PESARO – Evidentemente la Scavolini Siviglia di quest’anno non ne vuole sapere di portare a casa finalmente una vittoria comoda ed ampiamente meritata ma, al contrario, adora complicarsi la vita e così anche contro la Pepsi deve ricorrere ad un finale al cardiopalma per avere la meglio di un avversario a larghi tratti dominato.
Per far capire che cosa stessero rischiando di gettare al vento i padroni di casa basta evidenziare come Caserta nell’arco dei 40 minuti non sia mai stata in vantaggio ma, anzi, sia stata a lungo costretta a rincorrere da più di dieci punti di svantaggio.
Poi, come spesso accade alla squadra di Dal Monte quest’anno, c’è stato il black-out; in genere è il terzo quarto ad essere una maledizione per i biancorossi ma questa volta è stata l’ultima frazione ad essere stata una vera e propria via crucis per i ragazzi di casa, terminata con un eloquente parziale di 20-34.
Ed allora cominciamo dall’ultimo quarto a raccontare una partita che mai come in questa occasione è stata dai due volti.
All’ultimo ritorno in campo la Scavolini Siviglia è ancora sul +15 (63-48), e conduce con una certa sicurezza su un’avversaria che ha troppi giocatori non pervenuti; Ere segna il suo primo canestro proprio in apertura di frazione ma quello che sembra solo un fuoco di paglia è l’inizio di una inesorabile rimonta perché poi la zona a cui da tempo aveva fatto ricorso Sacripanti per arginare l’attacco avversario, comincia a dare i suoi frutti.
Così, mentre Ere e Williams entrano finalmente in partita e Di Bella continua nella sua ottima prestazione, la Scavolini Siviglia perde sicurezza e si arena, subendo un parziale di 2-14 che la porta dal 73-58 al 75-72, quando mancano 2 minuti alla fine.
Diaz riesce a segnare alcuni liberi importantissimi che danno fiato ai suoi ma le triple di Di Bella ed Ere portano ad un finale equilibratissimo che è tutto da raccontare per filo e per segno negli ultimi istanti.
A 11 secondi dalla fine Jones segna due liberi che portano la Pepsi sul -1 (81-80), ma poi, incredibilmente, sul ribaltamento di fronte Collins si trova libero sotto canestro e invece che perdere tempo in palleggio insacca subito i due punti; tra lo stupore generale Caserta ha ancora una possibilità a 5 secondi dalla fine e Di Bella, dopo avere subito fallo, segna il primo libero e sbaglia appositamente il secondo, consentendo a Jones ad uscire dalla lotta a rimbalzo con un altro fallo a suo favore.
L’ala americana, però, si vede sputare dal ferro il suo primo tentativo e poi, nel tentativo si sbagliare il secondo, insacca maldestramente di tabella, tra l’esultanza generale dei tifosi di casa.
Prima dell’ultima frazione la partita era stata letteralmente a senso unico, sia per merito di una Scavolini Siviglia bella e determinata come poche altre volte in stagione sia per demerito di una Pepsi palesemente stanca mentalmente per l’impegno ravvicinato di Eurocup.
Che la Scavolini Siviglia fosse stata tra le migliori della stagione lo dimostrano le statistiche finali che, sia pur influenzate dallo spento finale, parlano di 8 giocatori a referto con un più che ottimo 20/29 da due ed un complessivo 61 % al tiro, laddove Caserta ha sofferto molto sia al tiro da tre che dalla linea dei tiri liberi.
Tra gli ospiti nello starting five c’è l’acciaccato Williams, ex di turno applaudito dai tifosi di casa così come il coach Sacripanti, mentre tra i pesaresi Almond è in campo al posto di Collins, anch’egli acciaccato ma comunque presente a bordo campo, sia pur su una cyclette per tenere al caldo i suoi muscoli doloranti invece che sulla canonica panchina.
La Scavolini Siviglia parte subito in maniera lucida e determinata e rinuncia ai suoi ritmi alti per impedire ai frombolieri avversari di prendere il loro ritmo congeniale; così, dopo i primi minuti di studio in cui Hackett (anch’egli sofferente ad un ginocchio), patisce Di Bella sia in attacco che in difesa, i padroni prendono il largo grazie anche al contributo di giocatori inaspettati come Aleksandrov e Lydeka.
La Pepsi non ha nulla dai suoi colored ed anzi si vede costretta a richiamare Willams precocemente in panchina, gravato già da due falli; quando Dal Monte decide che Collins ha già pedalato abbastanza e lo lancia in campo al posto di Hackett, il play americano lo ripaga inaspettatamente con un break di sette punti che consente ai biancorossi di chiudere il quarto agevolmente avanti sul 27-15.
Nella seconda frazione la musica non cambia; gli unici pericoli per i padroni di casa vengono da un Garri piuttosto fastidioso con il suo dinamismo (8 punti per lui alla fine del quarto), ma il centro della Pepsi si trova a predicare nel deserto e così la Scavolini Siviglia ha buon gioco a raggiungere il + 18 (38-20), e poi a controllare agevolmente fino alla pausa lunga con un Collins sempre eccellente, un Diaz spettacolare e Lydeka sempre concreto.
Le cose non cambiano molto neppure nella terza frazione; non avendo nulla dal suo attacco, Sacripanti chiama la zona per cercare di contrastare gli avversari ma la mossa non sortisce alcun effetto, almeno nell’immediato.
La Scavolini Siviglia continua a macinare bel gioco e pare non subire alcun contraccolpo dalle mosse avversarie, così a metà tempo una spettacolare schiacciata di Almond su assist di Diaz da ancora il massimo vantaggio interno sul 60-42.
A quel punto la squadra di casa si inceppa e improvvisamente comincia a brancolare nel buoi contro la difesa avversaria; sul 60-46 e due lunghi minuti di digiuno) Dal Monte chiama time out e sembra riuscire a mettere le cose in ordine perché poi il quarto si chiude comunque sul 63-48.
Invece, come si è detto non sarà così, perché la Scavolini Siviglia smette di ragionare, Collins ricade nei suoi antichi errori e l’ultima frazione sarà tutta un’altra partita in cui la beffa viene sventata solo per un soffio.
Spogliatoi
Dal Monte: E’ stata una vittoria molto importante ottenuta contro una squadra forte e talentuosa. E’ stata una vittoria importante sia perché ci riassesta in classifica sul 50% di partite vinte sia per come l’abbiamo ottenuta, ovvero meritando ampiamente per quasi 35 minuti e con l’apporto fondamentale di alcuni giocatori che stiamo recuperando e, più in generale, grazie al contributo di tutti. Nell’ultimo quarto noi abbiamo sbagliato qualche tiro di troppo anche da sotto ma non penso che da parte nostra ci sia stato un calo fisico: semplicemente loro hanno cominciato ad eseguire meglio i loro giochi e ad imbucare anche dei tiri ad elevato coefficiente di difficoltà, così noi ci siamo un po’ disuniti. In ogni caso portiamo a casa questa vittoria con grande soddisfazione sia per come abbiamo giocato per larghi tratti sia per quale è la nostra attuale posizione di classifica, considerato anche che venivamo dalla brutta sconfitta di Roma e da una settimana travagliata per i vari acciacchi dei nostri giocatori.
Sacripanti: abbiamo giocato veramente male per 25 minuti; siamo stati spenti e poco reattivi soprattutto in difesa, dove abbiamo sofferto molto sul pick and roll avversario. Probabilmente stiamo accusando un po’ di stanchezza per il doppio impegno di campionato e coppa, ma in ogni caso avevamo poca energia e poca lucidità in attacco. Poi abbiamo provato la mossa della disperazione con la zona e così siamo riusciti ad inceppare l’attacco di Pesaro, riuscendo a rientrare in partita e poi, in un finale punto a punto, ci sta di uscire con una sconfitta. In ogni caso la Scavolini Siviglia ha vinto meritatamente; noi dobbiamo recriminare sulla nostra mancanza di energia e sui 9 tiri liberi sbagliati che, in un finale in volata, hanno avuto la loro innegabile rilevanza. Abbiamo avuto anche dei problemi con Williams, che si era infortunato martedì nel match di Eurocup contro Madrid, e con Martin, che non ha giocato per una tendinite. Nei prossimi giorni cercheremo di riposarci un po’, perché oggi eravamo stanchi, e cercheremo di recuperarli al meglio entrambi.
Scavolini Siviglia Pesaro – Pepsi Caserta 83-82
Parziali 27-15; 19-19; 17-14; 20-34
Progressione 27-15; 46-34; 63-48; 83-82
MVP Guillermo Diaz fa la classica partita dell’ex trascina i suoi alla vittoria, sia dando un prezioso contributo nella fuga dei primi tre quarti, sia segnando con estrema freddezza alcuni liberi fondamentali quando Caserta stava inesorabilmente rimontando ed i suoi stavano perdendo il bandolo della matassa.
WVP Per lunghi tratti di partita il poco ambito riconoscimento di peggiore in campo se lo contendono Ere e Williams, entrambi inconcludenti sul parquet, ma poi sia l’uno che l’altro hanno dei grossi meriti nella rimonta finale e così il “premio” va a Jumaine Jones, spesso fuori dal match, autore di scelte di tiro sciagurate, nullo in difesa ed infine autore dell’errore decisivo dalla lunetta che a pochissimi secondi dal termine condanna definitivamente la Pepsi.
Giulio Pasolini