SIENA – Cominciamo dalla fine, bisogna saper perdere: le scene di Sada, Navarro, del componente della panchina azulgrana che tenta di aggredire non abbiamo capito bene chi (Pianigiani?) non le vorremmo vedere, non capiamo con chi possa prendersela una squadra, se non con se stessa, che subisce un parziale di 30-12 dal 62-47 e finisce per perdere. Ricordiamo che Siena ha dovuto fare a meno di 3 bocche da fuoco clamorose che rispondono ai nomi di McCalebb, Kaukenas e Lavrinovic oltre ad aver trovato un David Andersen in serata largamente negativa in attacco ma che ha comunque lottato come un leone contro la batteria smisurata dei lunghi avversari catturando alla fine ben 12 rimbalzi ed un Bootsy Thornton a referto quasi solo per onor di firma dato il suo recentissimo arrivo, ma ha gettato in campo una grinta, un carattere, una determinazione che non hanno eguali…vogliamo dirlo? In tutta Europa!!!! Ovviamente il cuore non sarebbe bastato di fronte ad una squadra che, roster alla mano, è la più forte di tutta l’Eurolega forse alla pari solo col Cska di Mosca, ed allora è servita l’abnegazione del capitano Stonerook, la lucidità di Ress autore di almeno 3 giocate decisive, i pochi minuti di Carraretto per dar fiato ad un settore guardie orfano di Rimas Kaukenas, la forza leonina di un Michelori che, seppure in chiaro debito di centimetri e chili contro avversari che si chiamano Perovic, Lorbek, Vazquez e Ndong, ha dato 11 minuti infarciti di botte e guerra sotto le plance. Tutto qui? No, dobbiamo dare conto di 3 “campioni”, campioni veri, che hanno condotto la squadra alla vittoria, i tre moschettieri hanno messo a segno 57 punti sui 77 totali della Montepaschi ed hanno marcato in totale 55 di valutazione su un totale di squadra di 78. Ci riferiamo ovviamente a Zisis, Rakocevic e Aradori. Il play greco è stato il tuttofare del primo quarto con 3 bombe a segno e 13 punti totali nel primo tempo, ha condotto la squadra con autorità e lucidità ed è stato assolutamente determinante per la vittoria finale. Igor Rakocevic non ha fatto nulla di particolare, ha semplicemente fatto quello che uno dei primi 3 attaccanti d’Europa può e deve fare, ha segnato canestri di un peso specifico clamoroso, si è sbattuto in difesa vincendo largamente il duello con un certo Navarro, si è assunto responsabilità anche in cabina di regia, ha insomma fatto quello per cui Minucci lo ha portato a Siena, un campione e non c’è altro da dire. E poi Pietro Aradori, fa veramente piacere poter dire che è stato di gran lunga il migliore in campo, il ragazzo italiano, in mezzo a campioni di mezzo mondo, ha segnato 20 punti e catturato 4 rimbalzi mettendo in campo una grinta, una voglia, una detrminazione eccezionali ed avendo una consacrazione, contro l’avversaria più difficile, che speriamo sia benaugurante per il prosieguo della stagione e della carriera di questo ragazzo che, non dimentichiamolo, ha solo 23 anni. Ho lasciato per ultimo David Moss, chi scrive è cestisticamente innamorato di questo “rasta-man” che sa rendersi utile, anzi indispensabile, su entrambi i lati del campo, che si sobbarca sempre il lavoro sporco non disdegnando sortite offensive di grande effetto e che, ieri sera, si è reso protagonista di uno dei più bei gesti atletici che si siano visti da sempre sul parquet di Siena: una stoppata ad altezza siderale al 2,15 Ndong che stava per schiacciare ad una mano ben sopra il ferro, una cosa indescrivibile che ha causato un minuto di standing ovation del pubblico senese finalmente presente in buon numero. La reazione decisiva è scattata nell’ultimo quarto quando, da un -9 già pesante, Siena si è trovata in un amen a -15 grazie alla bomba da 15 metri di Ingles sul suono della sirena del terzo quarto, ed alla bomba di Eidson in apertura dell’ultimo periodo. Da lì è stato un crescendo rossiniano dei biancoverdi che hanno letteralmente annichilito la resistenza avversaria e proprio lì si sono viste le doti morali e psicologiche che hanno fatto grande negli anni questa Mens Sana.
Detto di Siena soffermiamoci pure sugli ospiti per notare come, nonostante una batteria di lunghi probabilmente unica in Europa, non siano stati capaci di vincere se non di misura la battaglia del pitturato (36-35 per gli azulgrana il conto totale dei rimbalzi) ed abbiano avuto solo tanta confusione e il 20% al tiro dalla loro stella più attesa e cioè quel Navarro che ha largamente perso il confronto con Igor Rakocevic. Da segnalare la grandissima prova di Lorbek, inefficace su di lui l’opposizione di Andersen, MVP della partita con 29 di valutazione frutto di 22 punti con 8/12 dal campo, 6/6 dalla lunetta e 5 rimbalzi, davvero molto bravo. Accanto a lui un buonissimo secondo tempo di Eidson e qualche lampo di Mickeal e Huertas, troppo poco per mettere sotto una Montepaschi vogliosa di vincere, condotta da un Simone Pianigiani lucidissimo e sostenuta da un pubblico entusiasta.
Ora il secondo posto nel girone è matematico, come il primo è matematico per il Barcellona, la gara in Polonia si trasforma in una gita di piacere e i biancoverdi hanno così, grazie anche alla sosta in campionato, un periodo di riposo di fronte a loro che servirà come l’aria per integrare al meglio Thornton e per recuperare almeno McCalebb considerato che per i due lituani la convalescenza sarà lunga.
SALA STAMPA
Pascual: Complimenti alla Montepaschi per la vittoria, negli ultimi minuti siamo stati incapaci di giocare, abbiamo smesso di segnare e di prendere rimbalzi e non siamo più stati capaci di contrastarli.
Pianigiani: Non ci sono parole per i miei ragazzi, sono stati eccezionali. Partivamo in ritardo su tanti lati del campo per molteplici motivi e per le assenze e dovevamo supplire con voglia ed energia e lo abbiamo fatto. Sono orgoglioso della prova di Aradori e per me è un piacere allenarlo. Ora ci aspetta un periodo con un po’ di riposo nel corso del quale potremo inserire al meglio Thornton e speriamo di recuperare almeno Bo.
Rakocevic: Abbiamo fatto una grande partita, siamo stati bravissimi a ricucire il gap che si era creato. Pietro era in grande fiducia ed ho così ritenuto di dargli la palla molte volte perchè lo vedevo motivato e carico al punto giusto. Alla fine, però, ho fatto solo 1 assist, mi spiace.
Montepaschi-Regal Barcellona 77-74
Parziali: 23-20, 13-15, 11-24, 30-15
Progressione: 23-20, 36-35, 47-59, 77-74
MVP: Lorbek, Aradori, Rakocevic, lo Zisis del primo tempo. Questi 4 giocatori si sono issati un palmo sopra tutti gli altri.
WVP: Il David Andersen versione-attacco è stato deleterio, Wallace e Ingles ci sono sembrati inadatti a certi livelli, Navarro il più deludente di tutti date le aspettative su una stella come lui.
Alessandro Lami