Con la finale scudetto agli sgoccioli è tempo di buttarsi a capofitto nel mercato estivo, dove le società con basi economiche più solide hanno già cominciato a porre le fondamenta per la stagione ventura.
In questo primo articolo verranno presi in considerazione dodici giocatori extracomunitari che, per bravura ed importanza, potrebbero influire pesantemente sulle sorti della loro prossima squadra.
[b]Mike Green[/b], il playmaker di Cantù è l’unico del pacchetto stranieri a non avere firmato un contratto per l’anno prossimo e difficilmente lo rivedremo in maglia Bennet. I brianzoli, stante la partecipazione alla prossima eurolega, hanno necessità di trovare un elemento con maggior esperienza europea e soprattutto con doti offensive più spiccate, tant’è che si sono inseriti nella trattativa per Gab Mekel, sulle cui tracce ci sono però anche Treviso e Biella.
[b]Travis Diener[/b], se Sassari dovesse trovare i fondi per riconfermare il budget di quest’anno, non è da scartare l’idea che Diener possa rimanere alla corte di Meo Sacchetti; se invece dovesse lasciare l’isola, è probabile la sua collocazione in una big che possa farlo rifiatare senza spremerlo. I problemi fisici quest’anno non sono mancati, ma quando ha potuto il regista ex-Marquette ha fatto vedere numeri di primissimo livello. Tra un paio d’anni potrebbe anche entrare in possesso di passaporto italiano, viste le origini tricolori della moglie.
[b]Phil Goss[/b], all’esordio in Serie A ha fatto benissimo a Varese, gestendosi al meglio tra l’iniziale ruolo di playmaker e quello di guardia, con cui ha terminato la stagione dopo l’innesto di Stipcevic. In 33 gare è rimasto sotto la doppia cifra solamente 5 volte, mostrando doti realizzative naturali ed un repertorio completo, comprensivo di tiro dall’arco, arresto e tiro, uscita dai blocchi, penetrazioni e capacità di procurarsi il fallo del difensore. A Varese c’è tutta la volontà di confermarlo ma prima bisogna prendere una decisione su Jobey Thomas (ci sono 65mila euro da pagare per uscire dal secondo anno di contratto, ma solo se dovesse passare a pieno le visite mediche).
[b]Devin Smith[/b], il prodotto di Virginia State ha un altro anno di contratto con Treviso, ma non è detto che l’anno prossimo lo rivedremo in biancoverde. Prima di tutto c’è da capire come deciderà di muoversi la società alla prima verifica dopo l’annuncio dell’abbandono da parte della famiglia Benetton, definiti budget ed orientamento tecnico si procederà alla composizione del puzzle-squadra, che presumibilmente dovrebbe pendere verso il 2+4. Le voci che danno Markovic in partenza per Valencia potrebbero far pensare ad una sua permanenza in riva al Sile.
[b]James White[/b], “Flight 75” ha mancato una sola volta la doppia cifra nelle 34 gare dello scorso anno; questo, insieme ai 20 di media con 22 di valutazione, dovrebbe bastare a farne il boccone più ghiotto dell’intero mercato estivo 2011.
Il re delle schiacciate è stato però talmente bravo che l’eco delle sue gesta è arrivato fino di là dell’oceano, dove gli Indiana Pacers hanno drizzato le orecchie ed annotato in rosso il suo nome, lui però si è sempre dichiarato voglioso di vestire la maglia dei suoi Washington Wizards…staremo a vedere cosa deciderà in caso di lockout.
[b]Marcelus Kemp[/b], il bizzoso esterno nativo di Seattle ha un altro anno di contratto con la Virtus Bologna, che però non si sogna nemmeno di striscio di offrirgli una canotta per la prossima stagione. Chi volesse firmarlo dovrà quindi passare tra le grinfie di Sabatini, scucendo un corposo buyout per svincolarlo dalla società bianconera. Gli estimatori non mancano, viste le pregevoli doti atletiche messe in mostra nelle passate stagioni, ma pare che Kemp voglia fare il salto di qualità, cercando una squadra che giochi le coppe europee.
[b]David Hawkins[/b] , tecnicamente sarebbe ancora sotto contratto con Milano, ma l’infortunio subito a marzo e l’arrivo di Scariolo hanno rimesso in discussione il suo ruolo all’interno del progetto meneghino, che potrebbe ripartire con gente più giovane o predisposta ad un tipo di gioco più confacente alle idee del nuovo tecnico. Hawkins comunque costa veramente tanto…tolte Milano e Siena che altra squadra italiana potrebbe permetterselo?
[b]Jumaine Jones[/b], dato in uscita dal rapporto con Caserta, il lungo ex-NBA sembra comunque voglioso di rimanere in Italia. Probabile che diventi uno dei pezzi più appetiti del mercato estivo, potendo garantire un apporto atletico con pochi eguali a livello di Serie A.
[b]Othello Hunter[/b], il lungagnone cresciuto ad Ohio State ha richieste da mezza europa; la buonissima stagione disputata a Sassari l’ha fatto apparire nelle liste-spesa di tutti i campionati dove spadroneggiano i lunghi sotto i 2.10 (Italia, Germania e Israele su tutti). Non è comunque da escludere una sua riconferma il quel di Sassari.
[b]Sharrod Ford[/b], stesso discorso fatto per Hunter, giocando esclusivamente come centro il suo fisico lo relega ai tornei dove non si utilizzano i “bestioni” sottocanestro. Dovrebbe lasciare Montegranaro dopo un’altra stagione fatta più di numeri e statistiche che di sostanza cestistica vera e propria. Comunque è un nome che in estate riscuote sempre un incredibile interesse.
[b]Ron Slay[/b], dopo una stagione con qualche acciacco di troppo a Varese hanno deciso di non avvalersi più dei suoi costosi servigi. Slay ormai lo si conosce bene in giro per l’Italia, se coccolato è un giocatore che può rendere per una cifra pari al suo reale talento, mentre se ci si incaponisce nel voler correggere alcuni suoi atteggiamenti si finisce per cozzare contro un muro, ritrovandosi tra le mani un uomo bizzoso ed un giocatore indolente. Difficile che possa rimanere in Italia a queste condizioni.
[b]Brian Skinner[/b], per lui vale il discorso fatto per Devin Smith, prima di decidere i giocatori a Treviso devono mettere in chiaro cose ben più importanti, dopodiché si ragionerà anche sul conto di Skinner, che per quanto mostrato nel nostro campionato sarebbe un elemento da tener ben presente.
Roccioso e dotato di buoni fondamentali, l’ex-NBA sarebbe l’ideale per blindare l’area di una squadra di medio valore…il problema è il costo.
Stefano Pozzi