Stagione da incorniciare per la Bennet Cantù, quella appena conclusasi, con il conseguimento del secondo posto nella stagione regolare, la partecipazione alle finali perse di Campionato e Coppa Italia, la qualificazione alla fase a gironi di Eurolega per la stagione 2011-2012.
Nessun tifoso, neanche quello più ottimista, avrebbe scommesso un solo centesimo per una stagione che è andata oltre le più rosee aspettative. Ottima dal punto di vista tecnico, con il raggiungimento di un eccellente sistema di gioco che ha fatto della ” banda ” di Trinchieri, una delle più apprezzate squadre dell’intero panorama cestistico europeo. Un gioco spumeggiante, di grande duttilità e qualità tattiche dicevamo, ha fatto sì che la Bennet sia stata in grado di colmare il gap economico che la divideva ad inizio stagione dalle più quotate “grandi”, Siena, Roma, Milano, Bologna. Dal punto di vista mentale, il consolidamento dell’amalgama del gruppo ha consentito egualmente la prosecuzione dell’ottimo lavoro impostato nella stagione precedente da Andrea Trinchieri e Anna Cremascoli e dai loro collaboratori.
La consacrazione avvenuta in questa stagione con i brillanti risultati sportivi raggiunti dai giocatori della Bennet, ha ridestato l’entusiasmo dell’intero ambiente canturino ponendo le basi per un prossimo futuro che prevede la realizzazione di un palazzetto per la stagione 2012-2013 degno dei migliori palcoscenici europei e, per poter competere al meglio in Europa ed in Italia, l’allungamento di un roster che sta già attuandosi con i recenti ingaggi di assoluto valore da parte della proprietà.
I tifosi canturini possono sognare ad occhi aperti per il prossimo venire, sicuramente ripagati nell’affetto che hanno dimostrato durante l’intera stagione culminata con una meravigliosa festa finale in cui sono accorsi numerosissimi alla N.G.C. Arena, per un saluto informale e carico di amore verso i propri beniamini. Una festa che ha visto la partecipazione di moltissimi bambini e tante donne per un abbraccio collettivo denso di significato che travalica il solito freddo e manageriale mondo dello sport professionistico. Un ritrovo che ha visto sfilalare uno per uno i magnifici protagonisti di una stagione indimenticabile, per il tripudio festante anche della frangia più calda, quasi in tenuta da competizione. Ennesimi brividi sono riaffiorati in tutti i presenti, in un delirio collettivo che neanche una calda serata di fine estate è riuscita a soffocare. Cantù, oasi cestistica di sportività e passionalità, remake di tradizione nel “modernismo” imperante e per certi versi devastante della contemporaneità. Tra i più acclamati ci sono da segnalare le ovazioni per capitan Mazzarino, idolo incontrastato della tifoseria locale, per Vlado Micov, addirittura invocato come sindaco della città del mobile e Andrea Trinchieri, artefice e realizzatore di questa creatura. Sicuramente una bellissima pagina di sport che fa da contraltare alle brutte cronache del mondo corrente.
Ritornando alla stagione sportiva non si può non citare l’ imbattibilità casalinga per gli uomini di Trinchieri, tranne in due occasioni e sempre e solo contro Siena, che ha fatto della N.G.C. Arena un fortino inviolabile, fucina degli ottimi risultati finali. Tra i passaggi a vuoto ci sono da segnalare le sconfitte nel derby di andata a Varese, quella in Eurocup contro Groningen, Gara 3 nel derby con Milano negli spareggi Playoffs, Gara 1 nella finale con la Montepaschi. Veramente nulla a fronte delle innumerevoli vittorie che hanno riportato la Bennet nell’Olimpo del basket, e scusate il ritardo !
Serafino Pascuzzi