.
Armani Jeans Milano – BancaTercas Teramo 87-74 (27-22, 15-17, 19-17, 26-18)
MVP: Drake Diener. Anche se esce sconfitto, ha giocato una partita testa e spalle sopra la concorrenza. Ha portato palla, servito assists, preso rimbalzi, non sbagliando praticamente nulla dal campo. Enciclopedico.
WVP: Jesse Young. Ci chiediamo come un giocatore che tocca 5/6 palloni nel match possa convertirli con così imbarazzante facilità in infrazioni di passi. Questa sera è risultato davvero improponibile per questo livello.
Simone Mazzola