ROMA – Da oggi vietato sbagliare in casa Virtus Roma se si vuole approdare ai Play-Offs nelle migliori condizioni possibili. Per farlo devesi assolutamente vincere prima di tutto le gare in casa e quella contro Avellino è il primo, serio ostacolo a frapporsi tra la Lottomatica ed un posto al sole più tranquillizzante dell’effimero e poco rassicurante ottava collocazione in classifica di oggi. Di contro un Avellino che viaggia con il vento in poppa, arresasi più ai malanni fisici dei suoi ottimi interpreti che agli avversari nelle Final Eight di Coppa Italia di Torino, anche se questi poi si chiamano addirittura Bennet Cantù, attualmente la vera seconda forza del Torneo. Due squadre quindi che han finora disputato una stagione dai risultati diamentralmente opposti rispetto alle attese, con un modo di giocare anch’esso agli antipodi ma con in comune le tante assenze a referto per infortunio. Per Roma è stata una costante in questa stagione, una vera iattura mentre per Avellino ancora non si può sapere quanto possano incidere. Entriamo nel dettaglio.
Lottomatica Virtus Roma
Chissà cosa avranno pensato i tifosi della Virtus nel vedere al 25° della partita contro il Barcellona i propri beniamini in vantaggio di 13 punti, in possesso dell’inerzia della gara e con Xavi Pascual costretto a chiamare un rapidissimo time-out. Poi si son svegliati e tutto è ritornato a scorrere nella normalità delle cose.
Una bella favola ma resta la prova d’orgoglio, la voglia di giocare anche se con rotazioni limitate nonostante il redivivo Angelo Gigli di nuovo sul legno di casa, abile ed arruolato dopo la prima fase di riscaldamento. Servirà molto la sua sostanza in difesa a questa squadra che sarà ancora per un pò priva di Traorè e di Vitali come lo è di fatto dei due americani. Già, sia Smith che Washington stanno rendendo molto al di sotto di quello che ci aspettava, specie in fase di possesso ma mentre il Ragno si sbatte e parecchio in difesa, l’uomo nativo di Winter Park stenta a dare concreti cenni di continuità alla causa. Non è infatti un caso che proprio contro il Barcellona si è rivista una buona, una buonissima difesa ma un attacco molto sterile, troppo con i suoi 65 punti finali, quota complessiva troppo volte vista quest’anno allla voce fatturato punti allo scoccare del 40°. Va bene non far respirare gli avversari ma se poi non fai fruttare il gran lavoro difensivo con un break che ti permetta di mettere in ghiaccio la gara, è quasi tutta fatica sprecata.
Domenica contro Avellino si dovrà replicare. Soprattutto si dovrà evitare di perdere la lotta ai rimbalzi perchè questo significherebbe offrire su vassoi d’argento seconde opportunità ai bombardieri irpini che, di solito, non si lasciano pregare per sfruttarle al meglio. Ma devesi segnare di più, devesi incrementare le percentuali di realizzazione, devesi insomma arrivare almeno a quota 80 per poter stare un pò più tranquilli contro una squadra che può riaprire o rivoltare la gara in un secondo.
AIR Avellino
Se Avellino si trova così in alto in classifica molto di questo merito va attribuito a Francesco, detto “Fank”, Vitucci. Lasciamo perdere le traversie economiche che attanagliano il club campano dall’inizio dell’anno e non torniamo sul grave infortunio di Chevon Troutman che priva la squadra biancoverde di una pedina forse insostituibile nell’arco del campionato, concentriamoci sul grosso lavoro di questo signore di 48 anni a d aprile.
Nessuno ne parla di lui perchè forse ha buoni giocatori ? Beh, avere tra le proprie fila quel simpatico satanasso di Maques Green non è certamente un problema, un maestro del playmaking che molte volte decide sempre esattamente cosa fare e come fare ciò che vuole fare in campo. Vederlo giocare è veramente poesia applicata al basket ma non va dimenticato che questo signore occhialuto, cortese e discreto, che lo allena ogni giorno ha dato un’anima ad una squadra che ai nastri di partenza non veniva nemmeno accreditata di un posto in griglia Play-Offs. Proprio come dimostra Roma, assemblare un roster non è cosa complicata quanto invece far lottare i ragazzi come un sol uomo in campo, dettaglio che oggi ancora si stenta a vedere con puntualità all’ombra del Cupolone. Vitucci c’è riuscito, spettacolare la prova in questo senso contro Milano in F8, oseremmo definirla quasi la gara dell’attestato di benemeranza ad un team ma soprattutto ad un allenatore serio e capace. Ecco da cosa si dovrà guardare Roma, dalla grinta e dalla decisione degli irpini d’andar oltre ogni limite ma non in modo sconclusionato bensì giocando a basket, puntando su Dean, sul polacco Szewczyk, sull’irruenza di Oscar Thomas e sull’esprienza di quel Dimitri Lauwers che segna sempre da 3.
Eppoi infine ci sarebbe da portare a casa la 200ma vittoria in Lega A su 459 partite disputate nella storia del club, ci riusciranno o no i ragazzi di Vitucci a regalare questa soddisfazione al loro calorosissimo pubblico ?
Precedenti: Nonostante Avellino vinca su Roma da ben 3 gare consecutive in campionato, la Virtus conduce per 20 a 7, con un 12-2 sul parquet del Palalottomatica. L’anno scorso fu proprio Avellino a dare il primo dispiacere casalingo in campionato alla Virtus di Nando Gentile.
Si gioca: Palalottomatica, domenica 20 febbraio 2011, ore 18.15
Arbitri: Cerebuch-Quacci-Biggi
Fabrizio Noto/FRED