Teramo –Ancora una volta Teramo lascia due quarti agli avversari e, dopo un primo tempo giocato davvero in maniera splendida, succede una ripresa tutta da dimenticare, figlia anche della sfortuna perché dopo pochissimi minuti del terzo quarto un positivo Wanamaker è stato costretto a lasciare il campo. Strappo o stiramento per lui, certo è che la Teramo Basket nel ruolo di guardia dovrà correre (e a breve) ai ripari, altrimenti il gap con le altre squadre si colmerà e si concretizzerebbe un pericolosissimo ultimo posto. Lode a Brandon Brown che ha subito nella nottata la gravissima perdita del padre e che è voluto scendere in campo lo stesso. Se c’è un giocatore attaccato a questa maglia e non ai soldi che percepisce, questi non può essere che lui. Poi di fronte c’era una Cremona rivitalizzata dalla cura “artiglio Caja” e capace di recuperare il break di quattordici punti che i biancorossi avevano sapientemente costruito nel primo tempo. Peccato, perché proprio mentre si è cominciato ad accendere Dee Brown si è fatto male Wanamaker che fino ad allora aveva giocato molto bene contro il talentuoso Von Wafer.
Ma veniamo alla partita: il primo quarto è sul filo dell’equilibrio tanto che nessuna delle due squadre riesce a prevalere sull’altra. Poi nel secondo quarto sale in cattedra un grandissimo Achille Polonara le cui qualità stanno crescendo sempre di più partita dopo partita tanto da essere il migliore per valutazione di entrambe le squadre. E questo per un ragazzo di vent’anni è molto importante. La cura Ramagli su di lui sta facendo effetto, soprattutto per smaliziarlo in quelle piccole cose di cui è carente semplicemente perché non avvezzo a tanti minuti in campo. Poi nel terzo quaro ciò che non vorresti vedere più: le gambe in campo e la testa negli spogliatoi, complice anche di un’azzeccatissima zona che la mancanza di una guardia di talento non ha fatto superare ai padroni di casa. E così contro break e di nuovo partita incanalata sui binari della parità. Nell’ultimo quarto, quando il cronometro recita meno di due minuti alla fine, le bombe ospiti che ti fanno male. 62-68 e praticamente partita virtualmente chiusa nonostante gli sforzi di Brown e Polonara che sullo scadere cerca volontariamente l’errore sul secondo libero.
Ancora una volta Teramo si trova di stanza nelle ultime posizioni e ancora con tanto lavoro da fare. Lo so, l’ho già scritto nel recap contro Avellino, ma i romani dicevano repetita iuvant. La squadra non può più essere “work in progress” ed è necessario correre velocemente ai ripari: senza una guardia tiratrice di talento si fa fatica a non regalare quindici punti agli avversari. E visto che la stagione NBA stenta ancora a decollare, si potrebbe tentare qualcuno con un gettone di un paio di mesi che sarà necessario visto l’infortunio occorso a Wanamaker. Infine capitolo Green: se il ragazzo può essere utile alla causa lo si coinvolga di più, perché finora è finito solo ai margini delle rotazioni un po’ per demerito suo, un po’ per infortunio. Se Green resta bisogna recuperarlo mentalmente e fisicamente. Come pure servirebbe una sveglia da Amoroso perché dopo i due buoni primi quarti al rientro in campo è sembrato la brutta copia di se stesso.
MVP: Un plauso particolare e Brandon Brown che nonostante il lutto è voluto scendere in campo, e la solita menzione per il bravissimo Achille Polonara. Bravo! Continuando su questa squadra potrai ambire a più prestigiosi lidi e soprattutto ad un posto nella nazionale maggiore.
Parziali: 17-16 24-13 14-24 17-21
Progressione: 17-16 41-29 55-53 72-74
Sala Stampa
Coach Caja: C’è grande soddisfazione, inutile nasconderlo. Il campo ha dimostrato il buon lavoro svolto in settimana e siamo stati bravi a recuperare il break che Teramo aveva preso. Sapevamo che venire qui era molto difficile ma siamo riusciti soprattutto con la zona che avevamo provato in settimana a mettere in difficoltà la squadra avversaria. Abbiamo recuperato un numero maggiore di palloni in difesa e abbiamo avuto così più chance per organizzare i giochi d’attacco. Oggi siamo stati premiati con una vittoria molto importante viste tutte quelle che rimangono da qui alla fine.
Coach Ramagli: Ha perso chi aveva più da perdere. Cremona nulla, noi parecchio. La partita l’abbiamo interpretata bene ma è venuta meno tutta l’energia che abbiamo messo nei primi due quarti. Abbiamo giocato in mezzo a mille difficoltà, non ultimo l’infortunio di Wanamaker e dobbiamo anche rispettare Brandon (Brown) che domani salirà sull’aereo per il funerale del padre. Dovevamo controllare di più il ritmo in alcuni momenti della partita, ma non ci siamo riusciti. Devo rimproverare la poca lucidità nell’attaccare soprattutto la zona e la poca energia del secondo tempo. E’ una brutta battuta d’arresto, ma quando non hai una guardia di talento con tanti punti nelle mani è difficile raggiungere l’obiettivo. Siamo con un occhio vigile al mercato, ma le occasioni sono davvero poche complice la stagione NBA che stenta a ripartire.
Mirko Pierpaolo Papirii