SIENA – Cominciamo dalla fine: brutto spettacolo quello visto al termine di una partita tiratissima con il presidente romano Toti che riesce a litigare praticamente con tutti i tifosi avversari. Beccato ripetutamente dalla curva senese, il massimo dirigente capitolino fugge nella mixed zone ad un minuto dalla fine inveendo contro tutto e contro tutti e venendo pericolosamente quasi a contatto con numerosi tifosi mensanini. Un brutto spettacolo, un bruttissimo epilogo di una stagione, quella della Lottomatica, compromessa ben prima della trasferta di Siena con errori e sfortune in serie, comprensibile quindi lo stato d’animo di Toti, ma da chi amministra una società della massima serie ci si attenderebbe un comportamento ben diverso. Gli animi erano esarcebati come lo sono, sempre e troppo, quando si incontrano queste due squadre, sarebbe bastato poco per far succedere qualcosa di poco simpatico, ma per fortuna le cose si sono appianate. A microfoni spenti Toti ha lasciato trasparire una notevole critica nei confronti della terna arbitrale, critica che non ci sentiamo affatto di condividere: la partita è stata bruttina, tiratissima, Roma ci ha provato ma gli errori dei propri giocatori, e non quelli degli arbitri, hanno compromesso definitivamente la stagione dei giallorossi.
La Lottomatica ha perso, in un’unica occasione, la partita, la partecipazione ai Playoff e la licenza di Eurolega e quest’ultima è una brutta notizia per tutto il basket italiano.
La partita: Roma ha avuto il merito di averci provato in tutti i modi, non si è disunita all’inizio quando la Mens Sana ha provato subito a scappare rubando palla due volte consecutivamente nelle prime 3 azioni e volando sul 6-0. E’ riuscita a rientrare, addirittura a mettere la testa avanti sul 35-30, ha dato filo da torcere fino a 2 minuti dalla fine ai senesi e crediamo che, se i giocatori di Filipovski avessero messo in campo questa determinazione in altre occasioni, non avrebbero dovuto tentare l’impresa su uno dei parquet più difficili d’Europa. Ci è piaciuto moltissimo Dasic che però si è spento alla distanza, nel primo tempo è stato una vera e propria iradiddio assolutamente imprendibile per la difesa senese, da segnalare però che 15 dei suoi 17 punti sono venuti nel corso del primo tempo e ben 11 nei primi 10 minuti, nel secondo tempo è calato tantissimo sparendo dalla scena. I due ex Vitali e Datome hanno dato brio ed ordine alla squadra: Luca ha chiuso con 7 punti ma 14 di valutazione all’interno di una partita volitiva e giudiziosa, Luigi marca solo 4 di valutazione ma il suo impatto sulla partita è stato più che buono, su ambedue i lati del campo, al di la delle cifre. Non male neppure Washington con 16 di valutazione e il 75% dal campo, bene anche Traorè, un po’ troppo falloso ma comunque una presenza importante sotto le plance. Il problema della Lottomatica è, a nostro avviso, da individuare nelle rotazioni, arrivati a Siena con Giachetti e Crosariol inutilizzabili e con Tonolli addirittura in borghese, i capitolini hanno avuto solo 7 minuti da Gigli e addirittura 4 minuti da un Djedovic partito nello starting five e non più rientrato in campo. Ecco, 7 soli giocatori sono un po’ pochi, soprattutto se di questi 7 fa parte il trentaseienne Charlie Smith, tanta classe per l’americano, tanta abnegazione, un buon 50% al tiro dall’arco ma le 36 primavere alla lunga non si nascondono.
Anche Siena aveva delle assenze importanti ma il roster a disposizione di Simone Pianigiani è infinito e quindi, nonostante Jaric e Hairston siano state “vittime” del necessario turn over degli extracomunitari e Stonerook sia andato in panchina con due costole incrinate e quindi solo per onor di firma, il coach senese ha potuto ruotare 10 giocatori, cosa che alla fine ha fatto la differenza. Oltre tutto Pianigiani ha avuto moltissimo da un McCalebb rinfrancato e forse ormai del tutto recuperato, ha avuto un primo tempo scintillante da Kaukenas e i soliti mattoncini praticamente da tutti gli effettivi a disposizione. Siena ha condotto nel punteggio praticamente per 36-37 minuti, soltanto per un attimo Roma è passata a condurre e, pur rimanendo a stretto contatto con i campioni d’Italia, non è mai riuscita a prendere le redini dell’incontro in mano come sarebbe stato auspicabile date le diverse motivazioni delle due squadre.
Ora le strade di Siena e Roma si dividono, per i capitolini inizia il momento della riflessione, ci sono dei giocatori a fine corsa (Tonolli? Smith?), c’è il trio slavo da confermare o meno, ci sono da recuperare gli infortunati Giachetti e Crosariol, c’è da programmare una stagione 2011-2012 senza l’Eurolega, c’è da decidere il futuro di Filipovski che ha comunque un altro anno di contratto. Di carne al fuoco, insomma, ce n’è tanta per il presidente Toti e il futuro è al momento molto nebuloso.
Per la Montepaschi, invece, cominciano i Playoff. L’avversaria designata è la Canadian Solar Bologna, si comincia giovedì a Siena, si replica sabato sempre al Palaestra, si varcano gli Appennini per gara 3 al Futur Show Station lunedì 23 maggio, poi si vedrà. Simone Pianigiani dovrà sciogliere il solito nodo del turn over, crediamo che Jaric e Hairston rientreranno, probabile un turno di riposo per lo spento Moss che, dopo un’annata straordinaria, sta un po’ tirando comprensibilmente il fiato. Vedremo, il duo Banchi-Pianigiani agirà di sicuro e come al solito per il meglio.
Sala Stampa
Filipovski
Complimenti alla Montepaschi per la vittoria, auguri per i Playoff ad una squadra molto forte che ha fatto un’annata straordinaria anche in Europa e che, insieme a Milano e Cantù, è destinata a lottare per il titolo per il quale la vedo favorita. Da parte nostra ci abbiamo provato, abbiamo lottato ma non siamo riusciti nell’impresa, era difficilissimo vincere qui e infliggere la terza sconfitta consecutiva ad una squadra così forte, mi spiace molto per non aver centrato i Playoff, d’altra parte quando sono arrivato la situazione già non era facile. Sarei potuto rimanere a Mosca dato che avevo un contratto col CSKA ma ho voluto affrontare questa avventura, sono arrivato a Roma con molto entusiasmo ma le difficoltà da affrontare si sono rivelate moltissime: troppi infortuni, un girone di Eurolega difficilissimo, qualche sfortuna di troppo. Abbiamo giocato bene molte volte pur perdendo, ricordo ad esempio una grande gara col Barcellona. Mi vengono rivolte critiche per non aver avuto fiducia nel progetto degli italiani portato avanti dalla dirigenza ma posso dire che questo non è vero, io non guardo mai al passaporto ma al carattere e alle capacità dei giocatori, gli italiani si sono infortunati e non ho potuto sfruttarli al meglio. Sul mio futuro ancora non c’è nulla di sicuro, parlerò con la Società anche se ho ancora un anno di contratto, spero di rimanere ma sono un professionista e vedremo quello che sarà il caso di fare.
Pianigiani
Sono molto contento della vittoria e della prova dei miei. Ora ci aspettano i Playoff che saranno durissimi ma dobbiamo farci trovare pronti. Venivamo da un periodo difficile con la trasferta di Sassari all’indomani delle Final Four di Barcellona. In Sardegna, pronti via, siamo stati sommersi dalle loro triple e ci siamo trovati sotto di 15 punti, siamo stati bravi a reagire dopo l’intervallo ed abbiamo convogliato le energie positive in questa partita contro Roma. Loro ci hanno trascinati in una gara “vera” grazie alla loro voglia, alla loro energia, e noi siamo stati bravi a reagire e ad adattarci subito ad un clima da Playoff. Ora ci tocca Bologna e non so dire se è peggio o meglio di Roma o Sassari, Sassari ha forse un roster più risicato ma comunque ha saputo già batterci in campionato, Bologna ha un roster più lungo e più abitudine a giocare con certe pressioni addosso, sarà molto difficile.
Montepaschi-Lottomatica 83-73
Parziali: 24-18, 18-24, 22-18, 19-13
Progressione: 24-18, 42-42, 64-60, 83-73
MVP: McCalebb e Kaukenas in casa senese hanno avuto una marcia in più. Dasic da parte romana ha imperversato per 20 minuti calando un po’ alla distanza.
WVP: Nessuno in particolare, magari era lecito attendersi di più da Djedovic o Gigli ma rimanendo in campo solo 4 e 7 minuti sarebbe stato davvero difficile dimostrare qualcosa.
Alessandro Lami