ROMA – Una prova di carattere e d’orgoglio per una Virtus ACEA Roma sbeffeggiata otto giorni fa al Pala Estra dalla Siena aliena di questi ultimi anni e questa sera invece un’altra squadra: concentrata, decisa ad essere “brutta, sporca e cattiva” come aveva evocato nell’intervista pre-gara coach Lardo. Una vittoria importantissima per l’Urbe come avevamo presentato ieri, non perchè banalmente le vittorie sono le migliori medicine per edificare e costruire un team che giochi all’unisono come sta cercando d’attuare Lino Lardo ma perchè è venuta superando diverse difficoltà.
Prima di tutto togliersi la scimmia del -33 subito in Toscana, reagendo alla scoppola con voglia di fare e di battersi. Dopodicchè l’assenza di Vlade Dasic, ufficializzata in mattinata dopo la rifinitura per il solito flessore che non da tregua (postumi dell’Europeo, ndr), e neanche il tempo che il cronometro scandisca il secondo giro pieno del match ed ecco Maestranzi dirigersi a capo chino verso la panca, pochi minuti di tempo ancora e la comunicazione che giunge dalla panchina di Roma è una sentenza: contrattura, niente da fare per tutto il resto della gara.
A questo punto pochi avrebbero scommesso sulla vittoria della Virtus con delle rotazioni ridotte a soli 8 uomini di fatto (Tonolli compreso), con un Datome messo addirittura a fare da “quattro” dovendo surrogare per la prima volta in stagione, e negli schemi di Lardo, il Dasic assente e con il solo Gordic a giostrare in regia, le cui ultime prove non avevano certamente colpito per robustezza e freddezza. Ed invece concentrazione, pazienza in attacco, buonissima difesa ed anche qualche magia dei giocatori più attesi lato offensivo come Datome e Tucker, il ritorno a discreti livelli di Nihad Dedovic ed ecco servita la ricetta vincente, con un Crosariol MVP come cappellino nel long drink ad esaltare una squadra che comincia a cercarsi e, soprattutto, a trovarsi sul campo. Certo, si può sempre migliorare, dirà poi Lardo negli spogliatoi, e che non si deve consentire a Cremona di ritornare in gara tre volte dopo averla messa ad una buona distanza di sicurezza nel corso della gara (due volte +11 e l’ultimo strappo a +9), ma questa sera questa vittoria fa legna, tanta legna in vista di un inverno rigido e duro specie con un roster adesso ridotto ai minimi sindacali di rappresentanza. Ma i rumors di fine gara c’informano di un summit a fine gara tra Lardo, Riva e Bonora per capire come tamponare la crepa apertasi dall’assenza di un Dasic ieri più un Maestranzi oggi, spremere questi 7, 8 elementi adesso potrebbe risultare perdente a medio-lungo termine e se si desidera arrivare ai Playoffs sarebbe bene provvedere nel minor tempo possibile.
Cosa dire invece di Cremona ? Tesa, contratta all’inizio, eccessivamente preoccupata di far bene o di sbagliare il meno possibile per ben impressionare il nuovo coach? Sarà, fatto sta che Tabu ha latitato per tutto il primo periodo, spianando di fatto la strada ad una ACEA Roma che andava invece aggredita per cercare di togliergli l’ossigeno fin da subito. Thomas non pervenuto, Milic impalpabile, Cremona ha ridotto così l’emorragia solo grazie alle seconde linee ed al solito, grandioso Wafer il quale ha brillato di luce propria non solo in attacco. Buonissima la prova dell’uomo da Homer, Lousiana ma commetterà alla fine l’ingenuità del fallo tecnico che lo spedirà poi alla lunga in panca nella fase finale, cruciale del match, allorquando Cremona spingerà con tutto se stessa per raggiungere Roma eppoi provare a superarla di slancio.
Poi la risalita nel punteggio e nel gioco ma sempre qualche incertezza in attacco o qualche prodezza subita dei vari Tucker e Datome che ne impedisce il compiersi dell’impossessarsi del match. Una squadra ancora in fase di studio ma con carte importanti da giocare sul tavolo del campionato, Attilio Caja dovrà lavorare parecchio ma le basi ci sono.
Primo quarto e l’ACEA vola subito sul 4-0 ma si fa male anche Maestranzi per noie muscolari dando addio a tutto il match. L’aspetto confortante è però che il suo naturale sostituto Gordic, criticatissimo in questa fase d’inizio stagione, comanda bene il gioco e mette anche due triple su due tentativi ben costruiti e, finalmente, non forzati. Ma è tutta la Virtus che gira bene e Cremona invece soffre. Timida, impacciata, eccezion fatta per il solito Wafer che comunque viene quasi francabollato da Tucker in stile calcio uomo-contro-uomo anni ’70, Cremona annaspa. Perkovic ad esempio va a vuoto mentre Milic non riesce a far dannare Crosariol come ci si potrebbe attendere con i suoi movimenti sinuosi in area. Invece proprio Crosariol si fa notare dall’altro lato del campo perchè lo si serve in movimento e così diventa un rebus irrisolvibile per gli ospiti. L’ACEA sembra padrona del campo, segna anche Tonolli dalla lunga. Roma è in controllo, l’ex-coach virtussino svuota così la panchina perchè Thomas, Tabu e Milic han dato poco o nulla ed allora con Cinciarini, D’Ercole e Bavcic Cremona rende il parziale, giunto al 9° sul 21-10 per Roma (massimo vantaggio, +11), meno aspro chiudendo il finale del primo parziale solo sotto di 7 punti, 24-17.
L’inerzia positiva delle seconde linee per Caja si fa sentire pure all’inizio del periodo successivo, Bavcic è decisamente più presente di uno Slokar un pò tenero nella propria area e Cinciarini punge in penetrazione. Cremona risale addirittura a -3 al 12° con il centro bosniaco ex-Brindisi sul 26-23 e costringe Lardo a chiamare tempo. L’effetto è positivo per l’ACEA, Roma rifila un secco 6-0 di contro-parziale con Datome che finalmente non forza più come nel primo periodo e, guarda caso, segna attaccando il ferro. Tabu rientra e riprende in mano le redini del gioco dopo il pessimo inizio e solo lui tiene a galla i suoi e sarebbe quasi un trionfo personale se non sbagliasse una tripla a campo aperto sul -5 al 16° (35-30). Ora però c’è molta confusione in attacco da parte di Roma, Lardo cavalca sia Crosariol che Slokar assieme per mettere pressione nel pitturato a Perkovic e Milic ma proprio lo sloveno di Roma sbaglia tutto quando deve mettere la palla dentro, sia da sotto che da fuori e così ne approfitta il croato Perkovic, contro parziale complessivo Cremona da 0-8 e Roma sopra solo di 1 al 18°, 35-34. E sempre lui, Perkovic, impatta il risultato con una tripla annullando il tiro da fuori di Crosariol da quasi 6 metri (una rarità, ndr). Si chiude sulla parità ma aleggia sul Pala Tiziano la domanda del secolo: come farà Roma a sopportare fisicamente la doppia assenza di Dasic e Maestranzi ? E Tucker, assente o quasi in fase realizzativa, si desterà dal proprio sonno o si sacrificherà ancora su Von Wafer “rinunciando” ad attaccare?
Terzo periodo, Roma abbassa i ritmi per non finire la benzina subito e Cremona perde palla in attacco in sequenza ma l’Urbe non ne approfitta, spreca a raffica anche lei. Crosariol segna il solo canestro dei primi 3 minuti del periodo ma, non contento, domina l’area rifilando stoppate a chiunque s’avvicini al ferro (leggasi alla voce “Milic”), e costringe al fallo Perkovic che non riesce a tenerlo. Sembra una furia il centrone milanese, assieme a Tonolli e Djedovic collassa benissimo in area costringendo Cinciarini allo sfondo. Tucker da 3, Caja perde le staffe perchè viene fischiato tecnico a Wafer, e dopo il 2/2 di Datome dai liberi, segna ancora Crosariol dalla lunga! Roma risale di nuovo a +11 al 25°, 51-40 ma Wafer si scuote, 4 punti per lui di fila e l’eccesso di gioia viene frenato da Lardo con il tempo. Dedovic segna da 3 dopo 3 tentativi a salve nella gara, Caja si mette a zona per disinnescare Crosariol e l’ACEA va in crisi. Tabu pure lui da 3, 54-49 al 28° ma Dedovic leva le castagne dal fuoco in penetrazione. Poi ancora il redivivo Tucker va di tripla in transizione, si chiude sul 59-51.
Ultimo periodo, Gordic perde la trebisonda e regala due canestri comodi comodi a Tabu perdendo quasi consecutivamente la sfera sulla pressione del play belga per la disperazione di Lardo e del Pala Tiziano. Ma Tucker s’è desto, altra tripla siderale però Bavcic l’annulla con la sua di tripla. Lardo ordina la zona, Wafer è fuori assieme a Crosariol perchè anche lui ed il centrone devono rifiatare mentre Cinciarini perde la terza palla della gara. E Clay Tucker decide di prendersi la partita, altra tripla, +7 al 35°, 69-62, con Caja sconsolato nonostante l’americano avesse quasi le mani di Bavcic in faccia. C’è sempre Wafer però: scappa sui blocchi, tira, penetra e dimostra che non si diventa miglior marcatore del campionato per caso. In un amen Cremona risale a -2 al 37°, 73-71. Ma su una penetrazione maligna di Tucker, Von Wafer commette il quinto fallo consentendo all’antagonista d’andare sul +4 dalla lunetta (75-71). E quando tutto sembra perso per la Vanoli Braga, appare Milic: segna, prende rimbalzi, mette alla frusta Crosariol e Datome e ridà speranza ai suoi ma senza aver considerato Datome il quale, con una tripla da quasi 9 metri, rimette 6 punti di distanza tra le due squadre, 80-74 al 39°. E’ fatta, D’ercole va a vuoto da 3 nel tentativo disperato di riaprire il match mentre dall’altro lato del campo Crosariol raccoglie dalla spazzatura un pallone e lo mette dentro, finisce 85-78 per i padroni di casa.
ACEA Roma – Vanoli Braga Cremona 85-78
Sala Stampa
Caja
Ad un certo punto ci avevo creduto, peccato, se non ci fosse stato quella prodezza di Datome da quasi 10 metri….Perchè lì si è decisa la gara a mio avviso, forse ce l’avremmo fatta. Che Gigi sia un grande giocatore lo sappiamo, da parte nostra invece Wafer con il suo fallo tecnico fischiato incredibilmente è stato costretto ad uscire per 5 falli, forse la differenza sta proprio quì. Resta quindi un grande rammarico, la mia squadra ha lottato, era difficile tecnicamente andar sotto e rientrare due, tre volte allora cerco di vedere la cosa in positivo, diciamo come una buona base di partenza per il lavoro futuro che ci attende. Ho poi visto tanta voglia di collaborare tra i ragazzi: benissimo tutti, forse Milic ancora un pò fuori forma e Thomas è un pò giù di morale, non sta dando quello che può e che sa ma lo recupereremo, in fondo siamo arrivati ad un tiro dalla vittoria. Certo, è’ stato molto bravo Crosariol ma non dobbiamo dimenticare che Tucker ha fatto anche lui canestri importanti e di difficile coefficente di realizzazione, come quello di Datome all’ultimo. Nel primo quarto è vero, siamo entrati contratti in campo eppoi ci siamo sciolti, però anche Roma ci teneva a vincere. Poi difensivamente con Datome, Tucker e Dedovic aprono bene il campo, abbiamo ripeto fatto una buona gara, da quì dobbiamo ripartire.
Lardo
Ritengo quasta gara vinta…..Ancora più importante di quella vinta ad Ancona contro Montegranaro. Sono veramente soddisfatto, eravamo senza Dasic eppoi senza Anthony abbiamo lottato, abbiamo ringhiato, l’idea nostra era quella di dare tutto nei 40 minuti, abbiamo avuto delle pause quando eravamo sopra di 11 punti due volte, poi la terza volta siamo riusciti a farcela, in questo dobbiamo migliorare, se scappiamo avanti poi dobbiamo chiudere la gara, soprattutto se giochiamo in casa. E devo dire che abbiamo spezzato il loro attacco con due difese a zona che forse non se l’aspettavano in certe fasi dell’incontro. Poi lasciatemi dire che sono molto contento di Crosariol, se lo merita perchè sta sgobbando tanto. Sono contento poi di Tucker, nel primo tempo ha sudato in difesa su Wafer eppoi si è tirato sulle spalle la squadra. Volevamo che appunto Wafer si caricasse di falli, per questo ho voluto che lo “cercasse” di più in campo quando aveva palla in mano. Benissimo anche Gigi che ha giocato fuori ruolo senza aver mai avuto il tempo d’allenarsi in questa posizione. Però dobbiamo crescere, siamo un pò risicati adesso, così è difficile crescere, oggi mi prendo il carattere e la voglia di farcela, adesso vediamo cosa dice l’infermeria. Gli arbitri ? No, non sono molto contento perchè la terna arbitrale mi è parsa molto fiscale. Mi dispiace se non si può dialogare eppoi ti becchi il tecnico….. Non credo che a Siena ci sia stato un crollo mentale, però la risposta di nervi c’è stata dei miei quindi va bene così. Slokar deve migliorare, sta faticando molto perchè l’eruopeo.
Tucker
Credo di essere riuscito molto bene questa sera prima a contenere Wafer e dopo a provare a realizzare. Devo essere un leader sui due lati del campo, sono stato aggressivo anche in difesa e sono contento di aver dato quella scossa alla squadra. Io sono un giocatore di squadra, non mi preoccupa se devo darmi da fare in difesa oppure in attacco, faccio sempre che la squadra mi consente di fare. Non mi tiro indietro mai, spero solo di continuare così perchè a Roma mi trovo bene, amo questa città.
Crosariol
Lino mi chiede durante la settimana di fare azioni, cose che di solito non faccio, così oggi ho preso due tiri da fuori, da lontano, avevo spazio e li ho provati ed oggi mi è venuto naturale. Partire in quintetto non mi cambia più di tanto, posso entrare anche dopo l’inizio così posso capire come posso incidere per risolvere o migliorare una situazione. Io credo che al tempo Boniciolli esagerò definendomi il miglior centro vivente ma lo disse per caricarmi, per darmi fiducia. Voglio confermarmi, vedrò di applicarmi per questo obiettivo.
Parziali: 24-17; 13-20; 22-14; 26-27
Progressione: 24-17; 37-37; 59-51; 85-78
MVP: Andrea Crosariol. Prestazione monstre con 17 punti all’attivo ed un ben 25 di valutazione frutto di un percorso netto in attacco da due (8/8), e ben 8 rimbalzi catturati oltre alle due stoppate rifilate al temuto Marko Milic, che avrebbe potuto farlo a fette. Encomio lato Roma anche per Clay Tucker che ne mette dentro 23 ma fa quasi tutto che un buon giocatore dovrebbe fare: difende, attacca, prende rimbalzi (ben 9 !), segna soprattutto in momenti topici dell gara. In tema di punti all’attivo meglio di lui fa il Top Scorer del torneo, Von Wafer che mostra lampi di classe pura segnando 25 punti ma commette l’ingenuo tecnico che lo butterà fuori dal finale infuocato. Bene anche Datome, 19 punti.
WVP: Brandon Thomas non convince. Abulico, svogliato quasi, prende un risicato 5 di valutazione con 2 soli punti all’attivo. Se Cremona vuole far bene dovrà scuotersi altrimenti si mette male per la Vanoli Braga.
Fabrizio Noto/FRED