KAZAN- Buona la prima, la Montepaschi fa sua la vittoria nella prima uscita in Eurolega nella lontanissima Kazan. La trasferta era molto temuta per la lunghezza del viaggio, per la stanchezza dovuta al fuso orario, per l’ambiente del tutto particolare che gli uomini di Pianigiani andavano ad affrontare e invece tutto si è concluso nel migliore dei modi con una vittoria che da subito una sterzata importante a questo difficile girone di Eurolega. Siena, infatti, spezza subito un equilibrio che in questo girone, molto probabilmente, la farà da padrone vincendo in trasferta e sparigliando così gli schemi. La partita è stata difficile, come era prevedibile, anche e soprattutto per la qualità degli avversari, per la partita-monstre dell’ex Domercant, per la prova un po’ incolore di qualcuno degli uomini in canotta biancoverde. Gli avversari, dunque: l’Unics Kazan non è una squadra trascendentale ma affrontando la prima uscita in casa era sospinta da un buon tifo e per i primi 20 minuti è stata capace di tenere sotto scacco una Montepaschi che sicuramente ha più talento, più profondita di roster, ma meno fisicità. E proprio la superiore stazza dei russi ha fatto la differenza nei primi 20 minuti, si pensi che l’Unics ha catturato ben 10 rimbalzi in più dei senesi e che gli uomini di Pashutin hanno collezionato 12 catture nel pitturato avversario contro le sole 6 della Mens Sana, inoltre il gigantesco Jawai, 208 centimetri per 130 kg, è risultato pressochè immarcabile per un pacchetto lunghi senese dotato di gran talento ma composto da giocatori filiformi quali Andersen, Lavrinovic, Stonerook e Ress. Pianigiani ha poi deciso di rinunciare a Michelori, l’unico che, con la propria combattività, avrebbe forse potuto impensierire il grossissimo Jawai. Nei primi 20 minuti, quindi, la supremazia sotto le plance e un Domercant autore probabilmente di una delle migliori partite della sua carriera, hanno tenuto in linea di galleggiamento i russi avvicinati, però, proprio alla sirena dell’intervallo da 5 punti filati di MaCalebb che hanno permesso a Siena di andare al riposo sul -1. La ripresa è stata di tutt’altro sapore, Domercant ha continuato ad imperversare ma la compattezza di Siena ha avuto ben presto il sopravvento. E’ ovvio che una squadra che si affida praticamente al 100% ad un solo giocatore non può che soccombere di fronte ad un’avversaria che manda, alla fine della contesa, 3 giocatori in doppia cifra ed uno (Zisis) che mette a referto 9 punti. Le cifre nel basket hanno un senso ed allora quelle di stasera legittimano la vittoria della Montepaschi grazie ad una media nettamente superiore dalla lunga distanza e dalla lunetta oltre ad una valutazione totale che recita 81-70 in favore di Siena. Le note positive per gli uomini di Pianigiani sono venute dalla prestazione di Kaukenas, Andersen (però per lui 3/11 dal campo), McCalebb, Zisis, Carraretto e dalla solita solidità di Stonerook. Le note negative dalla prestazione incolore di Lavrinovic (per lui un insolito 2/8 dal campo e 1/5 dalla lunetta), così così di Ress (5 falli in soli 8 minuti di gioco), dall’inutilizzo di Michelori e di Aradori (0 minuti per Andrea, 4 per Pietro), dalla prestazione non certo indimenticabile di Moss. In futuro sarà inevitabile potere/dovere contare di più su coloro che stasera hanno dato poco perchè con il doppio impegno Coppa e Campionato c’è bisogno di tutti non potendo spremere solo e soltanto i soliti noti. E poi c’è l’incognita Summers: l’ultimo arrivato non sta dando quello che si sperava, è sicuramente presto per sparare giudizi e quindi ci asteniamo dal farlo sperando di vedere il buon DeJuan crescere esponenzialmente nei prossimi tempi, la Mens Sana ne ha davvero bisogno.
Unics Kazan-Montepaschi 71-79
Parziali: 24-20, 20-23, 11-21, 16-15
Progressione: 24-20, 44-43, 55-64, 71-79
MVP: Henry Domercant gioca la prtita dell’ex: 4/6 da due, 4/6 da tre, 10/11 dalla lunetta, 7 rimbalzi, 6 falli subiti, 35 di valutazione su un totale di 70 della propria squadra. Chapeau.
WVP: Samoylenko da una parte e Moss dall’altra non ci sono affatto piaciuti.
Alessandro Lami