TERAMO – E finalmente è arrivata! La tanto sospirata vittoria è al fine giunta nelle casse di una BancaTercas Teramo per larghi tratti piacevole e ben disposta in campo. Certo, a Bologna mancava il centro Homan messo fuori rosa per un pugno all’allenatore in settimana, ma i problemi alla schiena di Brandon Brown hanno di fatto parificato l’assenza nelle file teramane. In ogni caso una bella partita che per i primi due quarti si è mossa sui binari dell’equilibrio superato dallo strappo finale con cui i biancorossi si sono portati avanti di 5 punti (46-41).
Poi nel terzo quarto la Teramo che abbiamo imparato a conoscere in positivo: un micidiale break di 14 a2 e si arriva al massimo vantaggio teramano di ben 16 punti, dilapidati dal solito periodo di black-out teramano innescato anche dalla classe cristallina di Mc Intyre che trova due triple quasi impossibili portando i suoi sotto di appena due punti. Il finale, come si può immaginare dal risultato, è proprio un punto a punto sconsigliato ai deboli di coronarie, sancito non dalla bravura degli attori in campo, quanto da alcuni errori macroscopici: un tap-in bolognese buttato via e un tiro libero sbagliato di Mc Intyre che di fatto hanno consegnato la vittoria nelle mani teramane.
In fin dei conti la squadra ha giocato bene e il contro break è più figlio della paura di non vincere, come afferemerà coach Ramagli in sala stampa. Ma soprattutto stasera la palma del migliore in campo va ad Achille Polonara che, impiegato per la prima volta per venti minuti, ha trovato il canestro con continuità, ha difeso in maniera eccellente rispettando le consegne dell’allenatore, ed è stato più che reattivo sotto le plance chiudendo in doppia doppia con 11 punti, 11 rimbalzi e ben 19 di valutazione. Se vogliamo stasera non si è confermato stoppatore maledetto, ma per stavolta si può sicuramente andare oltre. Ancora una buona prova di Wanamaker che dimostra, però, di essere giocatore di sistema e non di inventiva: svolge il compito con naturalezza ma non riesce ancora a prendersi le sue responsabilità al tiro. E pensare che era partito benissimo. Malino Borisov che fa tante cose in campo, ma 0/5 da tre ci pare un po’ troppo poco per chi aspira a giocare da ala piccola. Una nota a parte per i 22 secondi di Antonello Ricci: difesa che definire granitica sarebbe poca cosa nei confronti di Poeta che di fatto non riesce a trovare un tiro neanche scomodo per chiudere il terzo quarto.
In definitiva due punti importantissimi contro una Bologna comunque ben presente in campo che ha dato più spazio ai suoi pezzi pregiati, un Koponen che sicuramente non ha reso secondo le sue possibilità, un Poeta che ha fatto la differenza contro la sua ex squadra e soprattutto contro i fischi che forse non si aspettava, un Gigli troppo presto condizionato dai falli che lo hanno di fatto tolto dall’incontro anzitempo. Adesso arriva lo scontro diretto con Venezia e sarà uno scontro vero, duro, la prova per Teramo per confermare di essere da serie A, la prova per Venezia di valere la serie A.
MVP: 5/5 da due, 11 rimbalzi, 19 di valutazione con 5 falli fatti di cui due quantomeno dubbi e 4 subiti. Achille Polonara benvenuto in serie A!
Parziali: 19-18 27-23 14-8 13-23
Progressione: 19-18 46-41 60-49 73-72
Sala Stampa
Finelli
Sapevamo che Teramo avrebbe giocato una grande partita, partendo con grande intensità. Abbiamo avuto modo di stare dentro la gara nonostante i falli di Gigli, pagando comunque qualcosa a rimbalzo. In ogni caso abbiamo avuto percentuali basse al tiro, specie dall’arco ma nonostante questo siamo rimasti attaccati alla partita che potevamo vincere se un nostro tap-in non fosse stato sputato dal ferro e soprattutto se McIntyre non avesse sbagliato quel tiro libero alla fine. Sapevamo in ogni caso che sarebbe stata dura e che nonostante le quattro sconfitte, Teramo aveva le carte in regola per vincere.
Ramagli
Contava vincere. Stasera contava solamente vincere perché se avessimo perso saremmo entrati in un vortice incontrollabile di sconfitte e di paura di vincere. Il contro break di Bologna è stato solo frutto della nostra paura di portare a casa la vittoria. Se a loro mancava Homan, a noi invece è mancato Brandon Brown che ha potuto dare relativamente il suo contributo per dei forti dolori alla schiena, tanto che è stato utilizzato molto meno del solito. Dobbiamo essere soddisfatti e contenti di avere mosso la classifica e questo ci permette si affrontare con maggiore serenità il prossimo incontro con Venezia. Vogliamo dedicare questa vittoria a Carmine ( il massaggiatore, nda) e a Trey Johnson.
Mirko Pierpaolo Papirii