Udine – Al PalaCarnera va in scena una delle più belle partite ammirate a Udine quest’anno. Jesi, grazie alla difesa a zona e a un Nocedal (14 punti, 6/7 da due e 22 di valutazione) strepitoso, riesce ad imporsi in uno dei campi più ostici della Legadue, guadagnando così due punti fondamentali in chiave salvezza. Dall’altro versante Udine si mangia le mani per non essere riuscita ad agganciare Venezia in vetta alla classifica e per aver sprecato l’occasione di mettere fine alle polemiche societarie che stano conquistando più spazio nei media rispetto alle prestazioni della squadra.
Polemiche che nelle ultime settimane hanno portato molto rammarico nel cuore della tifoseria arancione che si è dimostrata compatta nel sostenere i propri beniamini in campo, invocando la società a prendere coscienza che una squadra che gioca in questa maniera e che sta lottando per avanzare di categoria, non ha bisogno di polemiche sterili che minano la quiete dentro lo spogliatoio. Mai, nella storia del basket udinese giocato al PalaCarnera, si era assistito ad una così ampia adesione del pubblico ai cori del tifo programmato. In questo contesto si poteva reagire in due modi o perdendo la bussola e distruggendo uno dei migliori campionati degli ultimi anni, oppure mettere tutto l’orgoglio in campo per tentare di riconquistare la vetta della classifica.
I friulani si sà, sono gente che non molla mai in ogni situazione, e questa squadra ha molto dello spirito che contraddistingue la terra che la ospita. Così va in scena una delle più belle partite di quest’anno con Williams (18 punti, 4/12 da due, 2/4 da tre, 4/6 ai liberi, 18 di valutazione) che lotta su ogni pallone e Lee (14 punti, 5/7 da due e 13 di valutazione) che si sbuccia le ginocchia pur di recuperare i palloni vaganti, come nemmeno un appassionato giocatore di prima divisione farebbe. Purtroppo per Udine tutto ciò non è bastato per raggiungere la vittoria, ma la squadra ha dimostrato di esserci mentalmente e di potere continuare la bella favola che la vede protagonista in campo, al di là delle troppe speculazioni di chi non vuole bene alla palla a spicchi. Jesi dal canto suo ha sfoderato una prestazione maiuscola grazie al proprio gioco corale che ha portato ben cinque giocatori in doppia cifra e dimostrato di aver risolto i problemi del girone d’andata, ribadendo con i fatti che se raggiungerà i playoffs potrà dire la sua in chiave promozione.
L’andamento della gara è quello tipico di tutte le partite che si sono viste quest’anno a Udine con gli arancioni che partono a razzo e martellano la retina avversaria grazie al duo Lee-Williams. Jesi non riesce a tenere il ritmo e Maggioli si rivela stranamente impreciso sotto canestro, regalando la possibilità a Udine di imporre il proprio gioco. Il secondo quarto, da tempo immemore, è terreno di black out per i friulani e anche questo fine settimana Dordei e compagni concedono la possibilità agli avversari di rientrare in partita, grazie soprattutto alle incursioni di Nocedal, ragazzo del 1990, che sta conducendo un buon campionato. La ripresa è un’alternanza d’ emozioni con Tusek (12 punti, 2/7 da due, 2/3 da tre, 14 rimbalzi e 18 di valutazione) Migliori e un ritrovato Maggioli (16 punti, 5/17 da due, 1/1 da tre, 3/3 ai liberi) che mettono a dura prova la difesa arancione. Williams e Mathis sono bravi nel tenere in gara i padroni di casa per tutto il terzo tempo, ma l’ultima frazione vede crollare la solidità, sempre dimostrata in questa parte della partita, da parte dei friulani che concedono troppo agli avversari e sprecano una marea di facili appoggi sotto canestro. Jesi ne approfitta e si conferma “l’ammazza grandi”, infatti dopo aver battuto Veroli, Casale e Venezia viola anche il fortino udinese.
Sala Stampa
Cioppi: Una grande vittoria ottenuta in uno dei campi più difficili del campionato. La nostra è una vittoria di squadra ottenuta grazie a tutti i ragazzi, Nocedal ci ha aiutato nel momento di maggior difficoltà, ma oggi tutti sono stati strepitosi. A dicembre, dopo una serie di sconfitte, nessuno credeva in noi, ora finalmente ci siamo rimessi in carreggiata e questa vittoria è importante al fine della corsa playoffs. La nostra squadra è composta di giocatori esperti che non avranno problemi a giocare contro nessuno nella postseason, ora dobbiamo solo continuare a fare bene per arrivare a questo traguardo.
Garelli: Jesi è in salute e lo ha dimostrando giocando una buonissima partita. Se loro stanno bene fisicamente possono impensierire chiunque. Noi stasera abbiamo sbagliato ad essere così nervosi nel finale, solitamente riusciamo ad impostare la fase finale con lucidità, oggi non è stato così. La chiave della sconfitta oltre al nervosismo, la imputo ai troppi errori sotto canestro che hanno portato ai contropiedi avversari. Nocedal è stato il fattore in più per Jesi, non siamo riusciti a limitarlo pur conoscendo che la sua prerogativa è la penetrazione, è stato bravo lui a mettere in difficoltà Harrison.
Snaidero Udine –Fileni BPA Jesi 74 – 80
Parziali: 24-17, 44-41, 58-57, 74-80
Progressione: 24-17, 20-24, 14-16, 16-23
MVP: Nocedal, il vero fattore in più per la squadra di coach Cioppi. Entra da sesto uomo e risolve con il suo atletismo e con le sue conclusioni in entrata il difficile momento in fase offensiva dei suoi compagni di squadra. Udine si aspettava grandi grattacapi dalle incursioni di Pecile, invece è stato il ragazzo spagnolo a seminare scompiglio nella difesa arancione.
WVP: Rossi, partita anonima la sua culminata con un -2 di valutazione. Combina un pasticcio nell’ultima frazione di gioco spendendo due falli di fila su Harrison che hanno il demerito di spezzare l’intensità del gioco dei suoi compagni e di far rifiatare Udine.
Francesco Codato